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TICINOIl Cantone all'Isola d'Elba? "Molto rumore per nulla"

01.07.11 - 19:19
Un'auto del cantone parcheggiata a Porto Azzurro. Scatta l'interrogazione ma è un soggiorno di solidarietà
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Il Cantone all'Isola d'Elba? "Molto rumore per nulla"
Un'auto del cantone parcheggiata a Porto Azzurro. Scatta l'interrogazione ma è un soggiorno di solidarietà

BELLINZONA - Aveva suscitato clamore, non tanto la notizia di un’auto del cantone parcheggiata all’Isola d’Elba, quanto il sospetto ad essa legato.
Un sospetto del tutto sgonfiato con la risposta del Consiglio di Stato fornita all’interrogazione del deputato del Plr Giorgio Galusero, che aveva mosso la polemica.
Il 17 maggio scorso in un parcheggio di Porto Azzurro sull’Isola d’Elba era stata notata e fotografata  un’auto di servizio del cantone. Notizia che aveva destato i sospetti, raccolti poi in una interrogazione: cosa ci faceva l’auto sull’Isola d’Elba, era stata autorizzata? Da lì i servizi sui media dai toni giustizialisti e richieste di controllo sull’uso dei veicoli di servizio del cantone.

Nella sua riposta il Consiglio di Stato (CdS)  spiega i motivi della trasferta, un soggiorno di  6 giorni di due ospiti del Centro abitativo, ricreativo e di lavoro (Carl)accompagnati da un operatore sociale,  che finora non avevano mai beneficiato di congedi, usuali una volta all’anno per gli ospiti del Carl. 
I costi? Semplice, circa 1600 franchi, buona parte dei quali pagati dai tutori dei due ospiti e 533 franchi dal cantone.
 
Dunque nessun tipo di abuso da parte dei funzionari cantonali. Generalmente le trasferte vengono organizzate in gruppo con furgoni in dotazione all’Organizzazione Sociopschiatrica cantonale (OSC). In questo caso è stato deciso di offrire ai due ospiti, che non hanno beneficiato di congedi in quanto senza famiglie o amici, una vacanza per permettere loro di uscire dalla situazione istituzionale in cui vivono.

Il CdS specifica che analoghe occasioni di brevi soggiorni di vacanza in patria, in località marine e all’estero vengono offerte anche agli ospiti delle case per anziani, degli istituti sociali per invalidi del cantone. Che non possono essere accolti nemmeno temporaneamente presso familiari o amici.
Tutto in regola, anche l’autorizzazione dunque.
Ad essere responsabile dei mezzi del cantone è l’Ufficio degli automezzi e delle macchine dello Stato (UAMS) mentre l’autorizzazione è concessa dal funzionario dirigente che controlla il corretto uso dei veicoli.
 

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