LUGANOAl Civico gli interventi chirurgici sono ibridi

LUGANO - All'Ospedale Civico di Lugano la chirurgia è ibrida. Nella struttura è infatti ora presente una sesta sala operatoria, altamente tecnologica. Uno spazio che permette di far fronte al costante aumento dell'attività operatoria e di trattare casi sempre più complessi in ambito vascolare. «Si tratta di un grande passo avanti, da quarant'anni è la prima volta che viene ampliato il blocco operatorio» ha esordito, stamani in un incontro con la stampa, Luca Jelmoni, direttore dell'Ospedale regionale di Lugano (ORL).

La nuova sala operatoria è detta "ibrida" perché permette di combinare apparecchiature di diagnostica radiologica ad alta definizione con tutte le infrastrutture necessarie per interventi chirurgici. E va ad aggiungersi alle cinque sale già disponibili al Civico e alle quattro dell'Italiano. La sala permette inoltre di rafforzare l'offerta del Centro di medicina vascolare dell'ORL.

L'attività operatoria è in costante aumento e ha bisogno di nuovi spazi. «Dal 2010 a oggi la durata complessiva degli interventi è cresciuta del 47%» ha sottolineato il viceprimario di anestesiologia Nicola Clerici, responsabile del blocco operatorio ORL. E anche la durata media di ogni singolo intervento è aumentata, passando dagli 83 minuti del 2010 ai 106 minuti del 2016.

Quali sono i vantaggi? «Come un'auto ibrida, anche una sala operatoria ibrida "inquina" meno» ha detto il capo dipartimento e primario di chirurgia Raffaele Rosso. Un intervento in una sala ibrida, dove radiologia e chirurgia sono combinate, permettono per esempio di ridurre il volume di mezzo di contrasto utilizzato.

Per l'attrezzatura medica d'avanguardia sono stati investiti 2,5 milioni di franchi. Mentre per la realizzazione della sala si parla di una spesa di circa 1,5 milioni di franchi.