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CANTONELe api ticinesi stanno meglio

17.10.16 - 07:00
Nel 2016 si constata un netto miglioramento nella produzione di miele di castagno
Tipress
Le api ticinesi stanno meglio
Nel 2016 si constata un netto miglioramento nella produzione di miele di castagno

LUGANO - Per il miele ticinese non è un’annata straordinaria, ma nemmeno delle peggiori. Sembra dunque che anche nel 2016 gli apicoltori ticinesi possano sorridere. Sì, perché il raccolto è stato positivo. «E le api stanno meglio» ci dice Davide Conconi, presidente della Società ticinese di apicoltura.

Preoccupazione per l’inverno - «È da qualche anno che in Ticino non assistiamo più alle morie di api» afferma dunque Conconi, parlando della salute dell’insetto. «Su questo fronte c’è un po’ di sollievo». Non si può comunque ancora stare tranquilli, poiché proprio in questo periodo si fa avanti l’acaro varroa, un parassita che attacca le api. «Si osserva una presenza importante e c’è già stata qualche tipica perdita autunnale. Speriamo che non ci aspetti un inverno troppo negativo».

I raccolti tra i 600 e i 1’000 metri - Per quanto riguarda la produzione del miele, Conconi ci dice che - sulla base delle informazioni pervenute in questi mesi - «non è andata male, al Sud delle Alpi meglio che al Nord». E i raccolti sono stati buoni soprattutto tra i 600 e i 1’000 metri. Si parla in particolare di tiglio e castagno. Quest’ultimo è nettamente migliorato nel Sottoceneri. «C’è stato pochissimo raccolto di robinia, perché proprio durante la fioritura è tornato il freddo, inevitabili i danni».

Non come nel 2015 - Anche se il 2016 è da considerarsi positivo, non è comunque andata bene come lo scorso anno. «Siamo un po’ sotto il 2015, ma non ci possiamo lamentare» conclude Conconi.

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