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TICINOAppaltopoli, "nessun favoritismo a ditte specifiche"

27.05.11 - 12:19
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Appaltopoli, "nessun favoritismo a ditte specifiche"

BELLINZONA - La denuncia era arrivata con un annuncio a pagamento su LaRegioneTicino da parte della Graniti Maurino, con l’accusa rivolta al Cantone di fare concessioni di commesse in maniera diretta troppo spesso ed escludendo molte ditte, favorendone piuttosto altre più gradite al Cantone. I riferimenti erano da un lato l'incarico diretto affidato a un consorzio per la sistemazione del fiume Vedeggio da Camignolo ad Agno,  dall’altro l’eccessivo numero di concessioni  dirette in diversi ambiti fatte dal Cantone in un anno per un valore di 85 milioni di franchi.
Abbiamo interpellato il Cantone nella figura del Direttore Divisione delle costruzione, Giovanni Pettinari, che seppure non va nello specifico, precisa che “le eccezioni per l'applicazione dell'incarico diretto sono limitate esaustivamente dall'art. 13 LcPubb. All'infuori di questi casi non é possibile ricorrere a questa procedura”.

I motivi possono essere diversi, da un limite della spesa prevista che non deve superare generalmente i 150 mila franchi, ma anche a eventi imprevedibili per cui la commessa diventa a tal punto urgente che non può essere esperita un’altra procedura se non quella diretta. Le concessioni dirette sono ammesse anche al vincitore di un concorso di progettazione o nell’ambito di una commessa sperimentale.

Per quanto concerne la Commessa della fornitura blocchi al cantiere Vedeggio, Pettinari specifica che “trattandosi di una procedura retta dal Concordato intercantonale sugli appalti pubblici,  l'incarico diretto si giustifica per il fatto che la procedura di concorso instaurata dal Committente (Consorzio Fiume Vedeggio) si é conclusa senza che nessuno dei concorrenti fosse in possesso dei requisiti imposti dai documenti di concorso. Si sottolinea che del caso si é già occupato il TRAM (Tribunale amministrativo cantonale) che a più riprese ha sentenziato in questo senso. Non avendo offerenti validi il Consorzio fiume Vedeggio era quindi abilitato a procedere alla delibera x incarico diretto”.

Alla nostra domanda, se è vero che le concessioni in maniera diretta vengono fatti sempre alle stesse ditte, Pettinari ha negato categoricamente: “ NO! Secondo la direttiva emessa dal Consiglio di Stato le attribuzioni per invito e per incarico diretto vengono attribuite tenendo conto dei seguenti criteri: esperienza e idoneità della ditta, carico di lavoro per singola ditta, ripartizione regionale e contributo che le ditta danno alla formazione degli apprendisti.”

Marzio Maurino, titolare dell’omonima impresa di Biasca, tuttavia specifica anche oggi proprio sulla RegioneTicino che l’eccezione della concessione diretta è diventata la regola in Ticino”. Gli 85 milioni di franchi sono troppi.
Eppure la Maurino spiega di essere una ditta che riceve gli appalti. “L mia ditta di appalti ne prende, siamo la principale impresa del settore in Ticino”. Il Capo della Sezione Logistica del cantone Massimo Martignoni, spiegando che la sezione non fa molte concessioni ,spiega che l’ultimo nel 2009 era stato concesso proprio alla Maurino. Ma nonostante questo, la ditta chiede di essere rispettata e che il “malandazzo finisca”.
Intanto la Commissione della gestione del Gran Consiglio da qualche settimana ha iniziato l’esame delle commesse pubbliche attribuite a invito o tramite mandati diretti dall’Amministrazione cantonale nel 2010. A occuparsene è una sottocommissione: la ‘Finanze e Logistica. Il rapporto sarà sottoposto al Gran Consiglio in settembre.

Sa. Me.

Foto Ti-Press
 

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