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Quella del 2015 è stata un'edizione "bollente", non solo dal punto di vista atmosferico
LUGANO - Un mese di eventi, e 300mila spettatori. Si è conclusa sabato l'edizione 2015 del LongLake Festival, che ha proposto oltre 300 appuntamenti per tutti i gusti: da Rock’n’More al Family Festival, da Wor(l)ds alla Classica, da Urban Art Festival al Buskers, da Estival Jazz agli Swiss Harley Days, dal City Beats al Villaggetto di Piazza Manzoni, dal Mojito al Beach Bar (Container), dai mercatini alle animazioni delle piazze.
Gli organizzatori tracciano un bilancio finale molto positivo, sia in termini di pubblico che di indotto economico. "LongLake ha creato nel centro cittadino uno dei più intensi open air urbani, confermando Lugano come polo attrattivo internazionale". Qualche numero: oltre 700 artisti da tutto il mondo, una media di 8 proposte giornaliere, oltre 200 giovani lavoratori coinvolti, riduzione del 40% della spesa sostenuta dalla Città per il Festival rispetto al 2014, oltre 750'000 persone raggiunte attraverso il web durante il Festival. Il LongLake Festival ha beneficiato inoltre del sostegno di Sotell, associazione no profit, che investe quasi 300mila franchi ricavati dalle diverse buvette estive (incluso il Mojito, buvette ufficiale del Festival), dai pedalò e dalla vendita di gadget.
Claudio Chiapparino, direttore del Festival LongLake e del Dicastero Turismo ed Eventi di Lugano, dichiara: "Grazie all’impegno di oltre duecento giovani e di decine di partner, il Festival ha potuto continuare a crescere nonostante i risparmi a cui è stato sottoposto. Nel complesso animazioni ed eventi non sono diminuiti, garantendo alla città quella tanto attesa vivacità estiva, motore dell’attrattività turistica e ricreativa".
