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«I maschi si sentono umiliati quando li batto»

SANT’ANTONINO«I maschi si sentono umiliati quando li batto»

18.03.16 - 08:10
La giovane pilota ticinese Sharon Scolari sbarca nella Lotus Cup Europa: «Il mio amuleto? Un paio di mutande rosa»
ticinonline
«I maschi si sentono umiliati quando li batto»
La giovane pilota ticinese Sharon Scolari sbarca nella Lotus Cup Europa: «Il mio amuleto? Un paio di mutande rosa»

SANT’ANTONINO - Una ragazza ticinese alla conquista del Vecchio Continente. Nuovo capitolo per la favola di Sharon Scolari. La 21enne pilota di Sant’Antonino ad aprile debutterà, infatti, nella Lotus Cup Europa, prestigiosa competizione che si disputerà sui circuiti utilizzati per la Formula Uno. «In gara - dice - ci saranno solo altre 2 donne, un’inglese e una francese, su ben 50 atleti. E io sono l’unica a non avere mai gareggiato a questi livelli. Sarà una grossa sfida».

La rivoluzione - Sette tappe, quattordici gare in totale. Si parte da Hockenheim, in Germania a metà aprile. «Per me cambierà tutto - spiega Sharon mentre nel garage di casa sua ci mostra il bolide da gara -. Sarà almeno tre volte più impegnativo rispetto a quanto fatto finora. Anche il budget di cui dovrò disporre cresce. Finora la ricerca degli sponsor era gestita da me e da mio padre. Ora forse dovremo trovare un team manager».

Costi - I costi rappresentano un aspetto importante per l’attività di Sharon. «Non riusciamo ancora a coprire tutte le spese, quello che manca lo mettono i miei genitori. Se dovessi andare bene quest’anno, però, potrei essere selezionata dal programma piloti della Lotus. A quel punto il sogno di fare la pilota professionista diventerebbe reale. Io ci credo, d’altra parte se sono arrivata in Coppa Europa è perché ho ottenuto bei risultati. Perché non dovrei ripetermi?»  

Lavare i piatti - Donna in un mondo prevalentemente al maschile, Sharon sa comunque farsi rispettare dagli avversari maschi. Anche se in passato le frecciate e le battute non sono mancate. «Nel 2014 mi sono piazzata al quinto posto su 15 partecipanti alla Lotus Cup Italia. È in quella stagione che ho iniziato a guadagnare stima. All’inizio mi dicevano di andare a lavare i piatti. Quando però cominci a portare a casa un podio, le cose migliorano. Oggi gli avversari mi considerano praticamente un uomo».

Fastidio - Anche se poi gli stereotipi rimangono. «Gli atleti maschi non sopportano di essere battuti da una donna. Per loro è umiliante, frustrante. A un uomo dà fastidio che una donna vada più forte di lui. Il nostro codice etico dice che, durante le gare, quando dietro all’atleta arriva un pilota più forte, ci si scosta e lo si lascia passare. Quando però quella che sta per doppiarti è una donna, ecco che il codice etico va a farsi benedire e non ci si scansa. I gentleman nell’automobilismo non esistono».

Trance - Sharon prima di iniziare una gara si isola dal mondo. Si siede in auto, con il casco in testa e se ne sta in silenzio. «Vado letteralmente in trance. È una tecnica che userò anche in Europa. Le mie abitudini non le dimenticherò. Anche per quanto riguarda la scaramanzia. Porterò sempre con me il mio braccialetto portafortuna e le mie mutande rosa “da gara” che mi fanno da amuleto».

L’incidente del padre - Grintosa, determinata. Carica di speranze. L’unica incognita per Sharon resta il fatto di non avere partecipato a competizioni agonistiche nel 2015. Ma la 21enne di Cadenazzo non si sente arrugginita. «Non ho gareggiato perché non mi fidavo dei cerchi della mia auto. Nel 2014 mio padre ha avuto un grave incidente a Vallelunga, dopo l’esplosione di un cerchio della sua Lotus. L’auto si è cappottata per ben 8 volte e lui ha subìto una centrifugazione del cervello».

Fiducia - Stando agli esperti, alla base dell’incidente ci sarebbe stato proprio un difetto ai cerchi. «La Lotus ha comunque voluto che le gare proseguissero. Io mi sono fatta da parte. Perché se un pilota non si fida della sua vettura non ha senso che gareggi. Infatti poi si sono verificati ulteriori incidenti ad altri atleti. A quel punto la Lotus ha deciso di cambiare i cerchi. E quindi mi sono rimessa in pista».

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COMMENTI
 

sedelin 8 anni fa su tio
una donna in carriera!

Tiger 8 anni fa su tio
Brava! Continua così! Magari qualche tuo collega dovrà prendersi come sponsor, la ditta che produce il Kamillosan:))
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