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CANTONE / SVIZZERANuova cassa malati per l'8% dei ticinesi

02.02.16 - 00:01
In tutta la Svizzera sono invece 700mila gli assicurati che nel 2016 hanno deciso di cambiare. Il tasso più alto è in Romandia
Tipress
Nuova cassa malati per l'8% dei ticinesi
In tutta la Svizzera sono invece 700mila gli assicurati che nel 2016 hanno deciso di cambiare. Il tasso più alto è in Romandia

BELLINZONA - Sono 700'000 gli assicurati svizzeri che hanno deciso di cambiare cassa malati a partire da gennaio 2016. Il tasso più elevato si registra fra i romandi, 12%. Per i ticinesi e gli svizzeri tedeschi la percentuale è più contenuta: 8%, secondo un sondaggio condotto dall'istituto di ricerche di mercato GfK su incarico del portale comparis.ch.

I cantoni di Neuchâtel e Giura sono stati quelli maggiormente colpiti dall'aumento dei premi. Soprattutto Assura, che possiede un'elevata quota di mercato nella Svizzera romanda, ha incrementato notevolmente i premi rispetto al 2015 e questo ha portato molti assicurati a optare per un cambiamento di cassa, precisa Felix Schneuwly, esperto in materia di assicurazione malattia, aggiungendo che comunque Assura rimane una delle casse malati più economiche a livello svizzero.

Come negli anni scorsi, le persone con una franchigia alta sono più propense a cambiare cassa malati. Anche l'età influenza il comportamento degli assicurati: solo il 3% delle persone tra i 61 e i 75 anni ha deciso di passare a un'altra formula assicurativa, mentre nella fascia d'età 18-30 anni la percentuale è del 15%.

I modelli assicurativi alternativi, come Telmed, Medico di famiglia e HMO, riscuotono sempre maggiore successo: ben il 41% delle persone che hanno cambiato sono passate da un modello standard a uno alternativo.

Il sondaggio inoltre ha messo in evidenza che la grande maggioranza degli assicurati è contraria alla riduzione dello sconto sui premi per le franchigie da 1'000 e 2'000 franchi. "Eliminare due livelli di franchigia opzionale e ridurre lo sconto massimo significa non solo minare la libertà di scelta degli assicurati, ma anche favorire l'acuirsi della selezione del rischio", secondo Schneuwly. "Una tattica del genere porterà a una limitazione sempre maggiore della libertà di scelta con il risultato che il premio unico, buttato fuori dalla porta con ben tre rifiuti del popolo svizzero alla cassa unica, adesso rientra dalla finestra."

 

 

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