Sergio Scalmanini della Cantina di Giubiasco: «Ci ha favoriti il bel tempo. L'uva quest'anno è bella e sana»
GIUBIASCO - Dopo i consueti sacrifici, la lotta contro il maltempo ei parassiti, è tempo per i viticoltori di raccogliere i frutti di tanto lavoro e iniziare qual processo che segna il termine della vita dell'uva per iniziare quel lungo processo che dà origine al vino.
Nel Sopraceneri l'apertura ufficiale delle vendemmia è stata mercoledì scorso anche se qualcuno ha anticipato i tempi: «Siamo già all'80 per cento del lavoro di vendemmia», ci spiega al telefono un soddisfatto Sergio Scalmanini, direttore della Cantina Cagi di Giubiasco. Diversi i motivi che hanno spinto a precorrere i tempi: «Diciamo che l'allarme per il moscerino suzukii ha messo un po' tutti i viticoltori in allerta. Abbiamo raccolto abbastanza velocemente favoriti dal bel tempo». E proprio il clima di quest'anno ha comunque regalato dei frutti di ottima qualità: «Fortunatamente l'uva è bella e sana, quella 2016 è un'annata sicuramente buona sia per le quantità che per la qualità», aggiunge Scalmanini.
Il famigerato moscerino, insomma, non ha fatto danni: «Ho visto qualche acino rovinato. Poca cosa. Decisamente meno di quanto si pensasse». Complice è, ancora una volta, il clima: «Questo tempo caldo e ventilato non favorisce questo tipo di parassiti».
Per sapere come saranno i merlot (e le altre qualità di vino) presto sulle tavole dei ticinesi occorre ancora un po' di tempo: «Per adesso l'uva è stata pigiata nei tini dove deve fermentare. Tra 10/15 giorni cominceremo a svinare e lì avremo il primo risultato reale, al di là del grado zuccherino». Colore, tannicità e struttura saranno le caratteristiche che verranno valutate. Poi bisognerà ancora attendere: «Un merlot vinificato in maniera tradizionale sarà pronto per l'anno prossimo. Per le riserve, le bottiglie più pregiate, occorre aspettare un po' di più, dai 18 ai 36 mesi in media».