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CANTONELa rivoluzione digitale di McDonald's: un panino pronto con lo smartphone

18.03.15 - 10:33
Harold Hunziker è il Managing Director di McDonald’s Svizzera. Ma è anche il fratello di Michelle Hunziker. In un'intervista ci parla delle novità del marchio e del menu preferito dalla famosa sorella
Harold Hunziker - Foto di Remo Nägeli
La rivoluzione digitale di McDonald's: un panino pronto con lo smartphone
Harold Hunziker è il Managing Director di McDonald’s Svizzera. Ma è anche il fratello di Michelle Hunziker. In un'intervista ci parla delle novità del marchio e del menu preferito dalla famosa sorella

LUGANO - Nel 2014 gli hamburger dalla grande M gialla tengono banco, anche se il settore è eroso dalla crisi e in calo. Lo confermano i dati resi pubblici dal gruppo che mostrano un utile di quasi 735 milioni di franchi, che rappresentano quasi il 3% del volume d’affari complessivo del settore gastronomico. Big Mac & co. Sono sempre sulla cresta dell’onda? Ne parliamo con Harold Hunziker, Managing Director di McDonald’s Svizzera.

McDonald’s America guadagna meno e cambia CEO, c’è aria di crisi. In Svizzera invece la tendenza è quasi opposta…
"Non posso smentire la situazione di alcune filiali internazionali, i dati parlano chiaro: si trovano in difficoltà. Per quanto riguarda la Svizzera, sebbene i numeri siano decisamente diversi, la tendenza è positiva e di crescita, anche se il settore della gastronomia è sotto pressione da 4 anni. Le cause? Il franco forte, il turismo ridotto e la concorrenza di chi è oltre confine. Detto questo non possiamo che essere soddisfatti dei risultati ottenuti e che confermano la nostra posizione di leadership".

Uno dei motivi di questa buona annata è senz’altro l’hamburger d’autore, “Prime” (ne sono stati venduti 185’175 solo nella prima settimana, ndr.), continuerete in questa direzione? I panini “hip” sono una vera e propria tendenza ormai…
"Non possiamo che essere soddisfatti del the Prime, il mese in cui è stato lanciato (marzo 2014, ndr.) è stato il migliore di sempre per McDonald’s Svizzera. I nostri ospiti si sono lasciati sorprendere volentieri dalla reinvenzione dell’hamburger operata da René Schudel, anche se il prezzo era un po’ più alto del solito. Di sicuro continueremo per questa strada. Il nostro obiettivo è quello di democratizzare la qualità: prodotti ottimi con ingredienti pregiati ad un prezzo abbordabile. Il lancio del the Prime ci ha permesso anche di rinnovare il settore “contorni” con nuove insalate. Anche il lancio del nuovo panino a base di pollo the Chicken Club è andato molto bene".

Un marchio come McDonald’s è sinonimo di tradizione, come si fa a mantenerlo attuale (e innovare) senza perdere per strada la clientela più fedele?
"Bisogna basarsi su quello che si fa bene e che è apprezzato, nel nostro caso prodotti come Big Mac, McChicken, McNuggets, saperli valorizzare, riproporre e accostare ad altre offerte innovative in grado di invogliare la clientela a ritornare da noi. Presto proporremo un Big Mac rivisitato e altre novità interessanti, senza mai dimenticare l’importanza della qualità degli ingredienti a un prezzo vantaggioso".

I vegetariani sono in aumento, andrete oltre il Vegi Mac?
"Il Vegi Mac è da sempre presente nel nostro menu. Per quanto sia un prodotto di nicchia ha un seguito di consumatori fedelissimi. In passato, lo ammetto, ho provato a farlo rimuovere dall’assortimento ma la risposta dei suoi estimatori è stata infuocata (ride). Altri panini vegetariani o vegani in futuro? Perché no, se il mercato lo vorrà? Attualmente però McDonald’s non è un luogo molto frequentato dai vegetariani, in fin dei conti vendiamo hamburger.

In Italia McDonald’s si è messa a vendere pure la pasta, anche McDonald’s Svizzera sta valutando di differenziare l’offerta con gusti più “tradizionali” per accaparrarsi clienti atipici?
"Non lo escludiamo affatto. L’importante è aprirsi a nuove opportunità senza tradire il proprio Dna. Quindi ben vengano novità che siano in linea con il gusto svizzero. Alcune formule le abbiamo già sperimentate, sia con i panini, sia con le insalate".

Se marchi che in Usa danno filo da torcere a “Mac” (come Wendy’s e ShakeShack) decidessero di sbarcare in Svizzera, voi come reagireste?
"Non voglio sembrare arrogante, ma non temiamo questi marchi come non temiamo nessun altro concorrente. Dal macellaio che fa i panini in negozio passando per il venditore di kebap fino alle bancarelle di take-away di Migros e Coop prendiamo tutti ugualmente sul serio. McDonald’s Svizzera, dalla sua, ha la capacità di reinventarsi costantemente".

Si parla anche di una “rivoluzione digitale”…
"Avevamo già introdotto delle colonne-terminale per sbrigare i propri ordini in tutta tranquillità al ristorante. La tappa successiva sarà estendere l’acquisto al web e alle App mobile. La Svizzera sarà uno dei primi paesi in Europa a sperimentare questa formula. Si potrà ordinare il proprio pasto via smartphone e ritirarlo comodamente al ristorante, al bancone al McDrive oppure farselo portare direttamente al tavolo".

Qual è il suo rapporto con il Ticino? Anche lei ha vissuto qua, vero?
"Sì, sono un ticinese “da Lügan”! Ho fatto le scuole medie, ginnasio e liceo in Ticino e poi con la mia famiglia ci siamo spostati oltre Gottardo. Ho nostalgia del Ticino, ci ho passato dei bellissimi anni, soprattutto mi manca il sole".

Quale parte dell’essere ticinese l’ha aiutata nel suo lavoro in azienda?
"Penso, fra tutte, la versatilità. Il fatto che i ticinesi siano una minoranza significa che, se sei nato a sud del Gottardo, dovrai impegnarti per avvicinarti alla Svizzera. E la lingua è solo una delle barriere. È un percorso difficile ma che ti arricchisce in maniera inestimabile".

Come è stato lanciare i primi “Mac” in Ticino a metà degli anni ’90? Nel mondo era un marchio prestigioso ma da noi era nettamente un outsider…
"L’inizio, non lo nascondo, non è stato facile. I clienti facevano molta fatica a districarsi fra il menu e a capire quello che vendevamo, ma una volta abituaticisi il Ticino ci ha dato grandi soddisfazioni. Attualmente è uno dei mercati più dinamici e importanti per noi, basti pensare che è uno dei nostri punti di riferimento per quanto riguarda le famiglie".

Qual è il rapporto di sua sorella Michelle Hunziker con McDonald’s, ci mangia spesso? Si sa che è una molto attenta alla linea…
"Spesso no, se ci andasse di persona in nazioni dove è conosciuta sarebbe subissata dai fan in cerca di autografi. Quando si trova all’estero però le fa piacere andarci con la sua famiglia. Sa di poter trovare quello che fa per lei, è gran una fan delle nostre insalate!"

Al massimo c’è sempre il McDrive, con un paio di occhiali scuri…
"È vero (ride). Certo è che dopo il recente lieto evento prima che possa muoversi con la stessa libertà di prima ci vorrà un po’…" 

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