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LUGANO«Ci sono tensioni tra studenti per il voto»

08.11.16 - 17:28
Election day, alla Franklin University c'è già una vincitrice: Hillary Clinton. Ma la diretta durerà tutta la notte
foto 20 min-tio.ch
«Ci sono tensioni tra studenti per il voto»
Election day, alla Franklin University c'è già una vincitrice: Hillary Clinton. Ma la diretta durerà tutta la notte

SORENGO - Dylan, 18 anni, prenderà il treno alle 21 da Lugano assieme a due compagni, per andare a seguire il voto all'ambasciata americana a Berna. Natalia andrà a dormire a mezzanotte, poi ha programmato la sveglia alle 4 e alle 5.30 del mattino, per aggiornarsi sui risultati. «Non posso aspettare fino a domani» dice. William invece si unirà alla veglia organizzata nella sala comune, per seguire la diretta assieme a una sessantina di studenti dalle 22 all'una di notte. La Franklin University di Sorengo è in subbuglio per l'election day: l'attesissimo giorno del voto americano (segui la diretta su Tio.ch) è «uno dei momenti più sentiti nella vita dell'università» spiega Consuelo Grieco, responsabile delle relazioni esterne dell'istituto.

«Tensioni tra studenti» - La campagna presidenziale più pazza di sempre, insomma, si è fatta sentire anche da noi. I toni accesi dell'agone elettorale hanno avuto ripercussioni tra gli studenti: «La tensione è stata fin dall'inizio molto alta» racconta Natalia, 19 anni, di Houston, studentessa in relazioni internazionali. «L'università si è polarizzata e i contrasti tra studenti pro-Trump e pro-Hillary sono stati molto forti». Nessuno scontro non verbale, sia chiaro. Ma tante discussioni in classe e fuori. Un episodio discusso è stata l'iniziativa di alcuni studenti repubblicani, i quali hanno appeso un poster di Trump sulla facciata di un dormitorio. «Il fatto ha causato una sollevazione degli studenti democratici che ne hanno chiesto la rimozione. Alla fine è intervenuta l'università e il poster è scomparso» racconta Natalia.

«Si è visto di peggio» - Dylan, 18 anni, di Boston, studente in economia, smorza i toni. «Ci sono persone con atteggiamenti più o meno estremi in entrambi gli schieramenti. Ma non è una novità. Non credo che queste elezioni siano così eccezionali dal punto di vista delle modalità: forse le ultime due erano state più tranquille, ma nella storia americana si è visto di peggio». Le conseguenze del voto però, ammette Dylan, saranno di enorme portata. «Questo sul piano economico ma non solo».

A Sorengo vince Hillary - Il candidato preferito alla Franklin? Gli studenti non lo dicono, ma hanno già deciso. «Si può dire che la maggioranza degli studenti sia di orientamento liberale e progressista. Del resto occorre una certa apertura mentale per andare a studiare dall'altra parte del mondo!» scherza Dylan. Per William, 18 anni, della California, studente in scienze ambientali, non esiste tuttavia un candidato più vicino degli altri ai bisogni degli studenti. «Bernie Sanders lo è stato. Aveva visitato anche diverse università e piaceva molto agli studenti. Gli attuali candidati danno l'impressione di essere semplicemente a caccia dei voti dei giovani, senza avere delle strategie mirate. Anche se Hillary mi sembra che abbia una strategia più definita».                       

 

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