Cerca e trova immobili

TICINOViolenze in casa, le deputate chiedono interventi

25.11.10 - 15:37
Violenze in casa, le deputate chiedono interventi

BELLINZONA - In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Commissione consultiva per le pari opportunità fra i sessi propone una riflessione sul tema della violenza domestica, in particolare sulla tematica della presa a carico degli autori di violenza.
Le deputate Pelin Kandemir Bordoli, Paola Bagutti, Monica Duca Widmer, Milena Garobbio, Greta Gysin, Nicoletta Mariolini, Chiara Orelli Vassere hanno presentato una mozione al Consiglio di Stato affinchè si attivi al più presto per realizzare anche in Ticino dei programmi e delle consulenze mirate per autori e autrici di violenza domestica, così da impedire che si verifichino e si ripetano atti di violenza che creano sofferenza e rappresentano un’importante piaga sociale anche nel nostro Cantone.

Nella Svizzera italiana si riscontra una lacuna nell’accesso all’offerta di consulenze specializzate e di programmi ad hoc per persone violente in ambito familiare e si chiede che tutti i Cantoni predispongano misure specifiche per persone violente o potenzialmente violente.

Secondo un rapporto pubblicato nel maggio 2008 su mandato del servizio per la lotta alla violenza dell’Ufficio federale per l’uguaglianza tra donna e uomo (UFU) le consulenze e i programmi di recupero destinati alle persone che commettono atti violenti nella coppia rivestono molta importanza nella lotta contro la violenza domestica.

Il rapporto pubblicato dall’UFU presenta brevemente i consultori, fornisce informazioni su servizi e lacune e illustra le difficili condizioni in cui gli operatori si trovano spesso a lavorare. Complessivamente in Svizzera 25 consultori si occupano di autori e autrici di violenza, sostenendoli con consulenze o programmi rieducativi ad hoc. Nel 2006, queste istituzioni, hanno seguito in tutto 733 uomini e 78 donne nell’ambito di consulenze individuali, di gruppo e di coppia o di programmi di rieducazione. All’incirca il 70 per cento degli uomini e il 50 per cento delle donne vi hanno partecipato spontaneamente, mentre il rimanente 30 e 50 per cento rispettivamente di uomini e di donne hanno dovuto seguire queste misure nell'ambito di un procedimento penale .

Nei consultori, gli utenti imparano ad assumersi la responsabilità per i propri atti e a impostare i rapporti senza ricorrere alla violenza. Questo genere di prestazioni completa la prassi della sanzione e costituisce una misura fondamentale ai fini della prevenzione.
Avendo riconosciuto l’importanza di queste strutture, molti Cantoni e Comuni hanno cercato di organizzarsi e fornire questo tipo di consulenza agli autori e alle autrici di violenza.

Nella mozione, inoltre visto che le disposizioni giuridiche lasciano ai servizi competenti un ampio margine di manovra nelle decisioni di impartire norme di condotta a titolo di prevenzione si chiede che nell’ambito del procedimento penale vi siano anche misure che prevedano, per le autrici e gli autori di violenza domestica, l’ordine di sottoporsi a una terapia, a una consulenza o un programma contro la violenza. 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE