Cerca e trova immobili

CANTONEL’omosessualità spiegata ai bambini? Alcune mamme: «No. Poi diventano gay…»

13.03.17 - 08:03
Pink Cross lancia l’allarme discriminazione in Svizzera. Intanto nelle scuole si fa sempre più sensibilizzazione. Con qualche resistenza
Fotolia
L’omosessualità spiegata ai bambini? Alcune mamme: «No. Poi diventano gay…»
Pink Cross lancia l’allarme discriminazione in Svizzera. Intanto nelle scuole si fa sempre più sensibilizzazione. Con qualche resistenza

BELLINZONA – «L’omosessualità spiegata ai bambini? Attenzione, perché poi magari diventano gay». Sembra una barzelletta. In realtà c’è chi lo pensa. Ne sa qualcosa Barbara Bonetti, coordinatrice del Gruppo di Lavoro per l’educazione sessuale nella scuola ticinese. E non c’è da meravigliarsi se dalle statistiche nazionali dell’helpline di Pink Cross emerge che in tre mesi sono arrivate più di cento telefonate di omosessuali vittime di violenze fisiche o verbali a causa del loro orientamento. «Da qualche anno – spiega Bonetti – la scuola ticinese sta insistendo anche sull’abbattimento degli stereotipi. E questo per evitare grandi sofferenze silenziose. La maggior parte di docenti e genitori è aperta alla discussione. Da parte di alcuni troviamo, invece, qualche resistenza».

Una questione educativa – La “rivoluzione” è stata attuata nell’ultimo decennio. Non solo grazie all’introduzione del nuovo “manuale” di educazione sessuale. «La questione – puntualizza Bonetti – prima era affrontata soprattutto da un punto di vista di salute pubblica. Nel corso dell’ultimo decennio, il tema dell’educazione sessuale è stato assunto sempre più dal Dipartimento dell’educazione. È un passo decisivo».

Stimoli da cogliere – Un team di dieci consulenti è a disposizione dei docenti. «Il libro “L’incontro” è indirizzato al secondo ciclo di scuola media – dice Bonetti – ma le discussioni, in realtà, dovrebbero iniziare già alla scuola dell’infanzia, come indicato dalle linee guida cantonali, ed essere presenti nell’arco di tutta la scolarità. L’insegnante deve essere bravo a cogliere gli stimoli che arrivano dai bambini».

Argomenti concreti – In classe si lavora in maniera trasversale e interdisciplinare sul concetto di identità sessuale. Sulle differenze tra bambini e bambine. Ancora Bonetti: «Ci si chiede, ad esempio, se è giusto pensare che le bambine non possano giocare a calcio. O che i maschi non possano giocare alle bambole. Aspetti molto concreti, che mirano prima di tutto a smontare i pregiudizi. Magari in classe qualcuno può arrivare a chiedersi se è possibile che due uomini si sposino. Gli insegnanti devono essere preparati a sapere trattare queste tematiche».

Più peso agli episodi di violenza – A livello svizzero, la consigliera nazionale Rosemarie Quadranti, proprio allacciandosi all’allarme di Pink Cross, ha di recente chiesto al Governo di fare in modo che agli episodi di omofobia venga dato più peso a livello di statistiche di polizia. «Perché – sostiene la stessa Quadranti – se la politica si rende conto che questo è un tema importante, allora sarà poi più facile farlo capire alle nuove generazioni. Finora si è sottovalutato troppo il problema, in tutti gli ambiti».

Frocio e lesbicona – Tesi confermata anche dai risultati del sondaggio “Benessere senza omofobia” (2010), condotto nelle scuole ticinesi da Zona Protetta. Il campione: 630 giovani. Età media: 15,9 anni. «Per 166 di questi – evidenzia Marco Coppola, coordinatore del progetto – l’omosessualità è da definire “contro natura”. Colpisce il fatto che il 57% del campione dichiara di sentire spesso parole come “frocio” o “lesbicona”. Il 45% sostiene che, di fronte a queste parole, nessuno interviene».

Parole che feriscono – Una mancata reazione che preoccupa Nicola Bignasca, autore del romanzo “L’arbitro arcobaleno”. Il libro denuncia l’omofobia nel mondo dello sport. «È una questione culturale – fa notare Bignasca – si pensa sempre che frasi come “Non fare la femminuccia”, oppure “Smettila di fare il finocchio”, possano essere pronunciate con leggerezza. A lungo andare, invece, creano emarginazione. Gli ambienti educativi devono essere consapevoli di questo. Non si può più fare finta di niente. Dobbiamo veramente aiutare il giovane che ha un orientamento omosessuale a vivere in maniera più serena la propria situazione».

Tempi prematuri – Non tutti condividono. E a volte, ad avere la meglio è la paura. Bonetti è chiara: «C’è chi teme che affrontando determinati argomenti si porti all’attenzione del bambino qualcosa che appartiene solamente al mondo degli adulti. Per alcuni questo significa anticipare i tempi. Altri sostengono che trattare queste tematiche possa condizionare l’orientamento sessuale del bambino. Insomma, i fantasmi che bloccano la discussione sono parecchi. In genere il dialogo, in primis tra scuola e genitori, permette di superare molte di queste paure, e di fare capire che il rispetto del bambino e del suo stadio evolutivo è la prima preoccupazione anche della scuola. La strada comunque è ancora lunga».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Trex 7 anni fa su tio
Sarò anche retrogrado ma nel regno animale (del quale facciamo parte anche noi, che piaccia oppure no) la procreazione è appannaggio di un organo con DNA femminile e di uno con DNA maschile e questo senza andare a scomodare biologia o chissà cosa. Detto questo esprimo rispetto per le coppie diciamo ... fuori dagli schemi, d'accordo per unioni civili con quanto annesso. Ma quando sento parlare di figli, adozioni o cose simili mi si accappona la pelle.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Trex
Ci sono anche esseri viventi che si moltiplicano in modo assessuato creando in breve copie di se stesso. Inoltre ci sono specie che cambiano sesso durante la loro vita o che perfino hanno organi sessuali di entrambi i sessi. Piantiamola con sta scemenza che tutto quella che è natura è giusto per l'essere umano.... perché allora: -il cannibalismo sarebbe giusto -lo stupro sarebbe giusto -chi ha problemi fisici ed handicap dovrebbe morire e non dovrebbe aver la possibilità di curarsi -Il più forte comanda, in barba ai nostri fragili principi democratici Quindi permettimi di dire che sono scemenze. Io l'unico motivo per cui sono critico per l'adozione di figli da parte di coppie omosessuali è proprio per il bene del figlio che deve crescere in una società non pronta, sempre un po' omofoba e dei compagni dei bambini che non hanno ancora imparato cosa si può dire e cosa è meglio non dire, ma che ripetono quello che sentono dai genitori.

Trex 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Ognuno è libero di pensarla e rigirarla come vuole. Tra i mammiferi (come noi) per ora funziona cosi ... punto! Poi si può disquisire su tutto quello che si vuole, come detto in precedenza sono molto pro per alcune cose che mi sembrano molto giuste e abbastanza contro altre, e ti assicuro che non è questione di omofobia, religione, democrazia, ecc. ecc. Non ho nessun problema a frequentare persone "diverse" (chiedo scusa per il "diverse") da me, trovo che intellettualmente abbiano senz'altro qualcosa in più appunto per il connubio di parti opposte che si sono amalgamate in un unico pensiero. Io come homus standard ho solo che da imparare, ciò non toglie il fatto che rimanga della mia idea e certe cose faccio fatica a farmele piacere.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Trex
L'omofobo era un riferimento generale. Detto questo posso capire che pur non essendo omofobi si può essere contro all'adozione di figli, (io stesso sono critico per i motivi sopra esposti) come posso pure capire che forse essendo io relativamente giovane e conoscendo diverse persone omosessuali sono più aperto di altre persone a questo argomento che fino a 20 anni fa era tabù nel nostro piccolo Ticino e che quindi la cosa possa sembrare inconcepibile per chi è cresciuto in realtà diverse (temporalmente e culturalmente parlando).

MIM 7 anni fa su tio
Non oso immaginare la reazione di alcuni blogger se a qualcuno venisse in mente di insegnare ai bambini a fare il papà e la mamma ah ah ah ah ah

daniele77 7 anni fa su tio
l'omosessuale non ha nessun diritto, l'eterosessuale non ha nessun diritto, è l'essere umano che ha il diritto di essere rispettato e il dovere di rispettare. Non è l'appartenenza o meno ad un "gruppo" che ti da più o meno diritti. Questo va insegnato ai bambini.

bananajoe 7 anni fa su tio
Abbiamo insegnato ai nostri figli che esiste l'omosessualita e che tale condizione non è né una scelta né tantomeno una malattia. Abbiamo insegnato a rispettare il prossimo indipendentemente da religione, colore della pelle, orientamento sessuale ecc. Ora che sono adolescenti, a volte ci ritroviamo a discutere dell'omosessualità e osserviamo il figlio maschio decisamente più "chiuso" al riguardo rispetto a sua sorella, soprattutto quando si parla di diritti per queste copie. Va benissimo, ognuno è libero di pensarla come vuole. Il compito di noi genitori non è quello di portare i nostri figli a pensarla come noi, questo sarebbe scorretto, abbiamo però il dovere di spiegare loro in maniera neutrale che questa realtà esiste e anche se lontani dal condividerla/comprenderla, pretendere che la rispettino!

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
Chapeau!

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
Sagge parole. Noi abbiamo spiegato le stesse cose alle nostre. Se una realtà esiste e bisogna spiegarla. Sai cosa urta davvero? Le domande che ti fanno sul perchè alcuni loro compagni li odiano o li disprezzano...

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Le domande che ti fanno sul perchè alcuni loro compagni li odiano o li disprezzano... la risposta è "per colpa dei loro genitori". basta vedere qua sotto, tra gente che crede al contagio via aerea e a quelli che insegnano ad essere gay... voi siete davvero una mosca bianca

bananajoe 7 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Spiegare anche questa di realtà, poi saranno comunque loro a decidere quali adulti diventare. I bambini hanno un dono molto prezioso e ancora poco contaminato... si chiama sensibilità;-))

Mat78 7 anni fa su tio
Non normalità è diventato qualcosa di terribile e politicamente scorretto. La normalità è quasi dipinta come "discriminante verso l'anormalità", per cui occorre insegnare ai bambini che sono le eccezioni la cosa più importante della vita... Sono basito...noi occidentali siamo destinati ad estinguerci grazie alla nostra "intelligentia". Purtroppo abbiamo perso ogni anticorpo culturale per mantenere una società coesa con modelli di identificazione forti, che diano stabilità. Invece di tutelare il diritto dei più a vivere in una società normale, si preferisce sempre tutelare il diritto dei pochi a imporre modelli comportamentali che sono fuori dalla normalità. Poi ci si lamenta che abbiamo perso ogni valore e senso di identità...

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Mat78
Concordo

bledsoe 7 anni fa su tio
Risposta a Mat78
Ottimo commento, sono totalmente d'accordo. Questa "cura" particolare delle minoranze rischia di creare anche un pericoloso circolo vizioso dove gli appartenti a tali gruppi assumono un tono arrogante per difendere i propri diritti (o così li presentano) fomentando indirettamente la contrarietà di una parte della maggioranza, etc... Bisogna che gli appartenenti a qualsiasi minoranza se ne facciano una ragione: non accettando soprusi o prevaricazioni, bensì evitando di sottomettere la moltitudine ai propri desideri o bisogni.

gabola 7 anni fa su tio
ma se insegnamo civica diventano politici? o religione preti? conosco famiglie omosessuali che sono piu famiglie di molti altri genitori

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a gabola
E allora? Io conosco ottime famiglie e non sono gay, quindi?

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
E quindi dimostri anche tu che l'orientamento sessuale nulla c'entra con le capacità educative

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
No, rilevo la solita solfa "gay migliore di etero", che dimostra da che parte stia l'intolleranza ;-)

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Io questa solfa non l'ho percepita. È stato detto che ci sono famiglie omosessuali "più famiglie" di altre "tradizionali" questo, usando la testa non esclude il contrario. "Gay migliore di etero" non è stato scritto, è un sviluppato da te.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Chi non vuol vedere, non vede :-)

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
C'è anche chi vede perché è quello che vuole vedere :-)

ste3990 7 anni fa su tio
HAHAHAHAHAHAHAHAH L'altro giorno ho fatto vedere al mio cuginetto di 9 anni un documentario sugli scimpanzé, e lui é immediatamente uscito in giardino ad arrampicarsi sull'albero! (Ma davvero ci sono ancora persone che credono che l'omosessualità sia "contegiosa", o peggio... una scelta?)

geiger 7 anni fa su tio
Io dei diritti dei gay me ne stra-frego....e sinceramente questo tema mi ha pure stancato!! Che facciano come gli pare ma che lascino fuori bambini dalle loro paturnie.

F.Netri 7 anni fa su tio
Che gli omosessuali facciano e conducano liberamente la vita che vogliono, ma lascino in pace i bambini!

Pepperos 7 anni fa su tio
Recita di un Rosario ; trova terreno fertile. XFortuna la Svizzera e variopintA.

elvetico 7 anni fa su tio
La società civile sta sempre più rincretinendo !

Tarok 7 anni fa su tio
ma lasciate in pace i bambini, che pensino solo a giocare e le frustrazioni lasciatele agli adulti. a mia figlia di 7 anni ho spiegato che ci sono anche i gay e per tutto risposta mi ha chiesto come fa a uscire un bambino dal pisello del papà. disarmante innocenza.

bananajoe 7 anni fa su tio
Risposta a Tarok
Tua figlia di 7 anni dovrebbe già sapere che un bambino non può formarsi della pancia di un uomo pertanto la domanda che ti ha posto deriva evdentemente da una scarsa informazione che tu o chi per te le ha dato, caro il mio Tarok. Affrettati quindi a chiarirle questa confusione che niente ha a che vedere con gli omosessuali!!

interceptors 7 anni fa su tio
Mi sembra giusto! Perché perdere tempo ha insegnare i nomi dei distretti, o dei vari fiumi e valli del nostro ticino!

miba 7 anni fa su tio
Risposta a interceptors
Perché questo avviene nella maggior parte dei metodi d'istruzione in tutto il mondo. Chiediti perché e come mai ed avrai delle risposte

gmogi 7 anni fa su tio
Qui si stanno perdendo tutti i riferimenti!!

mettek 7 anni fa su tio
Invece di preoccuparsi di queste fandonie, perché mi spiace ma questi per me sono "NON PROBLEMI", bisognerebbe preoccuparsi del fatto che i giovani a scuola conoscono meglio la locazione delle discoteche che dei cantoni svizzeri. E sono serio la qualità dei docenti e dell'insegnamento in Ticino fanno sempre più schifo!

miba 7 anni fa su tio
Risposta a mettek
Perfettamente d'accordo con te! Ed oltretutto lasciamo vivere i nostri figli nella NORMALITÀ delle cose della vita perché con tutte queste baggianate alla fine fanno diventare gay anche chi potenzialmente non lo diventerebbe mai. Nessuna barzelletta come citato nell'articolo ma semplicemente logica e buonsenso di chi è mamma (e papà)

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a mettek
"i giovani a scuola conoscono meglio la locazione delle discoteche che dei cantoni svizzeri"E' sempre stato così sin da quando esistono i Cantoni...anzi no, da quando esistono le discotete :-) Per fortuna, aggiungo. Altrimenti sai che infanzia e gioventù noiosa?

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a mettek
Io penso che faccia sempre più schifo il crescente disinteresse di molte famiglie verso la scuola e verso la cultura. Sai quante ne conosco che se convocati a scuola dicono "perchè dovrei perdere tempo è il loro lavoro mica il mio"... A casa non si legge un libro non si fanno discorsi stimolanti si denigra chi ha cultura rispetto al tronista o alla valletta di turono e poi si chiede alla scuola di colmare queste lacune enormi. Mica possono far miracoli!

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a miba
La normalità consiste nello spiegargli perchè mamma e papà a soli 2 anni da quando si erano primessi amore eterno hanno deciso di tradirsi ed odiarsi a vita sbattendosene di lui? oppure spiegargli come la felicità stia nelle domeniche al centro commerciale? o ancora insegnargli che è giusto negare ad altri esseri umani il diritto ad essere felici? Solo per sapere...

navy 7 anni fa su tio
Si spieghino altre cose molto più importanti di questo! Il rispetto in senso lato, l'amore in senso lato, l'educazione in senso lato, ecc, ecc. L'omosessualità è una realtà nel mondo odierno e ne siamo tutti consci. Da qui a spiegare una tendenza marginale (seppure da rispettare e capire a tutto tondo sia chiaro) ai bambini quale "materia scolastica" mi sembra una totale assurdità.

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Sai che nella Roma antica, nella Grecia anticae nella Francia del '600 era diffusa molto più di oggi vero?

navy 7 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Ah sì?! No, francamente non lo sapevo ma cosa centra con il mio commento? Mai detto che è un qualcosa nato ieri e/o l'altro ieri. Cosa vorresti intendere? Che studiando l'impero Romano andrebbe fatta un'appendice sul fatto che, alcuni romani, erano omosessuali? Sarebbe come dire che, alcuni Romani non facevano il bagno nel latte d'asina, ti pare? Mai neppure detto e/o fatto intendere che sia un problema. Anzi! Affermo che, rispetto alla maggioranza delle persone, l'omosessualità è marginale seppure presente. Facciamo un favore all'omosessualità. Parliamone tanto quanto basta e non sicuramente quale priorità o pseudo priorità a scuola. Rischiamo davvero (come scritto da altri in questo blog) di fargli un cattivo servizio e stigmatizzare una tendenza in mezzo a tante, tante altre di cui, né la scuola e nessuno mai parla. Di cose ve ne sono di cui discutere. Credo. Stammi bene.

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a navy
L'ho scritto perchè tu esordivi dicendo L'omosessualità è una realtà nel mondo odierno e ne siamo tutti consci... Neanche io penso siano una parte maggioritaria ma non lo sono nemmeno i portatori di handicap, gli orfani, gli autistici, i dislessici, i veterani di guerra, i vegetariani e gli alloglotti e i musicisti. La scuola deve affrontare tutte le realtà che ci circondano altrimenti che scuola sarebbe? p.s. Essendo la condizione della donna pari a quella di un essere non-senziente nell'antichità si considerava preferibile avere rapporti omosessuali poichè meno "disdicevoli". Viene già fatta ben più di un'appendice specialmente quando si studiano Cesare, Illiade, Grecia antica, opliti spartani e Riccardo cuor di Leone.

Nicklugano 7 anni fa su tio
Allora, se gli parliamo di omosessualità diventano gay, se gli spieghiamo come riuscire a capire che ti fregano soldi per ben 14 anni senza che tu (fucina di economisti) te ne accorga, come sapere che qualcuno firma ordini di pagamento milionari senza (spero) averne le competenze oppure come concedere permessi a pagamento, cosa diventeranno ?

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
...queste "alcune mamme" dovrebbero chiedersi perché in famiglie super eterosessuali nascono figli omosessuali...di orientamenti sessuali ce ne sono molteplici, anche tra di noi eterosessuali,e finché si rispetta la legge e l'integrità fisica e morale del proprio partner ognuno e' libero di fare privatamente quello che vuole. Inoltre la sessualità non inizia a 18 anni, perciò giusto sensibilizzare i giovani già nelle scuole.

tazmaniac 7 anni fa su tio
In Ticino, come in Svizzera e nel mondo, va spiegato ai bambini l'amore per il prossimo ed il rispetto. PUNTO! Per il resto c'è tutto il tempo del mondo, non vedo perché, per colpa di pochi che non riescono a star bene con se stessi e vanno in paranoia per capire da che parte della sponda stare, debbano essere sempre tutti gli altri a pagare. Guardate che sono proprio questi atteggiamenti che incrementano l'omofobia...

MIM 7 anni fa su tio
A quando un corso di "me ne fotto di cosa dicono gli adulti, e gioco"?

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Dove devo firmare per iscrivermi?

Nick99 7 anni fa su tio
Fanno bene a pensarlo... nessuno si è posto la domanda: chi vorrebbe un figlio gay? La risposta mi sembra ovvia. Il rispetto è una cosa, influire sulle decisioni di un bambino è un'altra.

TheZec 7 anni fa su tio
Risposta a Nick99
Mi sono perso il passaggio in cui si dice che insegnano ai bambini a diventare gay. Eppure deve essere da qualche parte... ! Potresti aiutarmi?

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Nick99
Tu, da bambino, quando hai deciso di essere etero?

Nick99 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Il punto è proprio quello.Non si pubblicizza una minoranza, magari col pretesto "che siamo nel 2017". Piuttosto si insegna il rispetto delle persone in generale, non in particolare.

gabola 7 anni fa su tio
Risposta a TheZec
lasa pert....l'immaginazione umana non ha limiti

Nick99 7 anni fa su tio
Risposta a TheZec
Se tu leggessi meglio, potresti capire quello che intendo. Ma se non vuoi imparare nulla, allora continua a sparare sentenze.
NOTIZIE PIÙ LETTE