Sono oltre 4.800 i ticinesi dai 20 ai 39 anni che lavorano nel resto della Svizzera
BELLINZONA - I giovani del Ticino tornano a lavorare oltre Gottardo. La lastra radiografica della composizione socio-demografica ticinese è stata presentata da Elio Venturelli, già direttore dell'Ufficio di statistica del Canton Ticino. A "LaRegioneTicino" ha riferito che, dall'inizio degli anni Novanta, il saldo tra chi parte e chi arriva in Ticino nella fascia d'età tra i 20 e i 39 anni è negativo. Sono oltre 4.800, corrispondenti a circa il 6% dei residenti tra i 20 e i 39 anni. I motivi che spingono i giovani ticinesi a lasciare il Ticino sono solo ipotizzati. Infatti non vi sono dati che spiegano il fenomeno. Sarebbe interessante, infatti, sapere quali siano i livelli di formazione di chi parte per altri lidi professionali, quanto possa incidere il fattore-salario, ma anche la facilità d'accesso al mondo del lavoro, che nel resto della Confederazione appare più elevata.
Popolazione residente aumentata del 30,3% grazie all'arrivo degli stranieri - Un altro dato rilevato dal quotidiano è quello riguardante l'immigrazione dall'estero. Nel periodo 1980-2013 "la popolazione residente in Ticino è aumentata del 30,3 % grazie ai cittadini giunti dall'estero". Con il 27,2%, il Ticino è uno dei cantoni con la più alta proporzione di stranieri in Svizzera. Dal 1981 al 2013 sono stati oltre 50mila gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza svizzera. Il 40% di essi questi non è di origine italiana.
L'aumento dei frontalieri - Un altro fenomeno riguarda l'esplosione del numero di frontalieri. Con l'entrata in vigore degli Accordi sulla libera circolazione delle persone con l'Unione Europea, sono aumentati i lavoratori che risiedono in Italia, ma che hanno un posto di lavoro in Ticino. Secondo l'ex direttore dell'Ufficio di Statistica del Canton Ticino, "questa nuova situazione ha profondamente cambiato il mercato del lavoro ticinese che si direbbe meno interessante per i giovani residenti sempre più interessati a trasferirsi oltre Gottardo".
C'è un'ultima osservazione di Venturelli: "Se l'immigrazione ha evitata al Ticino il declino demografico, essa ha nel contempo creato le premesse per un possibile declino economico".