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LUGANO"Premio Besso Pulita" a Ruby Belge

23.10.14 - 06:09
Premiato il progetto sportivo d’integrazione sociale “Sotto lo stesso sole"
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"Premio Besso Pulita" a Ruby Belge
Premiato il progetto sportivo d’integrazione sociale “Sotto lo stesso sole"

LUGANO - È stato consegnato a Ruby Belge il “Premio Besso Pulita! 2013-2014", con cui l’associazione riconosce il valore del progetto sportivo d’integrazione sociale “Sotto lo stesso sole". La consegna del premio ha avuto luogo ieri alla Fattoria Moncucchetto a Besso. Nella serata il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli e gli avvocati Paolo Bernasconi ed Erasmo Pelli hanno inoltre parlato della Besso di una volta.

La giuria ha voluto premiare un’iniziativa, nata nell’ambito di SOS (Soccorso operaio svizzero) Ticino, di integrazione sociale attraverso lo sport.
Il presidente della giuria Antonio Perugini e i membri Giovanna Masoni Brenni e Gianrico Corti, all’unanimità hanno deciso di assegnare il Premio “alla figura fattiva ed emblematica di Ruby Belge, già campione sportivo a livello internazionale, che dedica la sua attenzione a persone in difficoltà affinché grazie allo sport trovino motivo di integrazione e di speranza per il loro futuro. Un premio da condividere con i componenti della particolare squadra di calcio”.

Nella sua motivazione, la giuria ha apprezzato “le proposte giunte all’Associazione, quest’anno geograficamente più allargate al territorio ticinese”. Interpretando gli scopi locali dell’Associazione, a mente della giuria “l’indirizzo di scegliere un caso umano esemplare, rispetto ad altri degni di altrettanta attenzione e rispetto ad attività associative, può rappresentare uno sprone per tutti i cittadini a essere maggiormente solidali, generosi, tolleranti e disposti a grandi come a piccoli gesti quotidiani per una società migliore e armoniosa”.

Sotto lo stesso sole” in modo originale è un progetto di integrazione sociale attraverso lo sport. In pratica una squadra di calcio multiculturale formata da richiedenti l’asilo che partecipa a tornei e in tal modo diviene antidoto al rischio presente di isolamento e di emarginazione. Nel contempo è strumento di inserimento nel tessuto sociale, grazie anche ad attività collaterali ed è motivo per alimentare nei partecipanti la speranza per il loro futuro. Una via in fondo semplice ma efficace, che favorisce l’integrazione di giovani rifugiati, incoraggia il dialogo con la popolazione locale, promuove valori quali la tolleranza, la conoscenza reciproca, la solidarietà”.

Ad occuparsi di questo gruppo è Ruby Belge, ticinese di origini aramaiche. “Un giovane - ricorda la giuria - che ha vissuto dall’infanzia con la sua famiglia esperienze di integrazione simili, che è assurto fino a pochi anni fa, grazie ad una disciplina ferrea, a livelli mondiali nella pratica del pugilato. Un giovane che oggi si dedica con passione e forte motivazione in questo particolare campo sociale. Una figura esemplare, che ha saputo mettere a disposizione di altri, soprattutto in difficoltà, tutte le sue esperienze acquisite, con umile coraggio nel superare ogni avversità”.

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