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CANTONESantina che va controcorrente e apre un negozio di paese

07.02.17 - 09:38
Mentre gli altri chiudono, lei ci prova: «Venderò solo prodotti locali», dice con accento toscano
Santina che va controcorrente e apre un negozio di paese
Mentre gli altri chiudono, lei ci prova: «Venderò solo prodotti locali», dice con accento toscano

MAGLIO DI COLLA - Il primo cliente è stato Giancarlo, il postino. Erano le otto meno un quarto, è entrato a dare il benvenuto e se n'è uscito con un panino. Fino all'altro giorno «sarebbe dovuto andare fino a Tesserete», per uno spuntino. Adesso è arrivata lei: Santina Bicci Schnetzler con la sua bottega a Maglio di Colla che, in tempi in cui i negozi piccoli stentano perfino a sopravvivere, vuole rilanciare l'economia della "sua" valle.

«Un posto del genere mancava proprio» - «Sono una temeraria che apre, lo so», ammette con accento palesemente toscano. Perché la parte ancor più bella della storia, stavolta, è che lei il Ticino l'ha dovuto acquisire dai 24 anni in poi, quando, giovane laureata, arrivò «per amore» a inaugurare il suo laboratorio di restauratrice a Bodio. Oggi di anni ne ha 46 e «una ventina di lavoro ancora davanti, la valle la conosco da 11 anni e che mancasse un posto del genere me lo sono sempre detta». Però poi è arrivata Viola, che di anni invece adesso ne ha 13. E il momento di provare, con un'attività che aspirasse a essere «un servizio per gli altri e un punto d'incontro per la gente», si è procrastinato. Fino a questo lunedì.

Dagli alimentari all'artigianato locale - Pane fresco, pasta, formaggi dei contadini della zona, salumi ma anche «penne biro e scotch, accendifuoco, corde, cavatappi»; o piccolo artigianato locale di chi, alla stregua sua, voglia provare a raggranellare qualche soldo con una passione, vedi «saponi, portatabacchi o portaocchiali, per il momento». Da ieri si posso trovare lì da lei, senza percorrere quei «diciassette chilometri andate e ritorno» che separano dal primo punto vendita importante.

Maglio: un crocevia che fa al caso - «Il progetto è ardito, ma ho energie e voglia di investire», dice mentre ribadisce che «da tempo mi ronzava nella testa». Solo che, per andar controcorrente, sfidar l'economia con la lettera maiuscola che sembra solo negare possibilità, «bisognava trovare il locale giusto. Altrove non avrebbe funzionato. Maglio invece è un crocevia». Ex ufficio postale, stabile Ristorante Campana. «Un giorno sono passata e ho visto il cartello affittasi. Sono entrata. Due giorni dopo è stato tolto».

A bottega per imparare il mestiere - Era settembre, anno 2016. In quattro mesi neanche voleva già mettere in piedi tutto: e ce l'avrebbe fatta a cominciare a gennaio, non fosse stato per un'ernia imprevista. «Ma ho un grande team di amici che mi hanno aiutato. Ho anche dovuto imparare il mestiere». Vendere generi alimentari non è un gioco, lascia intendere; una scommessa con se stessi. «Sono andata a bottega a Isone, da un'amica. Mi ha insegnato ad affettare, fare pesi, controllare i prodotti e le scadenze». Roba scontata, fino a che non te ne occupi.

Rigorosamente "made in Ticino". Ma... - Poi la scelta dell'assortimento, rigorosamente "made in Ticino". «Ho preso contatti personalmente. La pasta Simona o la Morga. I formaggi solo dei produttori della valle. Il miele. Poi, però, su alcune cose ho dovuto cedere alla fine». Multinazionali dal nome rinomato, che tu voglia o non voglia il cliente chiede. Perché qui funziona che un po' sceglie lei, un po' che è l'artigiano a proporsi e un po' la gente a domandare.

Un punto d'incontro per residenti e turisti - «Ho allestito anche una bacheca di scambi o affissioni di informazioni utili alla comunità e ai turisti». A loro si rivolge: «Anziani, villeggianti che sono sempre di più, operai, persone di passaggio. Lo so bene: da me non si verrà a fare la spesa. C'è chi continuerà ad andare in Italia. Ma capiterà prima o poi di non avere il pan grattato in casa. E gli anziani: non tutti hanno la possibilità di fare acquisti altrove. O chi fa una scelta ecologica e non vuole prender sempre l'auto». 

Uno stipendietto, magari - Sufficiente per viverci? Tassativo, non illudersi. «Viverci no. Tirarci fuori uno stipendietto, magari. Certo in due non ci si campa. Io lo vedo anche come un servizio sociale. È un'incognita, come fu la bottega di restauro. Comincia con tanto entusiasmo, poi vidi che non funzionava. Ma bisognava provarci, no?». Qui entrano e le dicono «Ce la farai». Ieri, primo giorno, giura che son state già soddisfazioni. 

 

 

 

 

 

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COMMENTI
 

beta 7 anni fa su tio
Quando lo spostarsi verso i centri commerciali diventerà dispendioso, forse verranno buoni anche chi metterà in piedi qualsiasi piccolo negozietto !

mambo 7 anni fa su tio
Brava coraggio e avanti tutta

mgmb 7 anni fa su tio
All'inizio rose e fiori, dopo un pò: formulari, formulari, formulari, controlli prezzi esposti, ufficio dell'igiene: questo no, questo non si può, ufficio imposte etc. etc., come sempre dopo qualche annetto addio alla baracca. La Signora dice che venderà solo prodotti locali ma già dalla foto vedi merce di marca PAVESI E GALBANI. mah mah mah.

Mauzimex 7 anni fa su tio
Risposta a mgmb
Senza i scienziati come dici tu gli abusi e la cattiva igiene sarebbe al ordine di giorno. Senza essere scienziato vedo a volte cose spaventose da piccoli venditori di prodotti alimentari.

Hardy 7 anni fa su tio
Risposta a mgmb
Anche se l'iniziativa della Signora è lodevole, rispettare degli standard è fondamentale, soprattutto per quanto concerne l'igiene e la corretta conservazione degli alimenti. Non so lei ma se io vado in un negozietto di paese e mi ritrovo roba scaduta, conservata male o di pessima qualità mollo tutto lì. Poi per tutto il resto, prezzi e via dicendo: se ci sono delle regole è giusto che chi di dovere, piuttosto che tartassare il negoziante, gli dia un'adeguata formazione su come gestire l'attività correttamente. E non credo che ci voglia una scienza per farlo.

miba 7 anni fa su tio
Risposta a Mauzimex
Si, come la Signora che non può più produrre i formaggini della Valle di Muggio perché per tradizione da lustri venivano fatti in recipienti di rame e per "gli scienziati" questo non è più ammissibile. Ma per favore, non parliamo più di tradizioni che questi "guru" da master o bachelor stanno rovinando tutto!!

mgmb 7 anni fa su tio
Risposta a Mauzimex
Forse volevi dire GLI scienziati oppure ALL'ORDINE.

mgmb 7 anni fa su tio
Risposta a Mauzimex
Come giustamente hai fatto notare la H a KILLBIL65.

mgmb 7 anni fa su tio
Risposta a miba
Grande miba hai dato la mia risposta al tipo.

miba 7 anni fa su tio
...poi come sempre accade arriveranno "gli scienziati" di Bellinzona con i loro formulari, i loro termometri ed i loro soliti rapporti (questo non va, qui mancano le etichette sui salumi, il formaggio non è conservato nella maniera giusta, i prezzi non sono visibili, ecc ecc ecc) . In Ticino funziona sempre così. Comunque complimenti ed auguri per l'iniziativa

sony bravo 7 anni fa su tio
Tantissimi auguri. ma no dipende solo da lei!speriamo che la gente comra!

moma 7 anni fa su tio
Se trova anche solidarietà economica, allora avrà vinto una piccola battaglia contro la deleteria globalizzazione che sta distruggendo il mondo. Forza.

GI 7 anni fa su tio
Brava signora ! Vedrà che, perseverando, avrà successo !!

elvetico 7 anni fa su tio
Complimenti Santina a lei e a tutti coloro che si recheranno nel negozio per gli acquisti ! Auguro tanto successo a questa bella e utile iniziativa !

elvicity 7 anni fa su tio
Brava... al giorno d'oggi ci vuole gente che ha voglia e coraggio... tantissimi Auguri !

KilBill65 7 anni fa su tio
Tanti auguri per la tua nuova attivita'....Nella valle serve un negozio che a di tutto!!!....

Megamac 7 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
....anche le h ;)

KilBill65 7 anni fa su tio
Risposta a Megamac
Si grazie!!...E ' stata una svista....

Megamac 7 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Tranquillo ;)

911 7 anni fa su tio
Complimenti sei grande!
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