L'opera di Remo Rossi è stata trasformata in un strumento di propaganda per i contrari alla costruzione di un secondo tubo al San Gottardo
BELLINZONA - La foca urla il suo "no" contro la costruzione di un secondo tubo al San Gottardo. L'opera di Remo Rossi in piazza Governo è stata utilizzata questa mattina quale strumento di propaganda da parte dei contrari al raddoppio che, con l'avvicinarsi del 28 febbraio, si mobilitano per ribaltare i sondaggi, che danno ancora in vantaggio i favorevoli, e negare così la possibilità di costruire una seconda canna, alla quale seguirà il risanamento della vecchia galleria stradale, inaugurata nel 1980.
In Ticino il dibattito sul raddoppio è molto animato e suscita grande interesse nella popolazione. La prima pagina di due quotidiani ticinesi su tre, infatti, era dedicata oggi all'ultimo sondaggio SSR, che danno ancora i "sì" al secondo tubo in vantaggio, ma con una rimonta dei contrari. Interessante notare come LaRegioneTicino abbia messo in evidenza proprio la rimonta dei contrari, mentre il Corriere del Ticino il vantaggio dei favorevoli.
Secondo la SSR la vittoria dei favorevoli al raddoppio a livello nazionale è la più probabile, ma con il recupero dei contrari, si fa meno certa. Infatti, a livello svizzero, i contrari al raddoppio nelle ultime quattro settimane sono passati dal 29 al 39%, mentre i favorevoli sono scesi dal 64% al 56%. Spettacolare il recupero dei contrari in Ticino: i "sì" sono passati dal 76% al 51%.