Cerca e trova immobili

CADRO«Ci siamo fatti il carcere: ora la vedremo»

21.11.16 - 07:31
L'idea di tre ex compagni di cella: un'associazione di detenuti per aiutare altri detenuti
FOTO TIO.CH-20MINUTI
«Ci siamo fatti il carcere: ora la vedremo»
L'idea di tre ex compagni di cella: un'associazione di detenuti per aiutare altri detenuti

CADRO - Tre pregiudicati che si conoscono in carcere e mettono a punto – anziché un piano di evasione, o nuovi progetti malavitosi – di cambiarlo, il carcere. Ma facendo le cose in regola. Iscrizione al registro di commercio, statuti, firme e timbri. È nata così nei giorni scorsi la prima associazione ticinese per i diritti dei detenuti, fondata da chi detenuto lo è o lo è stato. Si chiama Giustizialismo.ch e l'obiettivo «è quello di dare voce alla popolazione carceraria ticinese portando un contributo costruttivo al dibattito sulle strutture di pena nel nostro Cantone» spiegano Pierangelo Casarotti e Benjamin Caduff (presidente e segretario). Ancora “dentro” il primo, già “fuori” il secondo, assieme a un terzo ex compagno di detenzione – attualmente in regime di semi-libertà – hanno deciso di rimboccarsi le maniche.

La voce dei detenuti - «Le carceri ticinesi hanno delle problematiche e stiamo cercando un dialogo costruttivo che permetta di risolverle» osservano i tre fondatori. «Sul fronte sanitario, lavorativo e del reinserimento sociale, ad esempio, crediamo che ascoltando le esperienze dei detenuti si potranno compiere dei passi avanti». Chi meglio di altri (ex) detenuti, per raccogliere pareri e segnalazioni? «Abbiamo attivato una hotline su cui potremo ricevere telefonate anonime dalla Stampa, offrendo consigli e assistenza legale e riportando agli organi competenti, dove tutt'oggi gli oltre 300 detenuti ticinesi non hanno una rappresentanza diretta».

Il direttore: «Staremo a vedere» - Positivo al riguardo il giudizio del direttore delle Strutture carcerarie, Stefano Laffranchini, ma con qualche riserva. «Ben venga ogni contributo, purché il dialogo sia costruttivo. Un'associazione di detenuti ed ex detenuti può esprimere senz'altro un punto di vista importante, se agirà nel rispetto della legalità e del protocollo di sicurezza interno al carcere che vieta, ad esempio, ogni comunicazione tra persone in regimi di pena diversi». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE