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LUGANORaccolte fondi sospette: «Interventi giornalieri»

25.07.16 - 09:52
Artisti di strada, raccolte fondi (vere e false). Ecco come non farsi abbindolare dai truffatori di turno: «Chiedete di vedere l’autorizzazione»
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Raccolte fondi sospette: «Interventi giornalieri»
Artisti di strada, raccolte fondi (vere e false). Ecco come non farsi abbindolare dai truffatori di turno: «Chiedete di vedere l’autorizzazione»

LUGANO - A volte attraversare una città può diventare un’impresa. Uno zig zag tra chi cerca di raccogliere fondi, chi raccoglie firme, chi ti vuole vendere una rosa o una fetta di torta. Poi c’è chi ti canta la tua canzone preferita. Vorresti dargli due franchi, ma te li ha appena estorti un tizio che ti ha messo in mano una penna e sommerso di parole, l’hai pagato per farlo smettere.

Falsi sordi - L’ultima truffa segnalata è stata quella dei falsi sordi. Persone che, sfruttando la compassione e l’imbarazzo provocato dalle difficoltà di comunicazione, raccoglievano fondi nei parcheggi dei supermercati e all’USI. In quel caso fu la Federazione svizzera dei sordi a lanciare l’allarme: «Non date contanti». Perché sì, le associazioni serie, generalmente, non raccolgono i soldi direttamente in strada.

Ci vuole il permesso - Ma come difendersi da truffatori che si spacciano per benefattori? «A Lugano serve un’autorizzazione scritta, viene rilasciata solo dopo rigorosi controlli sulla serietà dell’organizzazione» ci spiegano dal servizio amministrativo della Polizia comunale di Lugano. «Verifichiamo l’organizzazione, cerchiamo di capire la tipologia di servizio offerto. Le richieste vengono soprattutto da organizzazioni svizzere. Quando si tratta di enti stranieri siamo anche più rigorosi». In alcuni casi, ci raccontano, gli impiegati del servizio di Polizia, nel loro tempo libero, hanno fatto anche delle verifiche presso la sede del richiedente, per capire che tutto fosse come raccontavano.

«Chiedete di vedere l’autorizzazione» - Buoni controlli sono una garanzia, ecco perché il consiglio per non farsi raggirare è semplicissimo. «Il cittadino può chiedere di vedere l’autorizzazione. Non vi è l’obbligo di mostrarla a chiunque, ma se dovessero rifiutare si può chiamare la Polizia, che potrà inviare una pattuglia o un agente di quartiere a dare un’occhiata». Anche per quanto riguarda le molestie, il permesso scritto tutela i cittadini. Le organizzazioni serie, si presume, garantiscono metodi di raccolta contraddistinti da civiltà e gentilezza. «Se ci vengono segnalate molestie da parte dei volontari, prima facciamo un avvertimento. Ma si può arrivare alla revoca del permesso. Fortunatamente non siamo mai arrivati a questo punto».

Interventi giornalieri - «Per quanto riguarda le persone non autorizzate (accattoni, venditori di rose e altri oggetti simili, raccolte fondi, ecc.) interveniamo pressoché giornalmente. Con l'entrata della nuova Legge sull'Ordine Pubblico, i trasgressori vengono sanzionati». Come si comportano queste persone colte con le mani nella marmellata? «Di solito cercano di dileguarsi. Poi quando vengono fermati cercano di raccontare la stessa storia che usavano con i passanti, ma chiaramente dopo le verifiche necessarie non possono far altro che ammettere i loro reali intenti». Sempre meno gente ci crede, sono molte infatti le segnalazioni, per tale motivo sono state lanciate le campagne come "Non donare denaro per strada - Prevenzione dell'accattonaggio".

Artisti di strada - Non c’è solo la beneficenza. L’arte di strada è amata e celebrata anche a Lugano. Basti pensare ai 50'000 spettatori che hanno visitato il Buskers Festival a metà luglio. «Il fatto di creare una vera e propria manifestazione attorno agli artisti di strada sembra anche a noi la soluzione migliore. Comunque generalmente gli artisti che si esibiscono a Lugano sono stati autorizzati, capita raramente di dover intervenire per mancanza del permesso». Anche perché la procedura è semplice, si può fare al Puntocittà, e internet ha di molto semplificato le cose: «Riceviamo molte richieste via mail, gli artisti scrivono per informarsi già prima di arrivare in città».

Piace il centro - I periodi più affollati sono le festività, l’estate e le campagne elettorali, dove la richiesta per la ventina di spazi previsti in centro a Lugano è altissima. Più scarsa, ci spiegano, la domanda per i quartieri più discosti, dove l’occupazione degli spazi pubblici rimane legata soprattutto alle manifestazioni locali.

Proprietà privata - Tutto questo vale per gli spazi pubblici. Sulla proprietà privata, a meno di evidenti reati, valgono le regole del proprietario. «Capita che vi siano persone che stanno su un sedime privato senza autorizzazione, in quel caso interveniamo su segnalazione del proprietario».

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