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LUGANOEcco la storia del dottore dei miracoli che ha cercato di insediarsi in Ticino

17.06.16 - 09:02
Estetista per globalisti russi o ricercatore di terapie pericolose? La storia di un ex dottore militare sovietico finito nei guai con Swissmedic
Nikolay Vorobiev
Ecco la storia del dottore dei miracoli che ha cercato di insediarsi in Ticino
Estetista per globalisti russi o ricercatore di terapie pericolose? La storia di un ex dottore militare sovietico finito nei guai con Swissmedic

LUGANO - Nikolay Vorobiev si è laureato in medicina nel 1986 all’Accademia clinica militare S.M. Kirov di San Pietroburgo, quando la città portava ancora il nome di Leningrado. Si è specializzato in psichiatria, narcomania, rianimazione e tossicologia. La sua carriera più adulta, però, ha preso nuove strade: quelle delle terapie innovative, in particolare legate alle cellule staminali.

Iniziò dalla droga. Uno dei primi interessi del dottor Vorobiev sono i trattamenti delle tossicodipendenze. In questo campo, i siti del gruppo legato al medico ne parlano come di un pioniere. Fuori dal fitto intreccio di siti web dell’organizzazione del medico russo, però, non ne parla nessun altro. «Il dottor Vorobiev sentiva il bisogno di qualcosa di nuovo e rivoluzionario per curare le dipendenze da eroina, cocaina, marijuana, alcol e pasticche. Di qualcosa che offrisse risultati reali», si legge nelle pubblicazioni pubblicitarie della Rehab Clinic del dottor Vorobiev a Belgrado. Della sua terapia non viene spiegato molto se non che «stabilisce una relazione negativa con la sostanza, sviluppando una avversione tanto psicologica, quanto fisiologica».

Rivoluzione o ibogaina? - Quale sarebbe questo rivoluzionario trattamento? Sebbene si legga di «metodo non ortodosso e rivoluzionario» e, in particolare, «in grado di spingere il paziente a dimenticare di aver preso droge e di esserne stato dipendente». Appare poi che il fulcro del trattamento sia l’uso di ibogaina, una molecola che già negli anni sessanta si è scoperta utile contro la dipendenza da eroina. Il suo uso in Svizzera è vietato dll’Ordinanza dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici sugli stupefacenti e le sostanze psicotrope. La sostanza è infatti pericolosa per alcuni pazienti nonché fortemente allucinogena.

Le cliniche - La storia narrata dai siti internet riconducibili allo scienziato vuole che alla fine degli anni Novanta, Vorobiev aprì le sue prime cliniche riabilitative a Mosca e a Pjatigorsk, cittadina di 150mila abitanti incastrata tra Mar Nero e Mar Caspio. Poi si sarebbero aggiunte sedi in Messico, a Belgrado e i centri di consulenza negli Emirati Arabi Uniti. Usiamo il condizionale perché tutte queste informazioni sono state raccolte dalla rete da siti riconducibili all’organizzazione di Vorobiev. I pochi rimandi esterni sono contenuti in portali dedicati al turismo medico dall’aspetto poco professionale.

«Pronto qui Belgrado» - Abbiamo cercato di contattare praticamente tutte le cliniche del dottor Vorobiev di cui abbiamo reperito un recapito. Gli unici squilli che hanno ottenuto risposta sono quelli alla clinica di Belgrado. Dove, però, una voce incerta ha affermato di essere la Vorobiev Rehab Clinic solo dopo che glielo abbiamo chiesto. Ma, circostanza curiosa, anche il centralino di Swiss Medica XXI Century SA, una società che impareremo presto a conoscere e che dovrebbe avere sede a Goldach nel Canton San Gallo, è deviato a Belgrado. Un dipendente dell’azienda, dopo aver spiegato di non poterci mettere in contatto con il dottor Vorobiev, ha ammesso di essere in Serbia.

Swiss Medica XXI Century SA - Nel 2011, l’evanescente network medico del dottor Nikolay Vorobiev scopre la Svizzera, anzi il Ticino. In via Curti 5 a Lugano apre Swiss Medica XXI Century SA. Direttore, Nikolay Vorobyev (nella nostra ricerca abbiamo trovato una vasta gamma di diverse traslitterazioni, questa è solo l’ultima), cittadino russo, in Mosca. La società è rimasta in Ticino fino a gennaio 2016 cambiando più di un amministratore. Ma la presenza di Vorobiev nei dati societari è stata una costante.

Medico per globalisti - In Ticino chi ha conosciuto Vorobiev non ne parla troppo volentieri e, sicuramente, non si vuole esporre. Siamo però riusciti a raccogliere alcune informazioni. L’idea iniziale della società pare fosse quella di offrire un servizio medico a domicilio ai numerosi russi benestanti giunti nel Cantone attratti dai vantaggi fiscali. Nei cinque anni di attività, però, nessuno dei medici al seguito di Vorobiev, lui tanto meno, è stato autorizzato a operare in Ticino.

Consulenze o visite? - Senza autorizzazione non si può fornire alcuna prestazione sanitaria sul nostro territorio e le autorità si sono premurate di controllare. Come ci spiega anche Giovan Maria Zanini, il farmacista cantonale, «operavano più come una agenzia di viaggio che come uno studio medico». Nei suoi accertamenti, svolti assieme all’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), Zanini non ha «rilevato nessuna indicazione che svolgessero una vera e propria attività sanitaria, se l’avessi avuta avremmo dovuto prendere provvedimenti». In pratica, dopo un primo consulto, i clienti erano invitati a raggiungere una clinica all’estero del gruppo Vorobiev.                                                      

Perché i controlli? - Interessante è il motivo dei controlli. Il campanello d’allarme, tanto a Berna quanto a Bellinzona, è suonato quando il sito di Swiss Medica, così come quelli di tutta la rete Vorobiev, hanno iniziato a parlare di cellule staminali. I trattamenti con le staminali in Svizzera non sono autorizzati (se non in rari casi nella ricerca di alto livello e per la cura di alcune forme tumorali). Swiss Medica sul suo sito prometteva di trattare diabete, sla e quant’altro. Ed è proprio da qui che Ufsp e farmacista cantonale hanno avviato gli accertamenti. «Sulle staminali vi è anche una grande questione etica: se è giusto alimentare false speranze. Perché tali sono finché non ci sono prove scientifiche che un trattamento può dare dei risultati», avverte Zanini.

Miracoli di bellezza - Fortunatamente, da nostre informazioni, invece, l’interesse di Vorobiev per le staminali era molto più grezzo rispetto alla cura dei mali incurabili. La clientela danarosa del russo, infatti, era particolarmente interessata ai trattamenti di ringiovanimento con le staminali, altro settore dove il medico è diventato (quantomeno sul web) un pioniere. «Il settore della medicina estetica, che preferisco chiamare estetica medicalizzata, è un settore che veramente necessita grande attenzione da parte nostra. Anche perché c’è una grande richiesta», afferma Zanini. Fortunatamente, Swiss Medica a parte, in Ticino sono rare le segnalazioni in questo senso.

Alla larga dal Ticino - Infatti la storia ticinese con i trattamenti cellulari è iniziata e finita piuttosto presto. «All’inizio degli anni Ottanta, qualcuno aveva cercato di proporre alcune terapie con delle cellule. Il Cantone aveva avuto un approccio parecchio duro e questo ha contribuito a fare una certa nomea». Insomma, chi conosce la storia sa che in Ticino, cellule staminali e affini non mettono radici facilmente.

Visite e viaggi nei Grigioni - Torniamo a Nikolay Vorobiev. Swiss Medica, negli anni passati a Lugano. Si sarebbe quindi occupata di visite a domicilio che, secondo quanto affermato dall’azienda al Cantone, non erano di carattere sanitario. A noi è stato detto, da persone che hanno potuto osservare da vicino la società, che queste consulenze erano fatte da medici. Il confine tra sanitario e non sanitario si fa quindi molto sottile. Questi medici avrebbero anche visitato dei pazienti all’interno di una clinica privata del Canton Grigioni. Abbiamo chiesto conferma al medico cantonale grigionese di questa informazione, non ce l’ha potuta dare: a Coira non hanno mai sentito parlare di Swiss Medica o dei medici che orbitavano attorno a essa.

Una clinica nel Mendrisiotto - Vorobiev per il Ticino aveva grandi progetti. Siamo giunti a conoscenza della volontà di acquistare una clinica non più attiva del Mendrisiotto che, effettivamente, è in vendita. I proprietari non hanno mai sentito parlare né di Vorobiev né di Swiss Medica, non possono escludere però che questi abbia avuto dei contatti preliminari con uno degli intermediari incaricati della vendita.

In Ticino non lo vogliono - Nikolay Vorobiev, comunque, non ha mai abitato in Ticino. La sua richiesta di permesso B, infatti, è stata respinta. A questo si sommano gli accertamenti fatti dal farmacista cantonale che avrebbero generato qualche tensione all’interno della società. Inoltre, gli adeguamenti fiscali nei confronti dei globalisti hanno un po’ allontanato la clientela di Swiss Medica. Da qui la scelta di trasferirsi a Goldach, nel Canton San Gallo.

Il sogno sangallese - In Svizzera orientale le fortune di Vorobiev sembrano mutare. Ben presto la sua società riesce ad affittare uno spazio all’interno di una struttura privata, la Klinik St. Georg di Goldach. Lì la società viene domiciliata e può rilanciare il proprio business. Questo fino a due settimane fa.

Swissmedic, senza a - Alla porta della società, infatti, si sono presentati gli ispettori di Swissmedic (l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici) in compagnia del medico cantonale sangallese. Come ha anticipato la SonntagZeitung e ci conferma Lukas Jaggi, portavoce ad interim di dell’autorità, la stanza affittata dalla società è stata sigillata. «Per evitare che prove presenti in quegli spazi possano essere spostate o compromesse». Il sospetto è che alcune persone siano state trattate con cellule staminali.

Un finale triste - I responsabili della Klinik St. Georg si sono subito distanziati da Swiss Medica, affermando di aver affittato lo spazio da pochissimo tempo e credendo che vi si eseguissero solo dei check up. Quali prestazioni fossero eseguite in quella stanza lo stabilità Swissmedic che, ci fa sapere, svolgerà degli accertamenti approfonditi e ci vorrà un certo tempo. Swiss Medica, da noi contattata, non si è resa disponibile per una replica.

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