L’allarme lanciato da un anonimo milite, ma si scopre che accade spesso e ci sono almeno 220 armi ancora latitanti
LUGANO - «Ho perso il mio fass 90 (fucile d'assalto militare) sul treno da Zurigo per Lugano oggi delle 15.00. Non ho ancora avvisato la polizia sperando che qualcuno lo abbia trovato sennò rischio seri problemi. Aiuto!!!». È questo l’annuncio apparso lo scorso 7 dicembre sulla popolare pagina Facebook Rumors Ticino. Subito in rete si è scatenato il putiferio, in molti hanno rimproverato l’anonimo milite per la negligenza, altri gli hanno prospettato le peggiori conseguenze: «Se quel fucile in questi giorni sparasse, tu sei finito». E poi c’è chi ci ha riso su: «Questo post piace a Polizia militare», ha commentato qualcun altro.
C’era anche la culatta - C’è da dire che, per quanto sia grave, un fucile trasportato come previsto dalle norme, è pressoché inoffensivo. Infatti la culatta va smontata e tenuta separata dall’arma, senza di essa è impossibile sparare. Ma, dopo qualche ora, il milite si fa ancora vivo con i gestori della pagina, raccontando la dinamica dello smarrimento e lo scenario s'è subito fatto più inquietante: «Mi sono svegliato di soprassalto perché il treno era già arrivato alla mia fermata e prendendo tutto il pacchettaggio di fretta ho proprio dimenticato il fucile che avevo messo sotto il sedile! Smettetela di prendere in giro su una cosa seria e chi sappia qualcosa parli… c’era pure dentro la culatta». Insomma, mancavano solo i proiettili, si spera.
Le armi scomparse - Di lì a qualche ora l’allarme è rientrato: sulla pagina è stato comunicato il ritrovamento dell’arma. Ma la storia è vera? Difficile dirlo: né in polizia né all’Esercito è stata fatta alcuna denuncia di smarrimento. Ma, a prescindere dal caso particolare, succede che si perdano armi d’ordinanza? «Negli ultimi cinque anni è stato denunciato lo smarrimento di circa 360 armi. Circa 140 di queste sono poi state ritrovate», ci spiega il portavoce dell’Esercito Daniel Reist. Dal dicembre 2012 sono quindi ben 220 le armi d’ordinanza (fucili d’assalto e pistole) che non sono riapparse.
Sotto chiave, smontata - Ma come andrebbe custodita un’arma d’ordinanza? «A casa deve essere tenuta sotto chiave, non può essere visibile o accessibile a terzi», spiega Reist. «Per i Fass 57 e 90, la culatta deve essere custodita separatamente dall’arma». Discorso analogo per le pistole, che esistono nei modelli 49, 75 e 03: «La canna deve essere custodita separatamente». Insomma, neanche per caso qualcuno che non sia il proprietario deve entrare in possesso dell’arma completa.
Fattura e denuncia - Quali rischi per chi perde l’arma? «La Base logistica dell’Esercito è tenuta legalmente a indagare su ogni furto d’arma e di fatturare i costi, in caso di violazione delle norme, al detentore dell’arma». Ma attenzione, nei casi più gravi può andare anche peggio, e la mancata denuncia è un’aggravante: «In caso di colpa grave il caso viene passato all’Ufficio dell’uditore capo della Giustizia militare».
Rapporto immediato - Per reclute e militi, comunque, il consiglio è semplice, anzi è un ordine: «In caso di scambio o smarrimento di un’arma della Confederazione, la detentrice o il detentore è tenuto a fare rapporto al più vicino Punto di ristabilimento della Base logistica dell’Esercito così come al più vicino posto di polizia», conclude Reist.