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CANTONETra panico e curiosità, il buio va sempre più di moda

22.12.16 - 06:14
Aumentano in Svizzera le persone con gravi problemi alla vista. Quello di ciechi e ipovedenti è un mondo che affascina. Cene e concerti nell’oscurità sono gettonatissimi. Ecco perché.
tipress
Istruzioni prima di una cena al buio all'hotel Swiss Diamond di Morcote.
Istruzioni prima di una cena al buio all'hotel Swiss Diamond di Morcote.
Tra panico e curiosità, il buio va sempre più di moda
Aumentano in Svizzera le persone con gravi problemi alla vista. Quello di ciechi e ipovedenti è un mondo che affascina. Cene e concerti nell’oscurità sono gettonatissimi. Ecco perché.

LUGANO - Cene e concerti al buio sempre più gettonati nella Svizzera italiana. Il mondo dei non vedenti da qualche anno sembra incuriosire il ticinese medio. I banchetti organizzati nella sala Mosca Cieca, presso la casa Andreina di Lugano, ad esempio, registrano spesso il tutto esaurito. La stessa cosa si può dire per le esibizioni, senza alcun tipo di luce, del duo musicale composto da Sandro Schneebeli e Max Pizio. «Da quando nel 2012 abbiamo deciso di lanciare questo genere di esperienze – evidenzia Maurizio Bisi, vice direttore di Unitas – c’è stato un crescente interesse da parte del pubblico. Molti si avvicinano alle nostre proposte per gioco. O per mettersi alla prova».

Gravi problemi alla vista in aumento – Secondo un recente studio dell’Unione Centrale per il Bene dei Ciechi, sono circa 300.000 in Svizzera le persone che hanno gravi problemi alla vista. Attorno ai 15.000 in Ticino e nelle valli del Grigioni italiano. La percentuale dei non vedenti è aumentata almeno del 10% nell’ultimo ventennio. «E questo – precisa Bisi – soprattutto perché è aumentata l’età media della popolazione. I nostri utenti, ad esempio, sono soprattutto anziani».

Gli esperti dell’oscurità – Non è, tuttavia, la regola. Anzi. E lo dimostrano persone come Corinne Bianchi, 39enne cieca che ricopre la carica di presidente di Unitas. Non solo. Corinne fa anche la cameriera alle cene di Casa Andreina ed è pure una delle guide durante i concerti al buio di Schneebeli. «Sono cieca sin da quando ero bambina – racconta –. E devo dire che non vivo più la mia condizione come un handicap. Il messaggio che cerco di fare passare durante questi eventi è di normalità. Non cerchiamo pietismi».

Ansia e panico – Corinne ha a che fare settimanalmente con persone vedenti che cercano di scoprire il suo mondo. «Mentre i concerti sono saltuari e dipendono dalle iniziative dei singoli artisti, la sala Mosca Cieca è aperta tutti i venerdì e tutti i sabati sera. I nostri visitatori? All’inizio qualcuno va in ansia. Soprattutto perché sente la mancanza dei punti di riferimento classici. La maggior parte della gente, tuttavia, riesce a superare positivamente la fase di panico».

L’importante è relativizzare – La 39enne cieca ci mette del suo per sdrammatizzare. «A volte la persona vedente si sente magari imbarazzata. E allora io cerco di rompere il ghiaccio con una battuta. E provo a farle capire che, pur non avendo la vista, ho sviluppato parecchio gli altri sensi. Un non vedente si orienta con gli odori, con l’udito. Alla fine, insomma, ce la possiamo cavare egregiamente. Rispetto al passato, probabilmente oggi c’è più sensibilità verso l’handicap in generale. Prima c’era forse paura a lanciarsi in simili iniziative».

Sensibilità – Bisi aggiunge: «Bisogna considerare che in Ticino questo genere di attività è arrivata solo da quattro anni. Altrove, invece, era già abbastanza sviluppata in precedenza. Ci sono Paesi in cui si fanno anche discussioni al buio, così come si organizzano mostre, esposizioni. In futuro simili proposte potranno trovare sempre più spazio. Così come sta aumentando la sensibilizzazione da parte di associazioni come la nostra. Ad esempio per quanto riguarda i caratteri dei menù nei ristoranti, in modo che siano comprensibili anche per un ipovedente».

 

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COMMENTI
 

tizio 7 anni fa su tio
Sciur Belotti: bella esperienza essere cieco o fare finta di esserlo?

Sarà 7 anni fa su tio
"il buio va sempre più di moda." Se non altro si risparmia corrente; e questo è sì di stretta attualità. Ristorante di classe energetica A++++

Sarà 7 anni fa su tio
Bello... Giocare a fare il cieco!
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