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MASSAGNODentro il palazzo allo sbando (di nuovo): «Ecco dove viviamo»

19.12.16 - 12:55
Tutti gli abitanti evacuati in via Martignoni sono tornati alle proprie case. Ma non sono affatto contenti
foto tio.ch-20minuti
Gli scantinati di via Martignoni.
Gli scantinati di via Martignoni.
Dentro il palazzo allo sbando (di nuovo): «Ecco dove viviamo»
Tutti gli abitanti evacuati in via Martignoni sono tornati alle proprie case. Ma non sono affatto contenti

MASSAGNO. «Venite, venite, vi facciamo vedere dove viviamo». Gli ultimi abitanti di via Martignoni, evacuati dopo l'incendio di sabato mattina in cui ha perso la vita un senzatetto 40enne, sono tornati ieri sera alle proprie case. «È stato un brutto spavento, poteva finire peggio, ma ora che ne sarà di questo palazzo?» commenta uno di loro. Il problema non è (solo) la puzza di fumo che impregna ancora l'aria; o i muri anneriti dello scantinato. La struttura, fanno sapere i proprietari del palazzo, è integra e sicura. L'abitabilità totale è stata dichiarata ieri dai tecnici accorsi sul posto per gli ultimi sopralluoghi.

I portoni d'ingresso del palazzo, però, rimangono sempre aperti. Non è un caso unico: come riferito proprio il giorno prima della tragedia da tio.ch-20minuti, anche in via Odescalchi a Chiasso, in uno stabile con la stessa proprietà, l'ingresso libero a senzatetto e vagabondi preoccupava da tempo i residenti. La stessa situazione si osserva, inoltre, nello stabile "gemello" di quello incendiato, al civico 6. Qui sono gli stessi inquilini a invitarci a un viaggio nei seminterrati.

I segni del degrado sono lì da vere. Un vetro rotto e la spazzatura in bella mostra all'entrata. Un letto utilizzato come giaciglio, nel seminterrato, coperto da cianfrusaglie. I box con barriere di legno, fatiscenti e rotti in più punti, che assomigliano a piccole discariche domestiche. «A volte scendendo qui sotto non si riesce a passare tante sono le cianfrusaglie buttate ovunque. E si sentono odori indescrivibili. Ci si trova di tutto, compresi gli escrementi» racconta un inquilino.

Un altro tira fuori la corrispondenza indirizzata all'amministrazione: «Giusto a inizio settimana scorsa scrivevo ai proprietari del condominio che le cantine erano diventate rifugio di quasi tutti i senzatetto della zona» spiega. Un terzo inquilino racconta di come il proprio box sia stato scassinato «per ben tre volte». Un quarto ricorda di essersi ritrovato con la serratura di casa bloccata dalla colla, alcune settimane fa: per entrare era stato necessario l'intervento di un fabbro. 

E oggi il rientro non è meno difficoltoso. La preoccupazione è la stessa per tutti: «Fa freddo e il meteo peggiorerà nei prossimi giorni. Se non si fa subito qualcosa, questi scantinati si riempiranno ben presto di altri senzatetto».

 

 

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