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TICINOIl Comitato referendario contro la legge stipendi esulta

28.11.10 - 15:23
Il Comitato referendario contro la legge stipendi esulta

BELLINZONA - "Il popolo ticinese ha respinto un sistema salariale superato e demotivante". A parlare è Raoul Ghisletta, coordinatore Comitato referendario contro la legge stipendi (formato dai sindacati VPOD, OCST e CCS, dal Partito socialista e da altre associazioni del personale e partiti della sinistra). Il Comitato prende atto con sollievo dell’esito sulla votazione del 28 novembre 2010 sulle legge stipendi cantonale, sottoposta al giudizio del popolo a seguito del referendum del Comitato.

"Grazie al voto del popolo il Canton Ticino evita pertanto di fare gli errori commessi negli ultimi anni in altri Cantoni e in tanti settori privati. Si trattava infatti di una legge nata vecchia, che adattava al sistema salariale pubblico la meritocrazia e i bonus salariali in voga nel settore privato a partire dagli anni ’80, che hanno causato e causano molti danni all’economia e situazioni di malessere sui posti di lavoro".

Secondo il Comitato, "la legge stipendi proposta non considerava minimamente i grossi problemi già registrati dalla meritocrazia applicata negli altri cantoni: in particolare non considerava che gli aumenti salariali maggiori finiscono nelle tasche degli alti dirigenti (a Zurigo con una frequenza quindici volte superiore rispetto ai bassi salari) e che vi sono forti disparità di trattamento nella distribuzione degli aumenti maggiori tra le unità (nel Canton Berna vi sono differenze da 1 a 14 tra i vari Dipartimenti). Anche le donne risultano non di rado penalizzate da questi sistemi. Inoltre in un Cantone clientelare come il Ticino l’applicazione della meritocrazia non sarebbe certo stata migliore di quella avvenuta a Zurigo o a Berna!"

Il comitato referendario auspica per il futuro che Governo e Parlamento si concentrino su strumenti di motivazione moderni ed efficaci: colloqui regolari con il personale, formazione continua, applicazione della legge esistente in caso di problemi sul posto di lavoro.
 

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