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TICINONel 2010 creati 3000 nuovi posti di lavoro: 'Andati tutti ai frontalieri'

08.03.11 - 10:11
Contrariamente al resto della Svizzera in febbraio in Ticino la disoccupazione non cala, nonostante nel nostro cantone nel 2010 siano stati creati 3mila posti di lavoro
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Nel 2010 creati 3000 nuovi posti di lavoro: 'Andati tutti ai frontalieri'
Contrariamente al resto della Svizzera in febbraio in Ticino la disoccupazione non cala, nonostante nel nostro cantone nel 2010 siano stati creati 3mila posti di lavoro

BELLINZONA - Dai dati provenienti da Bellinzona sulla disoccupazione emerge una discrepanza che ci contraddistingue dal resto della Svizzera. Se negli altri cantoni della Confederazione la percentuale dei senza lavoro diminuisce, in Ticino il tasso resta stabile, nonostante la ripresa economica.

Sergio Montorfani, direttore della Sezione del lavoro, ci spiega che quest'anno febbraio è stato un mese sostanzialmente fermo e che settori molto importanti come il turismo sono ancora fermi. Ma non solo. Il mercato del lavoro, differentemente dal resto della Svizzera, è molto più competitivo. Da dieci anni il numero di lavoratori frontalieri è in costante aumento. Una situazione che rende molto più difficile ai residenti riprendere la propria attività.

Direttore, in Ticino, rispetto al resto della Svizzera, il tasso di disoccupazione in febbraio è rimasto stabile. Perché?
"Ci sono sostanzialmente due ragioni. La prima è squisitamente di natura stagionale: la Pasqua quest'anno è molto alta e quindi il turismo comincerà a riassumere soltanto nelle prossime settimane. La seconda è di natura congiunturale. Contrariamente a quanto avviene in Svizzera da ormai oltre mezzo anno, dove alla ripresa economica è corrisposta una importante diminuzione del tasso di disoccupazione, in Ticino questo processo non è avvenuto".

E come mai non è successo?
"C'è sì da considerare il ritardo strutturale dell'economia ticinese, ma non solo. In realtà, guardando i dati, l'economia ticinese è andata bene e sugli stessi ritmi di quella svizzera. Nel 2010 nel nostro Cantone sono stati creati 3mila nuovi posti di lavoro".

E a chi sono andati questi nuovi posti di lavoro?
"Si può presumere ai frontalieri. Sappiamo che l'anno scorso sono aumentati di 3mila unità, cifra che corrisponde all'aumento dei 3mila posti di lavoro creati in Ticino. E' una stima molto sommaria, ma che comunque, conferma una tendenza, che sta ormai durando da dieci anni, l'aumento dei lavoratori frontalieri. Un aumento che si prende una fetta di mercato del lavoro, che in passato era a disposizione del mercato locale. In tutti i casi ciò non basta a spiegare il fenomeno disoccupazione in Ticino".  

Sta cambiando la struttura economica del Ticino?
"No, anche perché, ripeto, i dati economici in Ticino sono buoni e in linea con il resto della Svizzera. E' una questione di mercato, sempre più congestionato. Questo fa sì che per il disoccupato, risulta più difficile riprendere l'attività rispetto al resto della Svizzera, da noi c'è più competizione".
 

p.d'a.

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