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LUGANOTisana: porte chiuse a Gabriella Mereu

25.04.16 - 17:35
In seguito alle pressioni da parte delle autorità, Tisana decide di cancellare l'intervento della sedicente guaritrice italiana
Tisana: porte chiuse a Gabriella Mereu
In seguito alle pressioni da parte delle autorità, Tisana decide di cancellare l'intervento della sedicente guaritrice italiana

LUGANO - Si sono mossi i media, si sono mosse le autorità. E, alla fine, la dottoressa (radiata dall'albo in Italia) Gabriella Mereu non presenterà la sua terapia verbale a Tisana. Gli organizzatori, che fino a questa mattina avevano continuato a rivendicare la libertà di parola per tutti (vedi articolo correlato), hanno deciso di cancellare la conferenza. Nel comunicato stampa si capisce come l'intervento determinante sia stato quello del Municipio di Lugano che aveva fatto sapere di aver avviato degli accertamenti.

Da anni spazio a tutti- «Quali organizzatori da diversi anni diamo spazio a relatori che intendano offrire opportunità di approfondimento ai visitatori dell’evento, che hanno sempre dimostrato il loro grande apprezzamento», scrivono in un comunicato. «Lo abbiamo sempre fatto con il massimo rispetto verso la capacità di giudizio e valutazione del nostro pubblico e ricordando che Tisana non rappresenta alcuno dei partecipanti, espositori, operatori e relatori della manifestazione. Lo abbiamo fatto con l’intento di offrire la massima trasparenza ad informazioni e temi che potrebbero rischiare di essere trasmessi senza emergere all’attenzione pubblica».

Timori delle autorità - «In seguito a timori espressi dalle autorità pubbliche, riteniamo doveroso cancellare l’intervento della Sig.ra Mereu», conclude il comunicato. Questi timori sono interpretabili come quelli del medico cantonale, espressi durante la trasmissione Patti chiari, e quelli del sindaco di Lugano, Marco Borradori, sulle pagine del Giornale del Popolo. Pur avendo ribadito poche ore fa che di temi tanto appassionanti «è meglio parlare in pubblico che in clandestinità». Verosimilmente ad aver spinto alla retromarcia di queste ore è stata la pressione dell'opinione pubblica. Molti cittadini, infatti, hanno espresso il loro sdegno per la conferenza di Gabriella Mereu, alcuni promettendo anche di boicottare tutta la manifestazione.

 

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