In gennaio, il terzo mese di utilizzo della normativa, sono ammontate a 2 miliardi 179 milioni di euro le attività finanziarie regolarizzate, tre volte di più dei 704 milioni di euro 'rimpatriati' nei precedenti due mesi.
L'indicazione fornita oggi dall'Uic mostra quindi un incremento dell' utilizzo della normativa dello Scudo. Ma è ancora difficile considerare i dati significativi per valutare l' efficacia di questo strumento perchè la scadenza iniziale (del 28 febbraio) è stata recentemente prorogata dal governo, per consentire la regolarizzazione fino al 15 maggio (con una ulteriore estensione fino al 30 giugno per i soli investimenti difficili da smobilizzare).
Dai dati si possono comunque trarre alcune indicazioni: la regolarizzazione viene fatta principalmente rimpatriando i capitali esportati illegalmente più che regolarizzando le consistenze patrimoniali possedute all'estero e la Svizzera è il «forziere» dal quale provengono la maggior parte di questi investimenti.
ATS/RED