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CANTONEInchiesta sui bracconieri, «Noi due non c'entriamo niente»

16.04.16 - 12:21
La foto che accompagnava l'articolo di Tio sull'inchiesta giudiziaria per bracconaggio e droga in Riviera è finita su Facebook con i volti di due persone che non c'entrano nulla con la vicenda
Inchiesta sui bracconieri, «Noi due non c'entriamo niente»
La foto che accompagnava l'articolo di Tio sull'inchiesta giudiziaria per bracconaggio e droga in Riviera è finita su Facebook con i volti di due persone che non c'entrano nulla con la vicenda

LUGANO - E' stato un sabato mattina movimentato per i due cacciatori apparsi involontariamente nella fotografia pubblicata sulla pagina Facebook di Ticinonline relativa alla notizia riportata da «LaRegioneTicino» che concerne l'inchiesta del Ministero pubblico per atti di bracconaggio, ma anche per droga, furti e pedopornografia avvenuti in Riviera.

«Noi non c'entriamo niente con questa inchiesta giudiziaria», hanno voluto precisare questa mattina le due persone i cui volti sono apparsi sulla pagina Facebook di Ticinonline. Pochi minuti dopo la pubblicazione della notizia su Tio.ch, infatti, i due cacciatori sono stati tempestati da messaggi da parte di conoscenti e non in cui si chiedevano informazioni e chiarimenti.

Una fotografia che, involontariamente, è finita sulla pagina Facebook di Tio comprendente i volti dei due uomini che, ripetiamo, nulla hanno a che fare con la vicenda di cui riferisce l'articolo.

Infatti, mentre la fotografia d'archivio pubblicata su Tio.ch era centrata su esemplari di cervo e camoscio cacciati nell'ormai lontana fine estate del 2006, su Facebook, non per volontà dell'autore dell'articolo, è finita la foto su cui apparivano i volti dei due cacciatori. «Ci hanno chiamato molte persone, ma ripetiamo, noi non c'entriamo niente», hanno ribadito.

Nel frattempo la notizia e la fotografia sono state rimosse dalla pagina Facebook di Ticinonline. 

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