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CANTONE«Più rispetto per l'italiano, non facciamolo sparire»

05.05.17 - 12:03
Bertoli e Erba esprimono il loro timore: «Le minoranze linguistiche sono a rischio»
tipress
«Più rispetto per l'italiano, non facciamolo sparire»
Bertoli e Erba esprimono il loro timore: «Le minoranze linguistiche sono a rischio»

LUGANO - «Così facendo si decreterà la fine dell'italiano nelle scuole dell'obbligo delle altre regioni linguistiche». Il Forum per l’italiano in Svizzera esprime così il suo timore dopo le recenti decisioni politiche, con Grigioni e Turgovia che, in buona sostanza, mettono in discussione l'insegnamento dell'italiano.

In un comunicato congiunto, Diego Erba e Manuele Bertoli sottolineano piuttosto l’importanza di promuovere ogni iniziativa volta a favorire il plurilinguismo svizzero.

Proprio per questo motivo il Forum ritiene che le decisioni adottate siano motivo di preoccupazione «poiché di ostacolo alla comprensione fra le regioni linguistiche e di scarso rispetto per le minoranze linguistiche della Confederazione». Ma confida pure nel «buon senso della popolazione grigionese che, una volta concluso l’iter procedurale relativo all’iniziativa cantonale, saprà riconfermare, con il chiaro sostegno all’italiano e al romancio, la propria identità multiculturale ed evitare inopportune forme di discriminazione fra gli allievi grigionesi».

Erba e Bertoli si augurano infine che anche i cittadini del Canton Turgovia, se chiamati a pronunciarsi su un probabile referendum, «possano preferire con il loro voto le soluzioni previste dal Concordato Harmos», quindi auspicano che il coordinamento e l’armonizzazione dell’insegnamento nella scuola obbligatoria siano assunti «con maggior convinzione e responsabilità da tutte le autorità cantonali».

Se ciò non avvenisse, in Forum promette di farsi promotore di una richiesta presso il Consiglio Federale. Inoltre solleciterà Berna ad intervenire «con determinazione per rafforzare gli obblighi che derivano dalla Costituzione e dalle normative di legge, come ad esempio dalla Legge sulle lingue. In particolare si chiederà al’autorità federale che nella scuola dell’obbligo sia garantito anche l’insegnamento di una terza lingua nazionale».

«Se la volontà dell’autorità federale e delle competenti autorità cantonali è di tutelare la lingua francese nella Svizzera tedesca e il tedesco nella Svizzera francese - concludono il presidente e il coordinatore del Forum -, analoga tutela deve essere riconosciuta all’italiano e alla sua cultura».

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