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CANTONETassa di collegamento, Aiti attacca Unia

13.07.16 - 13:35
Gli industriali ticinesi si dicono "sconcertati" dall'invito del segretario regionale di Unia, Enrico Borelli a non penalizzare i lavoratori dipendenti
Foto d'archivio (Tipress)
Tassa di collegamento, Aiti attacca Unia
Gli industriali ticinesi si dicono "sconcertati" dall'invito del segretario regionale di Unia, Enrico Borelli a non penalizzare i lavoratori dipendenti

BELLINZONA - Non è ancora stata digerita la decisione del popolo ticinese che, lo scorso 5 giugno, ha deciso di accettare la tassa di collegamento.

Attraverso un comunicato, l'Associazione Industrie Ticinesi (Aiti), attacca il sindacato Unia che ieri, ha invitato le aziende colpite dalla tassa a non penalizzare i lavoratori.

Alle parole del segretario Enrico Borelli ha risposto con sarcasmo un'Aiti sconcertata, che ha definito il sindacato «La bella addormentata»: «Ma dov’era UNIA durate la campagna sulla tassa di collegamento? Si vede che dormiva per non accorgersi che avrebbe costretto le aziende a caricarla sui lavoratori già dal 1° di agosto 2016».

«Unia - si legge nella nota - non si deve essere accorta che le finalità della tassa di collegamento sono anche la riduzione del traffico veicolare. Quindi tocca in primis ai dipendenti-automobilisti pagarla, e a nulla sono valse le opposizioni di AITI alla sua introduzione, mentre UNIA taceva».

Aiti smentisce la dichiarazione del segretario regionale Unia Borelli secondo cui «saranno le associazioni padronali a presentare ricorso al Tribunale federale contro l'introduzioe della tassa di collegamento».

L'associazione degli industriali ticinesi precisa che «i ricorsi saranno presentati da diverse aziende». Aziende che chiederanno «l'effetto sospensivo all'introduzione della tassa».

In attesa che sia il Tribunale federale ad esprimere l'ultima parola, l'Aiti ricorda che la legge sui trasporti pubblici entrerà in vigore il 1° agosto del 2016. «Nel caso in cui i ricorsi al TF dovessero prevalere - spiega Aiti - la tassa non sarà applicata. Al contrario, qualora la tassa ricevesse il via libera dai giudici essa sarà prelevata dal 1 agosto 2016. Soprattutto per quelle aziende che si trovano nella necessità di ribaltare la tassa sui collaboratori che usano l’automobile e che sono confrontate con pesanti difficoltà congiunturali, gli importi della tassa da versare globalmente possono essere cospicui al punto da comprometterne le attività. Appare quindi sensato fare pagare a titolo preventivo la tassa già dal prossimo 1 agosto. Nel caso in cui fosse bocciata dal Tribunale federale le imprese che l’hanno già prelevata la
restituiranno ai collaboratori. Se le imprese non agissero in questo modo e i ricorsi contro la tassa dovessero essere bocciati, si troverebbero infatti nella condizione di richiedere per ogni dipendente un contributo globale di circa 900-1.000 franchi l’anno. Una somma difficilmente sostenibile se forse versata in un colpo solo».

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COMMENTI
 

Meno 7 anni fa su tio
Una volta un frontaliere mi ha fatto notare come i salari siano dorati in Ticino per loro, e come nonostante una tassa simile, loro avrebbero comunque un buono stipendio vivendo in Italia e che quindi probabilmente molti continueranno a fare come sempre fatto. Insomma.... il traffico non si ridurrà, non quello dei frontalieri almeno e sarà il ticinese a ritrovarsi con il fondoschiena per terra. Lega dei ticinesi???

miba 7 anni fa su tio
....ed ancora l'ennesimo esempio che siamo a tutti gli effetti una repubblica delle banane

GI 7 anni fa su tio
Ed il paradosso arriva ora, visto che gli sforzi intrapresi per la mobilità aziendale (con conseguente riduzione del traffico) sono annullati dalla tassa di collegamento......che va a colpire TUTTE le aziende con hanno almeno 50 stalli....queste aziende vi rinunceranno, riportando - de facto - il traffico ai livelli precedenti.....questa è lungimiranza.... 9

volavola 7 anni fa su tio
Risposta a GI
non è vero, se un azienda è riuscita a liberarsi di qualche posto-auto non pagherà la tassa su posteggi non utilizzati. In questo caso conviene trasformare il posteggio in altro.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a volavola
Un'azienda non si libererà mai dei parcheggi! Valgono troppo! Inoltre i permessi per nuovi posteggi sono sempre meno. Un'azienda quindi non se ne priverà mai.... piuttosto applicherà alla lettera quanto creato da Zali e votato dal popolo ticinese, ovvero rifatturare la tassa sull'utilizzatore del posteggio.

Foxdilollo78 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Vale troppo? Cancelli le linee e cambi destinazione dello spazio recandoti in Ufficio Registri e lo modifichi in piazza aziendale... Sara' ancora tassabile?? Poi se la tassa verra' a cadere, righello e vernice e si ricreano i posteggi!!! ...ma che poi... sono un sacco di mesi che si parla di sta c***o di tassa.... proprio ora si svegliano??

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
Fosse così semplice.... ora vedremo se contano di più le leggi o la politica!

elvetico 7 anni fa su tio
Unia doveva intervenire PRIMA della votazione, mo che i sa tacan al tram !

Crt1980 7 anni fa su tio
io la farei pagare a chiunque abbia un posteggio, anche ai privati

wlemontagne 7 anni fa su tio
Risposta a Crt1980
Perchè?

Crt1980 7 anni fa su tio
Risposta a wlemontagne
perche una ditta deve pagare una tassa su un posteggio che è di sua proprietà dove ha gia pagato delle tasse è un privato cittadino no? un posteggio di una ditta fa lo stesso medesimo traffico di un posteggio di un privato

wlemontagne 7 anni fa su tio
Risposta a Crt1980
giusto, non era una critica, era solo per capire :)

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Crt1980
Esatto, solo che Zali non voleva perdere voti dalla popolazione. Così ha deciso di tassare pesantemente (perché 3.50 al giorno è tanto!) una piccola cerchia, così da non aver contraccolpi elettorali

Thy 7 anni fa su tio
Io ho votato no, ma rispetto l'esito della votazione. Se in questo paese non siamo (più) disposti ad accettare le decisioni della maggioranza dei votanti, allora rinunciamo al nostro sistema democratico e lasciamo che sia il governo a decidere tutto quanto. Basta "Il popolo non ha capito". Basta "Rivotiamo perchè a me il risultato non piace". Basta votazioni. E non se ne parla più.

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a Thy
esatto!

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a Thy
Concordo. Come concordo sul fatto che ognuno sia libero di prendere le proprie contromisure rispettando i dettami della legge.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Thy
Il problema è che Zali ha fatto un bel pasticcio. Per legge, una tassa deve andare a finanziare una controprestazione a favore di chi paga la tassa. In questo caso invece, i proventi della tassa vanno a finanziare una prestazione non diretta a chi paga questa tassa. Esempi sono la tassa sui rifiuti (che pagano le aziende), tassa sull'elettricità, tassa dell'acqua, o i contributi di miglioria (quando viene costruita una strada comunale che va a servire le aziende e allora queste vengono chiamate alla cassa). Da giudice, Zali avrebbe dovuto saperlo.... o magari lo sapeva speculando sul fatto (ingenuo) che nessuno avrebbe contestato questo fatto. Quindi se la tassa verrà abrogata in quanto incostituzionale, l'unico responsabile è l'ex GIUDICE ZALI che ha fatto spendere soldi (progettazione, personale, campagna, votazione) ben sapendo che non poteva essere accettata come tassa. Se non lo sa un ex giudice scusami....

Thy 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Non sono un giurista ma un paio di considerazioni mi sento di poterle fare: 1) Zali avrà dato l'incarico ad un legale dello Stato di verificare se la tassa è lecita o meno. Per quanto ex-giudice, non credo sia tra i compiti attuali di Zali 2) Se non sbaglio l'argomento dello Stato è che la casualità di cui parli è l'aumento del traffico privato generato dalle grandi aziende, e la controprestazione è il finanziamento del potenziamento dei mezzi pubblici. Che poi non sia una prestazione diretta all'azienda tassata... beh anch'io pago varie imposte tipo quelle sulle benzina, senza una controprestazione diretta. Ma magari basta chiamarla imposta invece di tassa e il problema giuridico è risolto :-)

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Thy
Neanche io sono un giurista, basta interessarsi :) 1) Tu credi? Zali, in fase di messa a punto della tassa doveva pure PER LEGGE coinvolgere una commissione costituita dagli attori coinvolti. Non lo aveva fatto e il tribunale lo aveva bacchettato per questo. Poi lo ha fatto... almeno sulla carta... perché nei fatti la tassa è rimasta uguale. Come vedi essere stato un giudice non garantisce che segue la legge... Forse si è dimenticato tutto una volta diventato CdS...cosa ne pensi? 2)Rimettiamo il campanile al centro del villaggio: Il traffico è delle aziende (che fanno profitti con la loro attività) come pure dei lavoratori che si recano al lavoro per portare la pagnotta a casa. Non diamo le responsabilità unilateralmente quando sono coresponsabili. Ma il finanziamento dei mezzi pubblici non è una controprestazione a chi paga la tassa. Il lavoratore che paga la tassa per il suo posteggio, non usa i mezzi pubblici. Non è una prestazione né diretta né indiretta per il lavoratore che paga la tassa. Quella sulla benzina, a cui fai riferimento è un'imposta e non una tassa. Puoi vedere tranquillamente sul sito della confederazione. Potrebbe essere risolto cambiando nome, ma innanzitutto non è stato fatto. Inoltre, dovrei informarmi, l'iter per la creazione di una nuova imposta è diverso. Se vai a leggere nella costituzione, anche per le imposte è richiesta l'ugualianza giuridica, ovvero, in questo caso, tutti i detentori di parcheggi dovrebbero pagare la tassa. Invece in questo caso c'è una discriminazione (tecnicamente parlando) in quanto solo le aziende presenti in stabili con più di 50 posteggi sono chiamate alla cassa. Insomma....anche come imposta ci sono molte cose incostituzionali.... norme create da noi svizzeri che purtroppo alcuni considerano come carta igienica per pulirsi .....

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Arpac
Se la tassa è incostituzionale, il primo a doverlo sapere era Zali... un ex giudice.... Se un politico fa spendere i soldi allo stato per una legge che non è legale.... se poi è un uomo di legge.... che figüra!

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
In Ticino non siamo nuovi a pratiche simili, purtroppo.

sedelin 7 anni fa su tio
aiti: sordi a qualsiasi proposta di dialogo: indice di prepotenza, arroganza e intolleranza.

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
UNIA invece é campione di diplomazia.. ma per favore.

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a Arpac
ha proposto un dialogo fra le parti: per correttezza il dialogo non si rifiuta!

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Per "dialogo" intendi il reiterato tentativo di far passare per terroristi tutti gli imprenditori ticinesi? Lascia perdere guarda ......

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Il popolo ha votato una tassa, il cui fine è andare a colpire che usa la macchina. Unia ha fatto silenzio. E ora vorrebbero evitare che la tassa verrà pagata da chi usa la macchina? Ma ti rendi conto di quanto è ridicolo? No comment.

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
No, la deve pagare il PADRONE! Ingenui.
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