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CANTONEGuardie di confine in azione... oltre frontiera

30.03.17 - 13:09
Intervento per un incidente a Cremenaga. Per la prima volta vengono sfruttati gli accordi di polizia del novembre 2016
Tipress
Guardie di confine in azione... oltre frontiera
Intervento per un incidente a Cremenaga. Per la prima volta vengono sfruttati gli accordi di polizia del novembre 2016

LUGANO - Le guardie di confine ticinesi sono intervenute sul territorio italiano. Si tratta di una prima storica che ha avuto luogo ieri a Cremenaga, in provincia di Varese. «Gli agenti si trovavano al valico per effettuare dei controlli, quando hanno sentito una collisione tra due vetture» ci conferma Mirco Ricci, portavoce del Corpo delle guardie di confine della Regione IV. L’incidente era avvenuto nelle immediate vicinanze della dogana, ma dall’altra parte del confine. Agli agenti è allora bastato all’incirca un minuto per giungere sul posto e prestare i primi soccorsi.

Certo, si è trattato di uno sconfinamento. Ma era tutto in regola: l’intervento di ieri non ha violato nessun accordo internazionale. Questo grazie all’entrata in vigore, lo scorso novembre, dei nuovi accordi italo-svizzeri di cooperazione di polizia, secondo cui - come si legge all’articolo 17 - «in caso di un pericolo grave e imminente per la vita o l’integrità fisica delle persone, gli agenti di una parte possono attraversare la frontiera comune senza la preventiva autorizzazione dell’altra parte, per adottare, nella zona di frontiera sul territorio dell’altra parte contraente, le misure temporanee necessarie».

L’accordo è stato così sfruttato per la prima volta in assoluto dalle guardie di confine, che hanno potuto contare sulla collaborazione del Centro di cooperazione di polizia e doganale (CCPD) di Chiasso. Nel momento in cui ha ricevuto la notifica dello sconfinamento, quest’ultimo si è infatti attivato per avvisare la parte italiana. Sta poi dunque alle autorità d’oltre confine verificare se siano già state allertate polizia e ambulanza.

Nell’incidente di ieri a Cremenaga non si sono comunque registrati feriti gravi. «Ma in caso di necessità, le guardie di confine avrebbero per esempio potuto utilizzare per tempo il defibrillatore» conclude dunque Ricci, sottolineando così che il recente accordo di cooperazione rappresenta un miglioramento degli interventi lungo la fascia di confine.

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COMMENTI
 

Gus 7 anni fa su tio
Adesso i nostri lavorano anche per loro. E noi li paghiamo!

Pepperos 7 anni fa su tio
Risposta a Gus
Ma dove le raccoglie queste notizie? Se non era per la procura di Varese; il dell'otto di stabilità veniva insabbiato! Questi accordi favorisce la sicurezza in entrambi le parti.

Pepperos 7 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Delitto di Stabio.

Pepperos 7 anni fa su tio
Positivo:)
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