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CUGNASCO«Ci siamo resi conto di quanta acqua utilizziamo»

16.09.16 - 06:00
Cosa hanno imparato dalla crisi idrica (finita ieri) gli abitanti del Locarnese? Un sacco di cose. Eccone alcune
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«Ci siamo resi conto di quanta acqua utilizziamo»
Cosa hanno imparato dalla crisi idrica (finita ieri) gli abitanti del Locarnese? Un sacco di cose. Eccone alcune

CUGNASCO - È rientrata, finalmente, una delle allerte-potabilità più discusse della storia recente del Ticino. Ieri la Protezione civile del Locarnese ha comunicato che sì, l'acqua dei comuni di Cugnasco-Gerra, Lavertezzo e del quartiere Gerre di Sotto a Locarno è stata decontaminata. Finisce così un'odissea durata sei giorni, in cui a causa di un inquinamento da idrocarburi circa 5'000 persone non hanno potuto usare la doccia, cucinare, pulire casa.

Un incubo. Oppure no? «Abbiamo imparato ad arrangiarci, in fondo si è trattato soltanto di affinare un po' l'ingegno» spiega Francesco V., agricoltore di Cugnasco che assieme alla famiglia per una settimana si è «nutrito quasi esclusivamente di carne grigliata» racconta. La doccia? «L'abbiamo fatta ugualmente, e non siamo morti». La signora Alexia invece, per lavarsi, ha usato le bottiglie distribuite dalla Protezione civile: «Mi sono resa conto che per farmi la doccia ho bisogno dai due ai tre litri minimo, ci si rende conto di tante cose... e sopratutto di quanto sprechiamo, quanto siamo fortunati ad avere dell'acqua potabile in casa». Così anche Michela: «Con due bimbe – ci racconta – è stata dura, la tanica di cinque litri finiva in un batter d'occhio». Perché l'acqua, come ci dice Christine, è un bene che diamo per scontato, a cui siamo abituati: «Negli scorsi giorni mi è capitato di alzarmi per bere un po' d'acqua e spontaneamente stavo per aprire il rubinetto». In molti comunque non si sono lasciati intimorire da una doccia contaminata. Tra questi c'è chi sostiene che «alla fin dei conti il fumo fa più danni».

Poi c'è chi con l'acqua ci lavora, come gli esercizi pubblici che la utilizzano per lavare le stoviglie. Com'è andata? «Sono stati giorni pesanti» ci raccontano dall'Osteria Barera di Cugnasco, dove hanno optato per il lavaggio a mano: «Scaldavamo l'acqua delle bottiglie e poi la utilizzavamo per lavare i bicchieri».

E in molti parlano della tempistica nella comunicazione. «Ci ha lasciati un po' perplessi il fatto che abbiamo saputo dell'inquinamento appena sabato sera» spiega ancora Christine, che aggiunge: «Presumo che quel giorno ho fatto colazione bevendo un caffè alla benzina». Anche Fabrizio di Gerra Piano ci dice che «All'inizio le cose non erano molto chiare e fino a domenica sera ho fatto la doccia come se niente fosse, poi mi sono abituato al nuovo ritmo: andavo alla cisterna della protezione civile e razionalizzavo l'acqua che mi davano». Luca di Cugnasco ritiene, infine, che l'intolleranza nei confronti del «presunto allarme tardivo» sia «seccante: non si può sempre pretendere la luna».

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COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
far tesoro dell'esperienza e imparare a essere grati per un bene che abbiamo a portata di rubinetto, non è scontato...c'è ancora qualcuno che impreca, si lamenta, accusa, pretende... chapeau a Francesco e Alexia!

donzella 7 anni fa su tio
Chissà perchè invece io mi aspetto chel'acqua potabile ci sia sempre, soprattutto in una nazione dove ti fanno quasi pagare anche l'aria che respiri. Mi aspetto anche che gli operai facciano attenzione e che l'errore umano in questo caso non venga giustificato. Mi aspetto di sapere che ci venga detto chi ha fatto il danno e i passi che verranno intrapresi. Mi aspettavo che la diffiusione della notizia dell'acqua inquinata avvenisse in modo piu' ordinato... E vi parlo da persona che non ha mai sprecato l'acqua... Ma devi esserci carenza di acqua potabile per accorgersi dell'importanza dell'acqua? Ma in che mondo vivete... sveglia Heidi.... Non giustifico l'errore umano in questo caso...proprio per nulla. Ho vissuto due volte in un altro comune l'assenza di acqua potabile per le interperie... e li' ovviamente non si poteva fare nulla, per fortuna l'uomo grande cementificatore e distruttore della natura non puo' fare nulla contro i danni dal maltempo... Ma in questo caso fuori i nomi...

j.francini 7 anni fa su tio
In una nazione dove si ha un determinato tenore di vita, ci si aspetta che anche la sicurezza nella protezione dei cittadini sia di alta qualità. Gli avvisi, data comunque la certa gravità della situazione andavano fatti di porta in porta bussando e dando una spiegazione in modo da tranquilizzare le persone, e se in casa non c'era nessuno lasciare l'avviso sulla porta, non nella buca lettere. Se non fossi uscito sabato sera non avrei visto l'annuncio e il giorno dopo al mio risveglio mi sarei bevuto un thè caldo con l'acqua piena di idrocarburi. Non è normale che nei tempi moderni che si vive (2016) ci siano ancora queste situazioni prevedibili. Non mi interessa se in altre nazioni non ci sono queste possibilità, la realtà è qui. Siamo fortunati, non lo metti in dubbio, ma con quello che si deve pagare per poter vivere qui, il minimo da avere in cambio è maggior riguardo per i cittadini.

Tiger 7 anni fa su tio
Come già scritto da Moonie, io mi aspetto un Pozzo Polenta bis. Questo Cantone è messo peggio della Sicilia. Peggio!

vulpus 7 anni fa su tio
Arrivano ora i politici con le idee illuminate. A Locarno ora vorrebbero un mega acquedotto che abbracci tutta la parte destra del Locarnese. Forse non si rendono conto che danno creerebbe una struttura del genere se fosse oggetto di un inquinamento analogo. Sarebbe probabilmente più opportuno che gli artigiani che lavorano su questi impianti siano avveduti e responsabili su quanto e come operano. Non è per niente chiaro quanto successo. Da sperare che chi fa l'inchiesta sappia chiarire completamente quanto successo, onde evitare in futuro anche ad altri di incorrere nello stesso errore.

daniele77 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
giusto. te lo dico io cosa è successo: venerdi (si, già venerdi) degli operai hanno rovesciato della benzina nell'acqua. pensando che non fosse grave loro (e forse in complicità del comune) hanno fatto finta di niente sperando che nessuno si accorgesse. invece al sabato (il giorno dopo!!) l'acqua inizia a puzzare e allora non puoi più fare finta di niente. ma hanno cercato lo stesso di minimizzare ritardando la diramazione ufficiale della non potabilità arrivata alla domenica sera! c'è stato un chiaro tentativo di insabbiamento e le verità verrà a galla prima o poi. ma in tutto questo mi domando dove sono i Verdi, rompono le scatole su banalità e un caso del genere nessuno dice nulla?? questa è la conferma che c'è qualcosa puzza...e non è più la benzina.

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
scommetto quello che vuoi che si faranno passare i tempi di prescrizione per identificare tra chi sono gli ignoti che hanno provocato tutto questo. tipo pozzo polenta.

Vhpd 7 anni fa su tio
Risposta a daniele77
Anche secondo me è andata cosi... classico lavoro "del venerdi", dai che andiamo a casa, e poi una volta scoperto gli si para il "posteriore"... fuori i nomi!! Già... e i verdi?
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