Prima come James Bond. Poi da eroe spaziale. Il sindaco Martignoni ha consegnato le chiavi della città a Re Rabadan. Al via la grande festa di carnevale
BELLINZONA - Occhiali neri e smoking. Cosi, nei panni di un novello James Bond e con la vocazione di liberare Bellinzona, il sindaco della città turrita, Brenno Martignoni, ha aperto ufficialmente in serata della 149esima edizione del Rabadan.
A precederlo è stato un videoclip dove Re Rabadan rinchiuso tra le mura di una prigione del castello, urlava dalle sbarre la mancanza di libertà che opprime la città: "Aiuto cosa succede! A Bellinzona non si può più fare nulla! Il sindaco non si può sposare a Palazzo! Di sera non si può fare rumore! Salviamo la monarchia! Aiuto Brenno, salvaci almeno tu!".
Ed ecco che sul palco si materializzano prima delle damigelle vestite da sposa, e infine lui, il Brenno-Bond paladino della libertà con tanto di colonna sonora del celebre film. Sul palco l'euforia è totale e tocca l'apice quando sbarca un'astronave dalla quale spunta di nuovo Martignoni, che smessi i panni di James Bond, indossa quelli di un eroe spaziale. L'eroe che salverà Bellinzona dalla tirannide. "Missione compiuta - urla il sindaco - abbiamo salvato la monarchia, abbiamo salvato il Re e Bellinzona". E poi rivolgendosi a Re Rabadan e consegnadogli le chiavi della città: "Dacci la voglia di essere veri bellinzonesi. Trasmetti uno spirito positivo. Basta con queste storie che dopo le sette di sera non si può più fare festa".
Il popolo esulta. I sudditi in preda al delirio danno il via alle danze. E che festa sia.