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CANTONEScandalo dei permessi falsi, Gobbi: «Sono furibondo»

08.02.17 - 14:01
Il Direttore del Dipartimento delle Istituzioni si è espresso sul caso che ha portato all'arresto di un collaboratore dell'Ufficio della migrazione
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Il Direttore del Dipartimento delle Istituzioni si è espresso sul caso che ha portato all'arresto di un collaboratore dell'Ufficio della migrazione

BELLINZONA - Quattro persone sono finite in manette martedì nel Bellinzonese in relazione a un'inchiesta legata alla tratta di esseri umani, corruzione, falsità in certificati e infrazione della Legge federale sugli stranieri. Fra di queste vi è un 25enne, titolare di un’impresa di costruzione in liquidazione e con già un arresto alle spalle in Kosovo, che ha permesso a diverse persone che non ne avevano diritto di ottenere un permesso di dimora B in Ticino e in altri cantoni svizzeri appoggiandosi a due complici, un 28enne impiegato statale e una 28enne ex impiegata statale.

L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Antonio Perugini.

14:40 - LA CONFERENZA STAMPA È TERMINATA

14:36

Il Direttore dei DI conclude: «Questa inchiesta, in questo momento e dalle informazioni che abbiamo, non si lega al caso del collaboratore di giustizia italiano che ha raccontato di aver ottenuto un permesso corrompendo un funzionario».

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«Dal 2011 assumiamo solo cittadini svizzeri», ci tiene a precisare Gobbi spiegando che nel 2001, quando si parlò di permessi facili, «era la testa dell'ufficio ad essere coinvolta». «Il collaboratore coinvolto - prosegue -, quando è stato assunto, nel 2010, era ancora cittadino staniero. Nel frattempo il collaboratore ha ottenuto la cittadinanza svizzera. Se i permessi saranno determinati come non validi, si procederà all'allontanamento».

14:17

«Per quanto riguarda il collaboratore attendiamo ancora la comunicazione da parte della magistratura - aggiunge ancora Gobbi -. Per il momento è pronta una richiesta di sospensione del funzionario. Anche in ambito amministrativo vige infatti la presunzione di innocenza».

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Per il momento Gobbi non sa dire di quanti permessi si parli.

14:07

Il Direttore dei DI prosegue spiegando di voler aumentare le misure di sicurezza: «Anche nell'ambito della riorganizzazione vogliamo proprio aumentare anche i controlli interni. Il collaboratore è già stato privato ieri degli accessi agli stabili e ai sistemi informatici. Entrambi i collaboratori hanno iniziato la loro attività già nel 2009 come funzionari ausiliari, e nel 2010 sono stati entrambi nominati. L'ex collaboratrice è stata licenziata per motivi disciplinari nel marzo 2015. Non per motivi legati a questa vicenda».

14:03

Gobbi: «L'inchiesta è partita da una segnalazione (giunta nella primavera del 2016), e da una denuncia, da parte di Morena Antonini, capo Ufficio migrazione. La stessa era partita anche da segnalazioni giunte da oltre Gottardo. Sui dettagli non possiamo addentrarci perché c'è un'inchiesta in corso. Nella mail inviata ai collaboratori mi sono detto furibondo di fronte a questa situazione. Un collaboratore attivo e un'ex collaboratrice che hanno tradito la fiducia. Fiducia che dev'essere sacra in un settore che distribuisce il diritto di risiedere in Svizzera».

14:02

Oltre a Norman Gobbi è presente pure Thomas Ferrari della sezione della popolazione.

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