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LINESCIOLa favola dell’ex scuola trasformata in osteria: ora si cerca un nuovo gerente

28.07.16 - 06:00
Nel minuscolo villaggio della Rovana, dopo sei anni, Jerry Dadò getta la spugna per godersi la pensione: «Ma non lasciate morire questo piccolo gioiello»
tio.ch
La favola dell’ex scuola trasformata in osteria: ora si cerca un nuovo gerente
Nel minuscolo villaggio della Rovana, dopo sei anni, Jerry Dadò getta la spugna per godersi la pensione: «Ma non lasciate morire questo piccolo gioiello»

LINESCIO - «Getto la spugna per godermi la pensione. Ma spero che non si lasci morire questo piccolo gioiello». È quasi commosso Jerry Dadò, 68 anni, mentre annuncia l’addio come gerente dell’osteria Sascola di Linescio. Una struttura che, in un villaggio di neanche cinquanta abitanti, ha ridato vita all’ex scuola elementare del paese. «Ha un grosso valore culturale – ammette Dadò – la scuola era chiusa da decenni. Sei anni fa c’è stata l’idea di trasformarla in osteria. Io ho accettato la sfida, ma adesso sento che è arrivata l’ora di passare il testimone».

Memoria - È un personaggio pittoresco, Jerry Dadò. Nato a Cavergno, ha maturato una grande esperienza nella ristorazione. Poi, sul finire della sua carriera da esercente, ecco l’opportunità inattesa. «Questa osteria ha qualcosa di magico – racconta – ti lega al passato. Mantiene viva la memoria. Ormai la valle si sta spopolando. Di giovani ce ne sono pochi. Ma questo non significa che bisogna arrendersi. Io non ho voluto farlo».

Il concorso - Trenta posti interni, altrettanti sulla terrazza esterna. Sul bando di concorso pubblicato dal Municipio di Linescio, comune ancora autonomo nonostante le dimensioni ridotte, si parla di affitto modico. «Io – riprende Dadò – dovrei lasciare a fine ottobre. Però sono disposto a venire incontro a chiunque voglia mettersi a disposizione per portare avanti il mio lavoro. Ne vale la pena».

La magia - Ha qualcosa di magico l’osteria Sascola. Con quel nome che ricorda un pizzo e un lago dispersi tra i monti della zona. «Non è un ristorante come gli altri, è ovvio. Questo è un posto che ci fa ricordare chi siamo. E da dove veniamo. In estate lo teniamo aperto tutti i giorni. In inverno solo al weekend. I clienti sono soprattutto persone di passaggio. Ma anche la gente della regione si è riabituata ad avere l’osteria».

Le piccole cose - Accanto a Jerry Dadò, c’è la moglie “Chica”. «Lei mi è sempre stata vicina – ammette il gerente – ha sempre lavorato al mio fianco. E insieme abbiamo sempre puntato sulla cucina famigliare. Siamo persone semplici, che amano le piccole cose».

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