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CANTONETassa sul sacco: «La storia ha dimostrato che questo sistema funziona»

26.04.17 - 12:27
La posizione del Consiglio di Stato sull'oggetto in votazione il prossimo 21 maggio. La manovra sarà «finanziariamente neutra»
TiPress
Tassa sul sacco: «La storia ha dimostrato che questo sistema funziona»
La posizione del Consiglio di Stato sull'oggetto in votazione il prossimo 21 maggio. La manovra sarà «finanziariamente neutra»

BELLINZONA - La tassa sul sacco cantonale «non sarà una nuova tassa». Lo chiarisce immediatamente il Consiglio di Stato, presentando la propria posizione a favore dell’introduzione della misura a livello cantonale, in votazione il prossimo 21 maggio 2017. «La storia ha dimostrato che questo sistema funziona», spiega il presidente del Governo Manuele Bertoli. Nessuno infatti è mai tornato indietro dopo la sua adozione.

«Finanziariamente neutra» - «Quanto propone il Cantone non porterà aumenti di costo», precisa Claudio Zali, spiegando che per i Comuni in cui è in vigore solo la tassa base cambierà unicamente il modo di finanziare il costo del servizio: la tassa base scenderà e verrà introdotta la tassa sul sacco. Una manovra quindi, sottolinea Zali, «finanziariamente neutra». Nel caso particolare della Città di Lugano, che attualmente copre il costo dello smaltimento dei rifiuti con le imposte ordinarie comunali - una spesa da 8 milioni di franchi, circa 193 franchi per ogni contribuente con un imponibile -, con il provento della tassa base e di quella sul sacco, e con il minor costo del servizio, si potrà risparmiare circa un milione di franchi, riducendo il moltiplicatore del 2-3%.

L’introduzione della tassa porterà inoltre una diminuzione del costo dei servizi su scala cantonale, riducendo corposamente - si stima attorno al 15% - il quantitativo di rifiuti da inviare all’Impianto cantonale di termovalorizzazione dei rifiuti di Giubiasco e, di conseguenza, i km percorsi dai servizi di raccolta. La chiave, ha spiegato il Direttore del Dipartimento del territorio, risiede in un cambiamento di tipo concettuale: «Smettere di considerare rifiuto ciò che può essere riciclato e valorizzato attraverso un nuovo utilizzo».

Autonomia comunale - A livello dei singoli Comuni, verrà mantenuta l’autonomia in materia di gestione dei rifiuti. La tassa base sarà determinata liberamente dal Comune, così come il prezzo del singolo sacco, che si situerà in una forbice tra 1.10 - 1.35 franchi, per il formato da 35 litri. Nei Comuni in cui la tassa ancora non esiste il «potenziale di risparmio sarà ancora maggiore», precisa Zali, ponendo in evidenza due aspetti: la maggiore responsabilizzazione del cittadino e l’estinzione della fastidiosa pratica del “turismo del sacco”, che obbliga i cittadini a «pagare anche per rifiuti che non hanno prodotto».

Una mano tesa alle PMI - Gli effetti dell’introduzione della tassa si rifletteranno positivamente anche sulle piccole e medie imprese, spesso tassate «in modo elevato a prescindere dalla quantità di rifiuti prodotta» o sottomesse a tasse base sproporzionate, e sul settore del riciclaggio, che con l’aumento del materiale a disposizione - stimato attorno al 15% - potrà creare 30 nuovi posti di lavoro.

Un’ultima “battuta” infine Zali la riserva agli oppositori, ricordando che  «votare contro non farà sparire la tassa sul sacco». I Comuni infatti rimarrebbero liberi in futuro di introdurre una tassa su base locale, come già accaduto nella metà dei Comuni ticinesi.

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COMMENTI
 

siska 6 anni fa su tio
Oltrettutto mi vien da agiungere, signorino poco abile politicamente dalle poche speranze di essere rieletto e di essere amato dai più. lei non é adatto a "far" politica si vede da lontano.

siska 6 anni fa su tio
Ah ah ah ah solo perché qualche signorino che prende molto più di 200'000 franchi all'anno ha deciso di far pagare a tutti i cittadini una tassa che vale meno che zero? Ma va a farti un giro tra la gente del popolo signorino dalle idee balzane! Si vergogni ogni volta che si gurada allo specchio e si guardi dentro e fuori! La gran parte della gente non ha più risorse finanziarie e quel poco che ha lo vorrebbe tenere per qualsiasi urgenza possa capitargli durante l'anno di vita che verrà!!!

sedelin 6 anni fa su tio
vota sì, é l'unico modo per incentivare la separazione dei rifiuti, visto che molti menefreghisti reagiscono soltanto se gli si tocca il borsello.

Melek 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
E se si smettesse di produrli, questi rifiuti? Se le merci fossero un po' meno imballate, se ci fosse un po' meno paranoia -guai a toccare la frutta e la verdura con le mani!- se ci fossero di nuovo gli ingombranti raccolti sulle strade (che veramente venivano riciclati dai rigattieri), se si facesse marcia indietro con la cultura dell'usa e getta? No, eh?

Melek 6 anni fa su tio
Io vorrei sapere chi fabbrica questi sacchi.

sedelin 6 anni fa su tio
?
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