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COMANOLicenziamenti, Canetta: «Girano notizie false»

27.01.16 - 16:39
Il direttore della RSI nega categoricamente alcuni dettagli riportati. «Smentisco che i dipendenti siano stati chiamati con una scusa e siano stati scortati dalla sicurezza»
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Licenziamenti, Canetta: «Girano notizie false»
Il direttore della RSI nega categoricamente alcuni dettagli riportati. «Smentisco che i dipendenti siano stati chiamati con una scusa e siano stati scortati dalla sicurezza»

COMANO - Le critiche ai vertici della RSI sulle modalità dei licenziamenti dei dipendenti sono state dure. I sindacati hanno usato termini forti come «epurazione» e hanno paragonato il trattamento subito dagli ex lavoratori come quello che si riserva ai «delinquenti». Accuse pesantissime. E la risposta del direttore Maurizio Canetta non si è fatta attendere: il suo intervento è iniziato con un diniego categorico di alcuni fatti. «Ci sono notizie false che girano. Tipo “chiamati con una scusa o scortati dalla sicurezza”. Io smentisco e continuo a farlo».

Il direttore sottolinea che lasciare a casa un lavoratore è sempre difficile. «Non ci sono modi giusti o sbagliati per licenziare qualcuno. Questi modi creano comunque turbamenti nelle persone toccate dalla decisione e nei colleghi».

Come direttore Canetta ha spiegato che deve tenere conto di una serie di fattori. «Devo tutelare i colleghi che vengono licenziati. Essi hanno un piano sociale e vengono incontrati più volte per discutere sulle modalità future. Bisogna tutelare pure le persone che gestiscono questi colloqui, i colleghi e le colleghe e le redazioni. È la somma di questi fattori che crea una prassi, un modo, sul quale come sempre si può discutere. Ma non ne esiste uno giusto o uno sbagliato e soprattutto non esiste un modo esente da controindicazioni».

Il direttore sottolinea come i tagli non siano caduti unicamente sul personale. «Abbiamo una necessità finanziaria che si sviluppa pure in mezzi e risorse. Abbiamo ottimizzato molto. Ma in un’azienda il gran parte dei costi fissi è determinata dal personale. E agendo strutturalmente (...) evidentemente questo è uno degli elementi su cui intervenire. Ma non c’è nessun accanimento, non c’è nessuna lezione da dare. Non c’è nessuna immagine da pulire di chissà quale potere forte».

Le critiche si rivolgono anche al fatto che il campus multimediale non prende piede. «Il campus Multimediale è un investimento sul territorio e su una visione futura della RSI. Se vogliamo frenare il futuro in nome del presente da preservare a tutti i costi possiamo farlo. Pero' noi stiamo andando verso il futuro e dobbiamo rispodenre alle esigenze del futuro».

Di fronte alle accuse che i provvedimenti sul personale siano un'operazione politica, Canetta ha spiegato che si tratta di «una dietrologia eccessiva, che non crede all'indipendenza e alla capacità di giudizio e di analisi della direzione generale che è composta da 7 persone».

E a proposito delle sfide future che spettano alla RSI il direttore ha spiegato che l'azienda è in una fase di rivoluzione. «La sta già facendo e noi dobbiamo esserci e lo facciamo pensando a dei contenuti e dobbiamo distribuirli decidendo a priori come organizzarli».

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