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CANTONEComprare la pillola in Ticino? «Sono uscita dalla farmacia in lacrime»

13.10.16 - 06:02
Le esperienze delle ticinesi che in farmacia hanno chiesto un contraccettivo d’emergenza. E il farmacista cantonale spiega perché non è un farmaco come gli altri
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Tutte le domande che avreste sempre voluto fare sulla pillola del giorno dopo... ma ve le ha fatte il farmacista.
Tutte le domande che avreste sempre voluto fare sulla pillola del giorno dopo... ma ve le ha fatte il farmacista.
Comprare la pillola in Ticino? «Sono uscita dalla farmacia in lacrime»
Le esperienze delle ticinesi che in farmacia hanno chiesto un contraccettivo d’emergenza. E il farmacista cantonale spiega perché non è un farmaco come gli altri

LUGANO - «Dovrebbero smetterla di credere che una donna abbia bisogno della pillola del giorno dopo solamente perché l’ha data in giro come se non fosse sua», ci scrive una donna. Sono moltissime le lettrici che ci hanno raccontato le loro esperienze quando in farmacia hanno chiesto un contraccettivo d’emergenza. Come recentemente accaduto in Romandia, in molte denunciano modi non troppo concilianti da parte dei farmacisti. «Ho ricevuto frecciatine e cattiverie», racconta una ragazza. «Dopo avermi fatto mille problemi, mi ha detto che secondo lei avrei dovuto rifletterci maggiormente», confida un’altra. «Mi ha tartassata, sono uscita in lacrime dalla farmacia. Mi ha fatta sentire una poco di buono», aggiunge un’altra ancora.

Non solo ragazzine - A preoccupare, inoltre, è che non si tratta solo di giovanissime. Tra le lettrici che ci hanno raccontato il loro malessere vi sono anche donne adulte, professioniste e addirittura personaggi noti. Insomma, perché è così difficile ottenere un farmaco senza ricetta? E, ancora: i farmacisti ticinesi sono dei mostri?

Senza ricetta - Abbiamo chiesto al farmacista cantonale Giovan Maria Zanini di provare a spiegare questo fenomeno. «Questo è il primo e, finora, unico medicamento che per sue caratteristiche sarebbe soggetto a ricetta medica, ma per una scelta di politica sanitaria viene dato senza», spiega. Infatti il farmaco è potente, a base di ormoni e non privo di controindicazioni. «La ricetta medica costituisce una barriera all’accesso». Sarebbe quindi stato anche più difficile ottenerla. «Abbassare la soglia, però, non vuol dire toglierla».

Le signorine no? - Tra le segnalazioni, molte hanno raccontato di non aver potuto avere subito la pillola perché il farmacista non era sul posto e le assistenti hanno detto di non poterla consegnare. «È giusto, solo il farmacista può somministrare la pillola del giorno dopo». Infatti, proprio perché manca la ricetta, è il professionista qualificato che vendendola, di fatto, la prescrive.

Prenderla in farmacia - C’è poi chi si è sentito chiedere di prendere la pillola sul posto, direttamente in farmacia. «Molti farmacisti lo chiedono e secondo me fanno bene. In fondo, è come quando il medico prescrive un’iniezione e la fa lui». Ma, chiediamo, perché? «Può capitare che la donna voglia avere il medicamento come scorta, magari per andare in vacanza», chiarisce Zanini. «Non è ammesso che venga data la pillola come riserva».

L’interrogatorio - Il più grande ostacolo da superare per le donne, però, è l’interrogatorio. Tutte o quasi lo descrivono come «interrogatorio» o «mille domande». Ma è davvero così? «Sì, le domande sono molte, c’è una procedura da seguire. Il farmacista è tenuto a fare un’analisi approfondita per stabilire se quel prodotto è utile o meno». Oppure il farmacista potrebbe anche decidere di proporre altro: «Potrebbe essere opportuna una visita ginecologica, oppure inviare la persona a un centro di pianificazione. Oppure sia la pillola che la visita».

Le domande - «Le possibili clienti sono molte, vi sono le donne, le giovani, le minorenni. Può anche capitare che vi sia una ragazza che è stata abusata», ci racconta il farmacista cantonale. «In un caso del genere non si può fornire semplicemente la pillola, la presa a carico può essere complicata». Ed ecco che si arriva alle domande: le leggiamo assieme a Zanini e sono tante davvero: Come è successo? Quando? Da quante ore esattamente? L’ultima mestruazione? Altri rapporti non protetti? Usa metodi contraccettivi? Allatta? Assume altri medicamenti? Ha già assunto questa pillola? Un esame che, nei casi più delicati, può superare anche i venti minuti.

La domanda proibita - Abbiamo sottoposto a Giovan Maria Zanini le segnalazioni delle nostre lettrici. Tutte, bene o male, hanno superato il suo esame: i farmacisti si sono comportati correttamente. Tutti tranne uno. In un caso, il farmacista ha preteso che una ragazza chiamasse l’uomo con cui aveva avuto un rapporto «per confermare la storia». Esame nettamente bocciato: «No, questa domanda non si può fare: cosa importa con chi ha avuto il rapporto?», chiarisce il farmacista cantonale.

La stanzetta - Imbarazzante vero rispondere a simili domande in farmacia? Infatti, non è lì che deve accadere. «È inconcepibile fare questa discussione al banco. È una delle cose che chiedo quando faccio le visite nelle farmacie: “Dove fate questi colloqui?”». Molti esercizi, infatti, si sono ormai dotati di una “stanza per la consulenza”, un luogo riservato dove farmacista e paziente possono parlare liberamente. «Vige l’obbligo di proteggere la sfera intima».

Le minorenni - Dai 16 anni in avanti, le donne sono proprietarie uniche e assolute del proprio corpo. Ma una 13enne, una 14enne che entra in farmacia chiedendo la pillola del giorno dopo? «Anche chi ha meno di 16 anni ha diritto che la propria privacy sia protetta, guai se il farmacista ne parlasse con i genitori», è la risposta perentoria del farmacista cantonale. «Il farmacista se si rivolge ai genitori infrange il segreto professionale. Può indirizzare la giovane ad altri specialisti, un ginecologo o un centro di pianificazione. O, eventualmente, consigliare alla ragazza di parlarne coi genitori. Ma il farmacista non può farlo». Anche perché, se lo facesse sarebbe passibile di denuncia.

Obiezione di coscienza - Il problema dell’obiezione di coscienza è molto sentito in Italia, non sono pochi i farmacisti che si rifiutano di venderla. E in Ticino? «Sì, ho incontrato dei casi di farmacisti che hanno praticato l’obiezione di coscienza ed è un loro diritto», chiarisce Zanini. Ma, quello all’obiezione è un diritto che ha dei limiti. «Il problema sorge quando una farmacia è di picchetto. Se la cliente non può ottenere in altro modo la terapia, il farmacista è obbligato a fornirgliela». Non risulta, però, che vi siano stati in Ticino farmacisti di picchetto che hanno rifiutato la pillola del giorno dopo.

 

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COMMENTI
 

rojo22 7 anni fa su tio
Tutti possono fare i commenti che vogliono. sul blog. I farmacisti possono fare sooo le domande previste dal questionario previsto dalla legge. Mi chiedo solo perché non è possibile ottenerlo al pronto soccorso. si eviterebbero tutte ste discussioni del piffero.

bibis 7 anni fa su tio
i farmacisti non devono e non possono permettersi di fare commenti e paternali, bigotti che non sono altro. La stessa cosa vale per le persone contrarie a questo tipo di contraccettivo.

pillola rossa 7 anni fa su tio
La pillola del giorno dopo posticipa o annulla l'ovulazione e inibisce la fecondazione. Se l'annidamento è già avvenuto la gravidanza non viene interrotta. Obiezione di coscienza? E quando chiami di notte la farmacia di turno e ti dicono che puoi benissimo aspettare fino al giorno cos'è? Diritto al sonno?

ladycore 7 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
La pillola va somministrata entro 72 ore dopo il rapporto non protetto

pillola rossa 7 anni fa su tio
Risposta a ladycore
Prevenire l'ovulazione, prevenire la fecondazione e prevenire l'annidamento in ordine di tempo. Hai ragione, la donna ha tutto il tempo per farsi una profonda e riposante dormita, nonché due giornate piene per comperarsi scarpe e borsette prima di recarsi in farmacia. Poco importa se dall'altra parte del filo la donna ha il pianto nella voce e sa di essere bel periodo ovulativo quando il preservativi si è rotto. Un male di orecchi non dovrebbe avere lo stesso valore di un attacco di panico al quale si può porre rimedio subito?

curzio 7 anni fa su tio
"... farmacisti che hanno praticato l’obiezione di coscienza..." Allora che appendano alla porta un cartello ben visibile con scritto "Questa farmacia pratica secondo i principi della religione X]". In tal modo si evita di far perdere tempo al cliente e il farmacista, invece di lavorare, può obiettare con la sua coscienza.

spank77 7 anni fa su tio
Se mia figlia di 12 anni andasse dal farmacista a chiedere la pillola del giorno dopo ed io genitore non ne fossi informato mi arrabbierei eccome ! Storia più "digeribile" se andasse dal suo medico (pediatra !!!!) che già la conosce. Per me è una novità che la si ottiene in farmacia...pensavo bisognasse andare al consultorio o dal medico di famiglia per i casi di persone minorenni

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
Mettiti nei panni di una ragazza minorenne cresciuta in una famiglia secondo i principi islamici... Oppure mettiti nei panni di una ragazza minorenne cresciuta in una famiglia con mentalità "patriarcale - mediterranea"...

Melek 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
Se tua figlia di 12 anni andasse dal farmacista a chiedere la pillola del giorno dopo cadresti dalle nuvole? C'è poco da arrabbiarsi, gli ormoni funzionano al loro massimo proprio in giovane età.

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a Melek
si mi arrabbierei ma non per il fatto che abbia avuto rapporti...per il fatto che vorrei che fosse seguita bene da medico per lo meno che la conosce o presso un consultorio (dove ci sono persone formate per comunicare in modo appropriato)

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
ti do ragione...ma però dovrebbe passare per un consultorio di famiglia...garantiscono l'anonimato.

red 7 anni fa su tio
Gentili lettori, questo articolo è inteso a spiegare perché ricevere la pillola può essere complicato e frustrante per una donna e, altresì, che se i farmacisti lo fanno ci sono dei motivi. Non vuole essere lo spazio perché qualcuno si permetta di giudicare superficialmente delle donne che ci hanno raccontato la loro storia, che vivono tra di noi, che sono le nostre compagne, sorelle e figlie. Vi chiediamo quindi di riportare il tono della conversazione entro i termini del buon gusto e, tanto per fare un esempio, di discutere come se foste in famiglia e al tavolo ci fosse anche la nonna.

Melek 7 anni fa su tio
"Infatti il farmaco è potente, a base di ormoni e non privo di controindicazioni." Sicuro. E rimanere incinta, no?

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a Melek
Fortunatamente sembrerebbe che sia sicuro con piccoli effetti collaterali e va presa entro 3 giorni dal rapporto... Però dicevano che anche la pillola anticoncezionale non dava effetti collaterali gravi ...il problema è che dovrebbe essere data con i contagocce proprio perchè deve essere per casi "eccezionali". Il rischio a mio avviso è che sussiste il rischio di diventare un metodo anticoncezionale "on demand ...

Melek 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
Non credo proprio ci sia il rischio che diventi un metodo anticoncezionale "on demand". Quanto agli effetti collaterali, purtroppo tutti i farmaci ne danno, dall'aspirina alla chemioterapia. Il discorso sui farmaci è molto lungo... quello che va assolutamente ribadito è che ognuno è padrone del proprio corpo. E forse il merito dell'articolo sta proprio nel ricordare alle donne che devono entrare in farmacia SENZA sensi di colpa.

Gus 7 anni fa su tio
Purtroppo in Ticino regna ancora una mentalità cattolica e perbenista. E`inaccettabile che i farmacisti si ergano a giudici. E a proprosito di obiezione di coscienza: ad un farmacista che si oppone ad una disposizione dello stato deve essere chiusa la farmacia. Ne apra una in Vaticano.

Benji78 7 anni fa su tio
Giustamente la pillola non viene data come fosse uno zuccherino. Un minimo di anamnesi da parte del farmacista è necessaria per evitare spiacevoli conseguenze. Non mi dilungo sui commenti precedenti vergognosamente maschilisti per i quali una donna che ha bisogno della pillola del giorno dopo sia una sciacquetta o zoccoletta. Secondo loro l'uomo sarà sicuramente uno stallone con il quale complimentarsi al bar davanti a un tazzino di merlot

Frankeat 7 anni fa su tio
Se le domande peggiori sono quelle riportate nell'articolo (e suppongo che lo siano), allora non ci vedo niente di sbagliato.

vamuelle 7 anni fa su tio
aspettate se capisco bene il problema è : il farmacista troppo professionale che affronta il problema e nn vende farmaci come se fossero panini, e non la sciacquetta di turno che la da via a caso senza un minimo di cervello?

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a vamuelle
Commento di livello bassissimo. Guarda che ci sono anche i preservativi che si rompono, oppure ci vuoi dire che non ne hai mai usato uno perché è contro il tuo credo o perché ti vergogni di comprarli perché qualcuno potrebbe vederti e pensare che fai quelle cose tanto brutte?

Lokal1 7 anni fa su tio
Risposta a vamuelle
si esatto credo che il problema sia quello.... ad ogni modo non ci sono solo le sciagurate, esistono anche casi dove magari qualcosa e andato storto... come la rottura del preservativi in stile maglia svizzera, e magari è successo a coppie fisse che usano solo il preservativo come anticoncezionale, e ad ogni modo ragazzine facili o no, non vedo dove sia il problema, ci sono molti altri modi per rovinarsi la salute e nessuno dice niente

vamuelle 7 anni fa su tio
Risposta a Lokal1
hai ragione,ma non penso che sia uno dei casi in cui una ragazzina esce piangendo da una farmacia accusando il farmacista...oder?

vamuelle 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
ahah ma veramente c'è ancora chi crede che i preservativi si possano rompere?Boh mai successo e mai sentito nessuno a cui sia successo!Comunque forse bisognerebbe assumersi la responsabilita dei propri comportamenti...senza prendersela con i farmacisti!uèh uèh

Benji78 7 anni fa su tio
Risposta a vamuelle
O usi preservativi al titanio o il tuo attrezzo ha all'attivo pochissimi chilometri

vamuelle 7 anni fa su tio
Risposta a Benji78
ahah non penso proprio,magari tu ne hai solo sentito parlare invece...

flyatwind 7 anni fa su tio
Allora che si renda obbligatoria la ricetta. Un farmaco che sopprime una vita umana in sviluppo non può essere dato con la facilità di un profilattico.

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a flyatwind
Il giorno dopo un rapporto sessuale non si può ancora parlare di "vita umana in sviluppo". E' decisamente troppo presto.

gadoal 7 anni fa su tio
Risposta a flyatwind
Mi sa che tu di biologia ne sai veramente poco....dopo un giorno se sei fortunato hai una cellula unica o magari due dopo una meiosi (al massimo, ma quasi impossibile in quanto la meiosi umana ha un periodo di due giorni). Niente cuore, niente polmoni, niente cervello, niente sistema nervoso, niente. Questi commenti e molti altri fanno capire che in Ticino ahimwe c'e' ancora molto da imparare e soprattutto, molti tabu inculcati da giovani che sono difficili da estirpare. Come diceva un comico famoso: grazie a Dio sono ateo! ;-)

matteo2006 7 anni fa su tio
È diventata la panacea per qualsiasi problema: i rischi sono tanto evidenti che però vista la facilità di reperirla ancora meno ci si preoccupa di quello che si fa qualche ora prima. Se c'è un aumento della richiesta forse una qualche domanda ce la si dovrebbe porre e non il farmacista!

911 7 anni fa su tio
una volta cantavano ......zoccolette di qua e di la ......

webbcc 7 anni fa su tio
Risposta a 911
Se l'uomo non mette il preservativo o se il preservativo si rompe è tutta colpa della donna che è una poco di buono, ho capito giusto?
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