E nei paesi è arrivato il disco orario. Il vicesindaco di Uggiate-Trevano: «Qualche richiesta in più per i posti riservati. Ma il problema si è anche spostato altrove».
UGGIATE-TREVANO - Nella località comasca di Uggiate-Trevano (e nei suoi dintorni) i posti auto per il car pooling transfrontaliero ci sono. Serve un abbonamento da duecento euro all'anno. Ma sono ancora numerosi quelli che restano liberi. E questo nonostante la recente introduzione del disco orario per gli altri parcheggi situati nelle vicinanze. «Con la regolamentazione dei posti auto c'è stato un leggero aumento delle richieste per gli spazi dedicati al car pooling, ma in parte il problema è soltanto stato spostato ad altre località della regione» ci spiega Mirko Baruffini, vicesindaco di Uggiate-Trevano. «La limitazione della sosta nelle altre aree – continua – è stata introdotta da un lato per mettere ordine al caos viario, dall'altra per favorire la rotazione dei posti liberi in centro». Ma non bisogna fermarsi qua: «Nei comuni dell'Unione delle Terre di Frontiera (Bizzarone, Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano) è stato fatto quanto possibile. Ma serve di più per ottenere un vero cambio di mentalità». Secondo Baruffini bisognerebbe dunque puntare anche su parcheggi riservati al car pooling presso le aziende o addirittura su un incentivo monetario.
«I parcheggi al confine sono soltanto una delle molte iniziative per promuovere la condivisione dell'auto, presenti anche sul nostro territorio» ci assicura Mauro Carobbio, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto. E aggiunge: «Per ora è difficile fare un bilancio della situazione, ma notiamo una presa di coscienza generale. Siamo inoltre fortemente sollecitati da imprese che chiedono informazioni sui vari progetti». Da parte sua, la Sezione cantonale della mobilità non prende posizione sulla limitazione introdotta oltre confine. Ma sottolinea: «Qualsiasi misura che porta a un incremento della pratica del car pooling viene da noi salutata positivamente».
Per il passaggio c'è l'app - La tecnologia al servizio del car pooling. In questo caso si tratta dell'app BePooler che con la geolocalizzazione favorisce l'incontro di domanda e offerta. Insomma, alcuni clic facilitano la ricerca di un passaggio per tornare a casa. E in più ogni conducente viene recensito dagli utenti. L'app è comunque rivolta anche alle aziende, che con essa possono erogare incentivi per i dipendenti più virtuosi nell'ambito della mobilità.