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CONFINEOltre 100mila foto e 500 video pedopornografici. Arrestato

05.07.12 - 09:41
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Oltre 100mila foto e 500 video pedopornografici. Arrestato

VARESE - Un operaio 49enne di Varese è stato trovato in possesso di una quantità impressionante di materiale pedopornografico: tre hard disk con oltre 100mila file di immagini e circa 500 video, più altri 26 dvd con video dal contenuto analogo.

È stato grazie all'intervento della polizia postale di Firenze, che sta esegiendo perquisizioni in tutta Italia, che l'uomo è finito in manette assieme a un elettricista romano di 38 anni e un operaio Siracusa di 44 anni.

Secondo quanto spiega la Provincia di Varese, le misure restrittive sono state eseguite in flagranza di reato, in considerazione della personalità dei soggetti e della quantità e qualità del materiale pedopornografico rivenuto nelle loro abitazioni. Nello specifico, l'operaio di Varese, celibe, teneva i suoi hard disk nella camera da letto che condivide con il fratello, risultato estraneo ai fatti.

Materiale analogo è stato rinvenuto anche a casa dell'operaio di Siracusa; l'uomo, celibe, vive con i genitori. Trenta gigabyte di materiale pedopornografico sono stati rinvenuti nell'abitazione dell'elettricista di Roma, dove l'uomo vive col fratello, la compagna e la madre.

A segno mega-operazione, orrore su web - Proprio ieri era stato dato annuncio di una mega operazione internazionale contro la pedofilia, con la partecipazione di 141 paesi, messa a segno dopo circa un anno di indagini e centinaia di persone indagate in tutti i continenti. Solo in Austria, come ha precisato il ministro degli interni Johanna Mikl-Leitner in una conferenza stampa oggi a Vienna, i sospetti individuati nel corso dell'operazione denominata 'Carole', sono 272.

In Austria - È la maggiore operazione svolta finora in Austria. In quasi tutti i casi si tratta di 'consumatori' di pedo-pornografica, mentre in due di gravi abusi ai danni di bambini. L'operazione è partita dal Lussemburgo ed è stata coordinata dall'Ufficio federale criminale austriaco (Bk).

Le 272 persone indagate, tutti uomini, provengono da tutti i Laender austriaci (al primo c'è Vienna con 68) e da tutti gli strati sociali. La loro età va da 17 a 70 anni. Fra di essi figurano anche insegnanti e maestri di asilo, ma nessun rappresentante religioso. Nelle perquisizioni sono state sequestrate ingenti quantità di materiale pedo-pornografico su computer. I due casi di gravi abusi riguardano un uomo di 61 anni di Salisburgo, che ha ripetutamente compiuto abusi gravi sulla figlia della sua compagna, e di un viennese che ha abusato dei suoi tre figliocci.

"Zero tolleranza" per la pedofilia, "la forma peggiore di criminalità. perché colpisce "i più deboli", ha tuonato il ministro. È importante sensibilizzare, internet è diventato "un punto di ritrovo dei pedofili", "dobbiamo individuare rapidamente gli autori e toglierli dalla circolazione: con questa operazione ci siamo riusciti", ha sottolineato.

Secondo quanto precisato dal responsabile delle indagini, Harald Gremel, l'operazione ha preso il via dalla scoperta del gestore di un root-server in Lussemburgo, che si era accorto che attraverso due sue homepage venivano diffuse in tutto mondo grandi quantità di materiale pornografico infantile e aveva allertato le autorità del suo Paese.

Piramide di pedofilia - Gli esperti del Bk parlano di una "piramide" degli abusi di pedofilia: il primo passo è guardare immagini e video in rete, quindi la diffusione e poi il diretto contatto con le vittime. Al vertice della piramide "c'è l'abuso sessuale", ha spiegato Ewald Ebner, capo dell'ufficio di criminalità generale. "Il nostro compito è individuare i consumatori e arrestare i potenziali autori prima che arrivino a diffondere contenuti di pornografia infantile o peggio compiere abusi sessuali".

Server negli States, Germania e Olanda - Il 99% dei server che offrono materiale porno-pedofilo in rete sono all'estero: soprattutto negli Stati Uniti, Germania e Olanda. "Per questo siamo in continuo contatto con Europol e Interpol", ha detto Gremel. In tutto il mondo si calcola che esistano circa 200-250 pagine web, cui si può avere accesso attraverso 700-900 indirizzi internet. Tutta una serie di reti di filesharing, fori, chatroom, newsgroups acquistano sempre maggiore peso nella diffusione di pedo-pornografia e "in più - ha messo in guardia Gremel - le vittime sono sempre più giovani e i reati sempre più brutali".

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