L'incubo di G. assillato da un "venditore di polizze". L'ACSI: «Siate secchi al telefono, bloccate i numeri e non date mai i numeri di amici o conoscenti»
LUGANO - Il telefono squilla. Dall'altro capo del telefono una voce decisa: «Ciao sono un assicuratore di "...", vorrei proporti delle nostre offerte». È una situazione, questa, capitata a molti. Ad alcuni, però, troppe volte. Tra questi G., arrivato a cambiare numero di telefono perché «martellato» da uno di questi assicuratori.
«Mi chiamava continuamente. Il numero diceva di averlo ottenuto da un mio amico», ci spiega G. Ed effettivamente, se un incontro viene fissato, questi individui prima presentano il loro prodotto, poi cercano di carpire nuovi contatti a cui proporre la loro polizza. Spesso ci riescono prendendo il cliente per sfinimento, dopo continue ed estenuanti richieste.
Ma non è questo il caso di G. che, sin dall'inizio, ha fatto capire di non essere interessato. «Inutilmente. Continuava a chiamarmi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sua richiesta d'amicizia su Facebook. Lì non ci ho visto più e sono andato dalla Polizia. Ma c'era poco da fare. Ora ho cambiato il numero di telefono. Spero non si faccia più vivo».
ACSI: «Problema noto» - Queste tecniche di vendita aggressive, sono ben note all'Associazione Consumatori della Svizzera Italiana (ACSI). «La lotta alle chiamate pubblicitarie indesiderate è una priorità delle organizzazioni dei consumatori svizzeri e sarà il tema della mia relazione all’assemblea dell’ACSI in programma sabato 8 aprile», ci spiega Laura Regazzoni Meli, segretaria generale ACSI.
Poche soluzioni, ma efficaci - «Ogni giorno in Svizzera vengono effettuate 600'000 chiamate commerciali, molte di queste provengono da assicuratori, casse malati in particolare - spiega -. Grazie all’azione delle associazioni dei consumatori esistono alcuni mezzi per difendersi: innanzitutto far mettere l’asterisco davanti al proprio numero telefonico che indica proprio che non si vogliono ricevere chiamate pubblicitarie. Chi non rispetta l’asterisco viola la legge federale sulla concorrenza sleale e può essere denunciato penalmente (come successo alla società telefonica Suissephone che presto dovrà presentarsi davanti alla pretura penale di Bellinzona). In secondo luogo se si è clienti Swisscom si può attivare il filtro delle chiamate pubblicitarie (UPC e Sunrise dovrebbero permettere il blocco nei prossimi mesi)».
Questi filtri, però, bloccano le chiamate provenienti da call center, più difficile è invece filtrare le chiamate fatte direttamente dagli assicuratori. «È comunque sempre possibile bloccare determinati numeri in entrata».
E se malgrado questi accorgimenti si ricevono chiamate commerciali? «Meglio essere molto secchi, non entrare in discussione, dire subito che non si è interessati e appendere. Mai dare numeri di amici e conoscenti perché in questo modo non si fa che ampliare il fenomeno. Se lo stesso numero richiama e lo riconosciamo non bisogna rispondere. Bisogna ignorare i messaggi sui social e, soprattutto, non fissare appuntamenti. Le associazioni dei consumatori si stanno battendo affinché mezzi efficaci contro le chiamate pubblicitarie vengano inseriti nelle nuova legge sulle telecomunicazioni attualmente in revisione».