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Ecco la ricetta del sindaco di Locarno nel discorso di Capodanno: «Non facciamoci schicciare dai problemi, che intaccano il nostro intimo e il nostro agire»
LOCARNO - «Se si potessero riassumere in un istante visivo tutte le notizie e tutte le immagini dolorose e scioccanti del 2016 che i mezzi di comunicazione ci hanno messo davanti agli occhi, resteremmo interdetti: uno sfacelo, una decadenza, una fine del mondo. Ma quanti e quali sono gli anni, da quando il mondo è mondo, in cui la gioia e la positività dello svolgersi degli avvenimenti hanno predominato?». È così, con un messaggio positivo e di speranza, che il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, ha salutato oggi i suoi cittadini.
Da Piazza Grande Scherrer ha parlato dei problemi che affliggono il nostro Cantone, inquinamento, povertà, migrazioni, disoccupazione... «Problemi che intaccano il nostro intimo e il nostro agire perché sviluppano in noi, volenti o nolenti, un clima di paura, di incertezza, di diffidenza, che ci rendono tristi, più aggressivi, meno solidali», ha proseguito. Contro quella che ha definito «l’agonia della speranza», il sindaco ha quindi proposto una ricetta: «buona volontà, onestà e solidarietà».
