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CANTONE / BERNAI Sauditi chiedono il rispetto del divieto del burqa in Ticino

12.06.16 - 13:16
Dal 1° luglio scatta il divieto. L'ambasciata saudita a Berna mette in guardia i suoi cittadini a rispettare la legge
tipress
I Sauditi chiedono il rispetto del divieto del burqa in Ticino
Dal 1° luglio scatta il divieto. L'ambasciata saudita a Berna mette in guardia i suoi cittadini a rispettare la legge

LUGANO - Breve e sobrio. È il messaggio pubblicato dall'ambasciata saudita a Berna, la settimana scorsa, su Twitter. In esso viene ricordato il divieto del velo che entrerà ufficialmente in vigore in Ticino dal 1 Luglio 2016, poco prima della stagione estiva durante la quale non mancheranno, sicuramente, gli ospiti arabi.

Il rappresentante del paese musulmano ultra-conservatore rinuncia a qualsiasi critica. Al contrario: «Date le vacanze scolastiche imminenti chiedo a tutti i cittadini di rispettare le regole e le leggi svizzere per evitare conflitti», si legge nel documento redatto in arabo.

Le violazioni saranno punite con multe di 1000 franchi, avvertono. Anche se il messaggio non è del tutto corretto. Il sistema di sanzioni previsto per chi commetterà la violazione vanno da un minimo di 100 a un massimo di 10mila franchi. L'ambasciata saudita tra l'altro fornisce anche una connotazione geografica dei confini entro i quali tale divieto è valido: «Il Canton Ticino è nel sud-est della Svizzera. Il suo territorio comprende le città di Lugano, Locarno, Magadino, Chiasso, Bellinzona, Ascona e Mendrisio».

Questo non è certo un elenco esaustivo delle città ticinesi, ma è probabile che sia piuttosto un'indicazione delle destinazioni turistiche più popolari.

Circa 40'000 pernottamenti - Gli ospiti arabi portano all'industria del turismo ticinese circa 40'000 pernottamenti in hotel, dove trascorrono fino a tre notti di media. E naturale che diverse centinaia di donne provenienti dall'Arabia Saudita ogni anno accompagnino i loro mariti in questi viaggi. Gli albergatori ticinesi, causa il divieto del burqa, temono per i loro affari. Tuttavia i sauditi hanno già subito una serie di restrizioni sul loro stile di vita se risiedono in Svizzera. O almeno è quello che suggerisce l'ambasciata a Berna.

I sauditi devono infatti anche fare attenzione a non trattare male i figli in luogo pubblico per non incorrere in procedimenti giudiziari. E tenere d'occhio la "servitù" e, eventualmente, lasciarla a casa. Il personale di servizio è spesso sfruttato, in Arabia Saudita, alla stregua di schiavi. In Svizzera, i collaboratori domestici, ovviamente, devono avere un trattamento diverso, un salario adeguato e il riposo settimanale.

— السفارة في بيرن (@KSAembassyCH)

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COMMENTI
 

Lussy 7 anni fa su tio
Bel gesto di buon senso dimostrato dall'ambasciata dell'Arabia Saudita. E noi allora giò ul capèl! Coraggio allora c'é ancora molto da fare! non per assomigliare a noi, chè non siamo i migliori neppure noi, ma almeno per dimostrare volontà nel rispettare i diritti umani.

mgk 7 anni fa su tio
Airicchi sauditi le loro 3settimane di vacanze e shopping in ticino deve essere garantito l utilizzo deburga le puniziini alle donne ec ec ec

steno 7 anni fa su tio
Leggo i commenti all'articolo. Temo che sia un evidente caso di analfabetismo funzionale di personaggi che leggono solo il Mattino e non sono piu' in grado di comprendere un articolo.

Danny50 7 anni fa su tio
Sono incivili ma dimostrano piu intelligenza dei politici che vorrebbero che facciano i comodi loro, burka e quant'altro. Vaiin bikini con una bottiglia di champagne e una catenella con il crocefisso in Arabia Saudita, poi ci racconti (quando e se torni) come ti e' andata

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Basta solo la bottiglia ;o(((

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
chi?

miba 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Incivili?? Vedo che fai una gran confusione tra gli arabi e gli attuali fondamentalisti islamici. Se prima di sparare enormi cavolate a vanvera ti documentassi un po' di più in internet scopriresti che nei secoli che hanno preceduto il Rinascimento in Europa c'era semplicemente il buio e che se non fosse stato per l'Islam la scienza dell'antica Grecia si sarebbe persa irrimediabilmente. Dall'ottavo al quattordicesimo secolo mentre in Europa si combatteva a Bagdahd si traducevano testi greci e lì si studiava per dar vita alla chimica, alla fisica e la medicina classica. Parole come alcol, algebra (quella che forse tu hai studiato a scuola) sono frutto degli arabi. E sono stati proprio gli arabi a comprendere che la scienza non va avanti con le teorie ed i preconcetti ma che servono dati e poterli riprodurre e descrivere con tutti i dettagli affinché altri avrebbero potuto ripetere gli esperimenti. Ottica, matematica, geometria, astronomia, medicina e tante altre cose ancora le abbiamo apprese dagli arabi. E tu li chiami incivili? Certo che hai proprio un bel coraggio.....
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