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CANTONEQuesto non è un Paese per Bill Gates: fare impresa (non) è un gioco

07.12.16 - 14:16
Ecco X-Manager, torneo su smartphone per aspiranti imprenditori ticinesi. In palio 20mila franchi e l'opportunità di mettersi in mostra (e trovare lavoro vero)
Questo non è un Paese per Bill Gates: fare impresa (non) è un gioco
Ecco X-Manager, torneo su smartphone per aspiranti imprenditori ticinesi. In palio 20mila franchi e l'opportunità di mettersi in mostra (e trovare lavoro vero)

LUGANO - La sfida è aperta: e molto realistica. Ceo di una compagnia aerea, di qui al prossimo giugno si dovrà assumere personale, inaugurare hub, definire rotte e prezzi, domandare credito alle banche. Un gioco, grazie a "X-Manager": app e torneo ideato da ImprendiTi per diffondere la cultura d'impresa fra chi ha meno di 36 anni.

Troppa burocrazia: che "uccide" i giovani - Ma anche un'occasione per mettersi in mostra davanti agli sponsor locali: e trovare così lavoro vero, forse più ambito dei 20mila franchi in palio. Perché fare da soli è ormai difficile oltremodo, da queste parti: troppa burocrazia rispetto all'Italia, ma anche solo ai cantoni svizzero-tedeschi. «Se un giovane si mettesse a lavorare a un progetto nel suo garage, come fece Bill Gates, riceverebbe presto la visita di un funzionario», provoca Marco Jäggi del comitato ImprendiTi: associazione nata nel novembre del 2014, 12 soci allora e già 96 adesso, con lo scopo di «trasmettere la cultura e i valori imprenditoriali del Ticino».

Il posto in banca? Roba vecchia - Così è nata l'applicazione per smartphone e tablet che vuole «misurare i giovani nella gestione di una impresa virtuale»: testandone competenza, spirito di competizione, coraggio di esporsi e quelle altre doti che contraddistinguono, secondo gli ideatori, chi ha buone probabilità di avere successo anche nella vita. Burocrazia permettendo: ostacolo principale alla voglia e al bisogno di lavorare a un progetto. «Viviamo in un'epoca dove il posto in banca non attrae più come una volta e l'accesso agli impieghi statali è beneficio di pochi», riflette Jäggi: a giustificare e promuovere un'iniziativa che per questo vuole generare nuove opportunità.

Ne resterà soltanto uno: ma forse no - La prima sarà dimostrare quello che si vale, per i ragazzi; reclutare personale in maniera più informale ed efficiente, per chi ha bisogno di leve volenterose e fresche: da assumere dopo averle viste all'opera, sia pur per gioco. Le qualificazioni si concluderanno entro la fine di gennaio, selezionando 36 sfidanti. Di lì in poi sono previsti turni di eliminazione, ottavi, quarti, semifinali e finali, come in un campionato di calcio.

Un'occasione per assumere ( e farsi assumere) - Solo che qui c'è in palio il futuro: e 26.380 franchi complessivi, da smistare sulla base di una classifica che sarà la stessa imparzialità dell'app, realizzata in Corea del Sud, a definire. «I partecipanti potranno poi essere selezionati dalla imprese che sponsorizzano l'evento», alla prima di una serie di edizioni già messe in preventivo. Perché il gioco è bello, ma stavolta non deve durare troppo poco: visto che la realtà è poi più feroce e carica di intralci.

Per una volta, coccoliamo i nostri bei cervelli - Aggirarli tutti richiede forza d'animo che non ti aspetti, nemmeno a quell'età. Così si rischia di mandare un bel cervello altrove, scoraggiato davanti a chi dovrebbe agevolar l'economia locale e, spesso «senza averne neanche coscienza», invece la osteggia. «Seicento documenti richiesti solo per registrare una holding immobiliare» sono troppi per tutti: figurarsi per chi è alle prime armi e ancora deve dimostrare quanto vale.

Perché la vita a volte è come un romanzo - Insomma, è chiaro: per fare il verso al titolo di un bel romanzo, questo non è un Paese (Cantone?) per Bill Gates.

 

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