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CANTONEScomparsi 60mila tedeschi, il turismo lo salvano italiani e arabi

08.04.15 - 06:04
Un tedesco su tre non viene più in vacanza in Ticino, a non tradire sono gli italiani: vengono per lavoro
Scomparsi 60mila tedeschi, il turismo lo salvano italiani e arabi
Un tedesco su tre non viene più in vacanza in Ticino, a non tradire sono gli italiani: vengono per lavoro

TICINO - Dopo un weekend pasquale rassicurante, anche i dati turistici dei primi due mesi dell’anno fanno tirare un sospiro di sollievo agli albergatori ticinesi e svizzeri. Nonostante l’abbandono della soglia minima con l’euro, i numeri mostrano un aumento. Si tratta di una fotografia parziale e relativa. Sufficiente però a guardare l’anno che verrà con motivazione.

Persi 200mila pernottamenti - Non tutto è rose e fiori, certo: la disaffezione dei tedeschi al Ticino continua lenta ma inesorabile. In dieci anni ne abbiamo perso per strada uno su tre. Parliamo di 60mila persone che trascorrevano in Ticino oltre 200mila notti. Chi invece non ha tradito il cantone è il turista italiano. Erano oltre 100mila dieci anni fa, lo sono ancora oggi. Anzi, sono aumentati. Ma chi sono? «Dall’Italia si tratta di un turismo prevalentemente business», ci spiega Elia Frapolli di Ticino Turismo. «È un settore su cui investiamo molto, anche perché l’italiano, dopo l’impegno di lavoro, ama aggiungere qualche giorno di piacere». Opinione condivisa anche da Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotelleriesuisse Ticino: «Gli italiani sono importantissimi e per il cliente business la Svizzera è ancora uno status symbol».

“Gli arabi amano la pioggia” - Poi ci sono gli arabi, su cui tutti puntano gli occhi. Rispetto a svizzeri, tedeschi e italiani si tratta, come per i cinesi, di una minoranza, ma pochi anni fa non esistevano quasi. Si è passati da 8mila pernottamenti nel 2005 a 45mila lo scorso anno. «Ci hanno salvato l’estate», spiega Pianezzi, «già il giorno dopo il Ramadan hanno iniziato ad arrivare». Infatti, benché il loro peso specifico sia minore, aiutano a diversificare, secondo molti la vera salvezza del turismo ticinese. «Puntare sugli arabi, ma anche sui cinesi, permette una strategia di diversificazione dei rischi», chiarisce Frapolli, «sia quelli metereologici, ma anche quelli di cambio». Eh sì, perché chi giunge dal Golfo persico non sempre cerca il sole. «Anche d’estate vanno in montagna a cercare la neve e non si lamentano se piove», racconta Pianezzi.

La volpe va a caccia – Cinesi, arabi. Solo pronunciarli, a una certa volpe di Mendrisio viene l’acquolina in bocca. Il Fox Town vede in questi turisti una buona fetta del proprio target. Tra regione e centro commerciale in questo senso vi è un’alleanza. ”Ospitiamo un ufficio dell’Ente turistico e abbiamo molte collaborazioni con alberghi e operatori nella regione”. Insomma, turisti che arrivano per lo shopping e si trovano a visitare la regione e viceversa.

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