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BELLINZONALa 14enne accusa: "Ha abusato di me". Lui nega: "Sono scioccato"

10.12.14 - 07:00
La polizia sequestra computer e dvd pornografici a casa di un 30enne. "Accertamenti in corso"
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La 14enne accusa: "Ha abusato di me". Lui nega: "Sono scioccato"
La polizia sequestra computer e dvd pornografici a casa di un 30enne. "Accertamenti in corso"

BELLINZONA - Una mattina di settembre. All’alba, una squadra della Polizia cantonale bussa alla porta di un appartamento in via Ghiringhelli, a Bellinzona. Cercano il signor N., 30 anni, cittadino straniero ospite della padrona di casa. "C’è una denuncia a suo carico per abuso sessuale ai danni di una minore". La casa viene perquisita: gli agenti sequestrano computer, cellulari e dvd pornografici, accompagnano il signor N. in centrale. "Mi hanno interrogato per quattro ore, battevano i pugni sul tavolo, volevano che confessassi ma ho negato punto per punto".

Ad accusare N. è una ragazzina di 14 anni, nipote della compagna di lui: ai genitori e alla polizia ha raccontato di esser stata "baciata in bocca" e "toccata nelle parti intime" da N. che l’avrebbe "costretta a ciò con la forza". Ma non ci sono prove. "Non so spiegarmi il perché di questa denuncia, forse la ragazzina è stata manipolata... è tutto falso" ci spiega N., che una settimana dopo il “blitz” è stato espulso dal Ticino perché privo di permesso di soggiorno. "Qualcosa non mi torna, se c’è un’inchiesta in corso perché sono stato allontanato?" protesta il 30enne. Da allora, tra l’altro, "non mi sono stati ancora restituiti il computer e gli altri effetti personali sequestrati il giorno della perquisizione: e sono passati ormai più di tre mesi".

Dalla polizia cantonale ci confermano che il materiale requisito a N. è attualmente sotto sequestro. Alla domanda se la denuncia sia stata archiviata, la risposta è chiara: "Non forniamo informazioni riguardo le inchieste". Quanto agli effetti personali e al materiale pornografico, tutto "in regola" a dire di N. - "mi è stato chiesto se avevo dvd pedo-pornografici e ho risposto chiaramente di no, quelli sequestratimi sono dei normalissimi film porno per adulti" precisa - il Servizio comunicazione della polizia cantonale si limita a ricordare che "gli oggetti sequestrati vengono restituiti soltanto al termine degli accertamenti e dei procedimenti penali".

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