Le insolvenze hanno già raggiunto il mezzo milione di euro. Ora si spera di cambiare tendenza con i pagamenti facili
COMO - L’Autostrada Pedemontana Lombarda è la prima tratta Free Flow di tutta Italia. Il termine free, però, è stato compreso dagli automobilisti in modo sbagliato. Invece che “libero”, tutti lo intendono come “gratuito”. Nei cinque primi mesi di utilizzo (da novembre 2015 a marzo 2016) gli insolventi hanno già raggiunto un debito di 497’663 euro, comunica su nostra richiesta l’azienda che gestisce la tratta. Un tesoretto a cui gli svizzeri (si può supporre in maggioranza ticinesi) contribuiscono mica male: dei circa 129mila euro dovuti da conducenti stranieri, sono infatti 87’526 quelli imputabili ad automobilisti rossocrociati, corrispondenti al 17,6% del totale.
Difficoltà di pagamento - Fino a poche settimane fa, pagare il dovuto era decisamente difficile, rendendosi necessario un codice fiscale italiano. Problema a cui il Tcs ha provato a rispondere permettendo l’apertura del conto targa e il pagamento delle tratte nella propria sede di Rivera. Da qualche settimana, inoltre, la stessa Pedemontana ha facilitato le cose, introducendo sul proprio sito un “pagamento rapido” per cui non serve il codice fiscale.
Conviene saldare subito - Fate parte della truppa dei furbetti? Il consiglio è di pagare. Chi non pagherà entro i termini (si parla di 15 giorni dall’utilizzo dell’autostrada) «riceverà un sollecito di pagamento da parte di Nivi Credit», ci spiegano da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. Per questo richiamo si devono pagare le spese della società di riscossione. «Tali oneri sono costituiti da: spese di visura, spese amministrative di produzione e spedizione del sollecito, provvigione per le attività di recupero crediti». Insomma, il rischio è di far lievitare la fattura.