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BELLINZONA21 minuti di lavoro in più al mese per il Carnevale: «Libertà è partecipazione»

10.11.16 - 07:12
Il Gruppo 11.11 lotta da una decina d’anni per far affermare anche in Ticino la tradizionale apertura del Carnevale. E lancia una “petizione goliardica” per rendere "festiva" la data dell'11 novembre
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21 minuti di lavoro in più al mese per il Carnevale: «Libertà è partecipazione»
Il Gruppo 11.11 lotta da una decina d’anni per far affermare anche in Ticino la tradizionale apertura del Carnevale. E lancia una “petizione goliardica” per rendere "festiva" la data dell'11 novembre

BELLINZONA - «Libertà è partecipazione». Lo cantava Giorgio Gaber tanti anni fa. Perché per il cantautore essere liberi non voleva dire banalmente poter far ciò che si vuole, ma aveva un significato molto più profondo: la piena libertà umana per il Signor G. si realizzava solo quando tutti gli individui hanno la possibilità di partecipare, di sentirsi soggetti attivi .

Ed è proprio partendo da questo concetto che il Gruppo 11.11., nato dall’unione di tre storiche società Bellinzonesi (Ciod stonaa, Sücina, AC Ravecchia), lotta per far affermare anche in Ticino la tradizionale apertura del Carnevale. Una lotta che è pure sfociata in una “petizione goliardica” rivolta alle istituzioni. «Questo evento - ci spiegano i membri del Gruppo - è presente da lustri nel resto del Paese. Noi è da una decina di anni che lo abbiamo introdotto con successo nel Bellinzonese».

L’apertura del Carnevale ha origini antiche e coincide con la festa di San Martino . «Fin dal 19esimo secolo in Svizzera e in altre regioni la stagione carnascialesca tiene il suo battesimo l’11 novembre. La tradizione elvetica vuole che alle 11 e 11 del mattino le Guggen inizino a suonare per segnalare l’inizio della festa». Nelle regioni svizzere dove la manifestazione è consolidata i musicanti possono parteciparvi, recuperando in seguito le ore lavorative. Ma in Ticino la situazione è un po’ diversa. «Qui chi vuole partecipare deve prendere una giornata libera dal lavoro». Ed è proprio qui che interviene la vostra "petizione goliardica". «Sì. Siamo convinti che questa giornata di festa (evidentemente pagana, Ndr) possa, se adeguatamente sostenuta, essere veicolo di fratellanza, comunione, e coesione nazionale».

Ma in cosa consiste esattamente la proposta del Gruppo 11.11? Ecco la loro spiegazione. «In sostanza noi proponiamo di aumentare l'orario di lavoro mensile di 21 minuti e 25 secondi a chi ne dovesse far richiesta, così da ottenere un totale di 4 ore e 15 minuti a fine anno da utilizzare unicamente nella giornata dell’11 novembre. Questo permetterebbe di promuovere un "nuovo", e sempre più importante di questi tempi, momento di fratellanza tra popoli e culture di questa nazione».

La petizione, che potrebbe apparire singolare ai più, visto soprattutto i gravi e annosi problemi che attanagliano il nostro Cantone, non va però sottovalutata. «Vogliamo dimostrare a chi la petizione l'ha sottoscritta, a chi l'ha soltanto letta e a chi non ne ha nemmeno sentito parlare, che c’è la possibilità di proporre idee a qualsiasi livello, che si può essere parte di questa società anche con manifestazioni di gioia e condivisione. Perché noi siamo la società libera in cui viviamo, solidali e allegri». E perché come cantava Giorgio Gaber: «Libertà è partecipazione».

La petizione verrà lanciata ufficialmente domani durante l’apertura del Carnevale a Monte Carasso e durerà fino al 5 marzo 2017, ovvero l'ultimo giorno del carnevale ambrosiano.

Per firmarla online: clicca qui

Per maggiori informazioni: www.undiciundici.ch

 

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