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LOCARNOQuei siluri usati come esca, o forse no

24.10.16 - 06:56
I pescatori dilettanti rigettano le accuse e ricordano l'impegno della categoria nel sostenere le zone protette e nel migliorare l'ambiente acquatico
Quei siluri usati come esca, o forse no
I pescatori dilettanti rigettano le accuse e ricordano l'impegno della categoria nel sostenere le zone protette e nel migliorare l'ambiente acquatico

LOCARNO - I pescatori dilettanti non ci stanno e rispediscono al mittente le accuse rivolte alla loro categoria da parte di alcuni colleghi professionisti, che li ritengono responsabili della presenza dei pesci siluro nel Lago Maggiore. Come riferito dal CdT nella sua edizione odierna la categoria, per voce di Piergiorgio Nessi e Luciano Petrozzi, smentisce le affermazioni, consapevole del divieto di utilizzare pesciolini da pesca non autoctoni.

Nel caso del siluro in particolare, ricordano i due, è molto «difficile se non addirittura impossibile reperire pesciolini in Ticino». Il ritrovamento di questi esemplari nelle nostre acque sarebbe infatti da ricondurre alla loro presenza nel fiume Po e alla conseguente risalita, facilitata dalle scale da monta realizzate sulle chiuse.

Nella propria presa di posizione, la categoria ricorda inoltre come gli sforzi maggiori nel contrastare la ridotta pescosità siano intrapresi proprio dai pescatori dilettanti che, tramite le società, si adoperano per migliorare l'ambiente acquatico, attraverso la creazione di letti di frega e la richiesta di estendere le zone protette.

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