Cerca e trova immobili

CANTONEÈ arrivato il Natale

07.01.16 - 06:35
I cristiani ortodossi in Ticino festeggiano la "Nascita di Cristo"
È arrivato il Natale
I cristiani ortodossi in Ticino festeggiano la "Nascita di Cristo"

LUGANO - Per i cristiani ortodossi si festeggia il Natale. Nella Chiesa San Rocco di Lugano si è celebrata la messa di Natale ieri, mercoledì alle 23.00 e questa mattina, 7 gennaio, alle ore 9.00 nella Chiesa Madonna della Neve in via Sasso Corbaro a Bellinzona.

Il digiuno di 40 giorni - I serbi più attenti alle tradizioni del Natale Ortodosso, iniziano a digiunare quaranta giorni prima, attenendosi a una dieta a base di magro che non prevede carne, formaggi e uova. Il pesce è invece consentito. Questo periodo si chiama Post (Quaresima di Natale, cirillico: Пост).

Cordialità e tolleranza - Gli insegnamenti della religione cristiano-ortodossa vogliono che in questi giorni si evitino i pensieri cattivi e si manifesti più cordialità e tolleranza verso gli altri. È buona norma, inoltre, saldare i propri debiti e restituire ad amici e parenti oggetti eventualmente presi in prestito.

Il falò con i rami di quercia - I rituali veri e propri hanno inizio il giorno della vigilia (il 6 gennaio) quando adulti e bambini si recano nel bosco per raccogliere rami di quercia secchi, detti badnjak (cirillico: бадњак). Saranno bruciati all’indomani mattina mentre un grande falò è previsto alla sera, durante la celebrazione della santa messa. Sempre di sera si tiene la cena, intima e riservata al solo nucleo familiare: non un vero e proprio cenone, ma un pasto piuttosto contenuto e a base di magro.

I piatti tipici - I piatti tipici sono i peperoni al forno riempiti con patate, il pesce di fiume e la sfornata di fagioli, piatto quest’ultimo che va sotto il nome di prebranac (cirillico: пребранац). Il tutto è accompagnato dal pane e dal vino. Prima di cena, diverse famiglie di campagna, rispettano ancora una tradizione: il capofamiglia, seguito dai bambini e dagli altri familiari, con in spalla un sacco di iuta contenente della paglia, percorre esternamente e per tre volte tutto il perimetro della propria abitazione. Ciò intonando i versi degli animali da cortile. È una sorta di rito scaramantico che allontana il male e la sfortuna. Al suo rientro, la padrona di casa gli lancia chicchi di mais in segno di prosperità. Questi non dovranno essere rimossi dal pavimento per i tre giorni successivi. I più attenti osservatori della tradizione, adagiano la paglia sul pavimento e in particolare sotto il tavolo dove si consuma la cena. La paglia ricopre anche il pavimento delle chiese in occasione delle varie celebrazioni liturgiche.

Colazione a base di carne di maiale allo spiedo - In Serbia non si attende la mezzanotte. Terminata la cena della vigilia, si va a letto, pronti per affrontare la colazione del giorno di Natale (il 7 gennaio) che, al contrario, è più sostanziosa, quindi a base di maiale allo spiedo.

Il saluto: "Cristo è nato" - Ci si saluta con “Hristo se Rodi” (Cristo è Nato, cirillico: Христо се Роди), espressione alla quale si risponde “Vaistinu se Rodi” (È Nato Davvero, cirillico: Ваистину се Роди). La prima persona che entra in casa è una sorta di ospite d’onore (polažajnik, cirillico: полажајник) e a lei si affida bene e prosperità. Dopo aver bruciato i rami di badnjak, si fa colazione.

La moneta nascosta - Il pranzo è preparato e servito in grande spolvero, comprendendo piatti tipici della cucina serba e riservati alla sola occasione: il maiale arrosto (Božićna Pečenica, cirillico: Божићна Печеница) è accompagnato da una proja (un panetto fatto di acqua, olio vegetale, latte, lievito e farina di mais, cirillico: проја) dentro la quale si nasconde, già durante la lavorazione, una piccola moneta. Prima di iniziare il pranzo, questa viene divisa fra tutti i commensali, spezzandola con le mani. La credenza vuole che chi trova la moneta sarà baciato dalla fortuna per tutto il nuovo anno.

“Buon Natale” si traduce con Srećan Božić (cirillico: Срећан Божић).”

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE