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CANTONERSI, saltano 49 posti

06.10.15 - 10:35
In tutta la Svizzera la SRG SSR prevede una riduzione di circa 250 posizioni
tipress
RSI, saltano 49 posti
In tutta la Svizzera la SRG SSR prevede una riduzione di circa 250 posizioni

LUGANO - In seguito alla decisione del Tribunale federale sull'IVA e all'aumento della quota del canone destinata alle emittenti regionali, la SSR si dice costretta a fare economie per 40 milioni di franchi annui a partire dal 2016: interessati in prima linea sono i settori dell'amministrazione, dell'informatica e della produzione. Saranno inevitabili anche alcuni tagli alla programmazione. Si calcola che saranno soppressi circa 250 posti di lavoro, 49 solo per la RSI.

La SSR ha annunciato che avvierà una consultazione con i collaboratori, i quadri e il sindacato SSM e negozierà un piano sociale equo. Gli accantonamenti per la soppressione di posti e i costi aggiuntivi causati dall'IVA dovrebbero generare un deficit considerevole nel 2015. Nel 2016 la SSR afferma di voler tornare a segnare un risultato positivo.

I dettagli del pacchetto di risparmi sono stati elaborati da un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti di tutte le regioni linguistiche. Il catalogo delle misure è stato approvato dal Comitato direttivo d'intesa con il Consiglio d'amministrazione.

Il pacchetto di risparmi riguarda tutte le regioni linguistiche e tutti i settori aziendali e avrà conseguenze maggiori su amministrazione, informatica e produzione. I tagli riguarderanno anche il settore della programmazione.

La SSR afferma di voler attuare la riduzione di posti di lavoro in modo "trasparente e corretto, con senso di responsabilità e coerenza". 

I tagli - Nella Svizzera tedesca è prevista, tra la SRF e la sua affiliata tpc, la soppressione di 102 posti a tempo pieno; nella Svizzera francese, alla RTS, i posti di lavoro interessati sono 74; nella Svizzera italiana, alla RSI, sono 49; infine, presso la Direzione generale, si prevedono 20 posti di lavoro in meno. Le piccole Unità aziendali; la romancia RTR e la piattaforma multimediale online swissinfo.ch rivolta a un pubblico internazionale; contribuiranno al pacchetto di risparmi attuando misure mirate di riorganizzazione aziendale: un'eventuale soppressione di impieghi sarebbe comunque molto limitata.

Le reazioni di Roger de Weck - Secondo il direttore generale Roger de Weck, questo provvedimento è "necessario". "Vogliamo cercare di lavorare ancor più efficacemente, laddove è possibile", ha detto in un'intervista alla SRF. De Weck ha sottolineato che l'azienda radiotelevisiva si sforzerà di mantenere la qualità dell'offerta, anche se questa sarà "un po' ridotta".

Il direttore generale ha invece respinto le critiche su eventuali pressioni politiche che starebbe subendo la SSR. Di recente, l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ha chiesto che il dibattito sui contenuti e sull'estensione del mandato affidato dalla Confederazione alla SSR venga lanciato al più presto. Stando all'USAM, la Società di radiotelevisione dovrebbe ridurre il volume delle sue prestazioni.

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